Diario del Capitano
Tema: I videogiochi costano troppo?
Svolgimento: Sì, no, boh, forse.
Il mio Diario di oggi avrebbe voluto essere così: semplice, conciso ed immediato, anche se un poco incerto.
Poi però, pensando al voto che mi avrebbe affibbiato la maestra, ho capito che era meglio esporre le mie tesi. Tesi confuse certo ma, come diceva un saggio, l’unica cosa che so è di non sapere.
Del resto si sa che molti dicono che i videogiochi costano troppo, ma questo è per colpa della pirateria che ruba introiti e profitti al mondo del divertimento videoludico e non; tuttavia la pirateria esiste, a detta di chi contribuisce a farla vivere, perché i Videogiochi costano troppo.
Si dice che spesso l’unica persona in grado di rispondere a questi ed altri amletici dubbi sia proprio l’uomo della strada, colui che giorno e notte vive a stretto contatto con la cruda realtà delle nostre affollate città lontano dai lussuosi, e altolocati, uffici dove invece si discutono le complesse ed a volte geniali politiche di marketing delle grandi multinazionali.
L’uomo della strada, che spesso bazzica i grandi megastore del centro e della periferia mi dice che i giochi venduti dentro i cesti all’insegna del “Fuori tutto a 5€” - o giù di lì - scompaiono davvero in fretta, come neve al sole, e questo nonostante la qualità dei titoli sia a volte a dir poco dubbia: chissà quale potrebbe essere il prezzo posto su quello stesso cartello se i giochi venduti non fossero vecchi di due o tre anni.
L’uomo della strada, però, mi dice anche che conosce diversi ex Pc-isti (che brutto termine) incalliti e fieri assertori del Warez no-limit grazie al paradigma “i giochi costano troppo, io ho comunque il diritto di giocare e quindi masterizzo” che, una volta comprata la prima Xbox hanno acquistato nel giro di un mese più giochi originali di quanto non avessero fatto in anni di videogaming su piattaforma Windows/Ms-Dos. Del resto si sa (o almeno lo sanno i soliti bene informati), sul “mercato” trovi facilmente solo ripping ed altre amenità del genere quindi, laddove il mercato pirata non ha ancora bene attecchito, acquistare originale conquista, finalmente, una propria motivazione. Ma allora, molti di voi si staranno chiedendo, perché i videogiochi per PC (che vendono meno) costano meno di quelli per Console (che vendono di più): che sia questione di royalties?
Non dimentichiamoci però che un film in DVD costa, mediamente, circa la metà di un buon videogioco, il tempo di fruibilità, però, è decisamente non paragonabile a quello di un videogame dove anche titoli accusati di poca longevità, come Max Payne, durano circa 15 ore di gioco effettivo: uno sproposito dinanzi ai 90 minuti di un pur ottimo film.
Anche un buon libro poi, se è davvero bello, riesci a divorarlo in pochi giorni (se non ore)… eppure pochi si lamentano del costo eccessivo di un libro in rapporto alla sua “lunghezza” o al suo costo di produzione (“spendere 50€ per un disco argenteo e un manualetto da 10 pagine?”).
I videogiochi costano troppo? Sì, no, boh… forse.
Solo una cosa è e deve essere chiara a tutti, videogiocare non è un diritto inalienabile. Ciò che per qualcuno di voi è costato una nottata di connessione in TCP/IP ver. 4, a chi lo ha scritto è costato privazioni, sacrifici e tanta, tanta, passione: perché non volerglielo riconoscere?
Paolo Matrascia, responsabile editoriale area PC.