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Like a Dragon: Yakuza, cosa significa la serie Amazon?

Disponibile da alcune settimane sulla piattaforma streaming di Amazon, Prime Video, Like a Dragon: Yakuza porta sul piccolo schermo la saga di Kazuma Kiryu: cosa significa per la serie SEGA?

SPECIALE di Tommaso Pugliese   —   23/11/2024
Un artwork con i protagonisti di Like a Dragon: Yakuza

Lo scorso 24 ottobre siamo stati testimoni di un evento che pochi immaginavano potesse accadere davvero: il debutto di Like a Dragon: Yakuza sulla piattaforma streaming Prime Video. Ebbene sì: nell'ambito dei sei episodi della prima stagione, la serie televisiva prodotta da Amazon ha posto le basi per reinterpretare la lunga saga di Kazuma Kiryu in un contesto televisivo.

Al netto dei giudizi sullo show, a cui arriveremo più tardi, la sua realizzazione si pone insomma come qualcosa di inaspettato ed eccezionale. Del resto parliamo di una proprietà intellettuale nata a uso e consumo dell'utenza giapponese, che però nel corso degli anni ha superato i confini territoriali e trovato una certo riscontro anche in occidente, passando da una nicchia di appassionati a un pubblico consistente.

Le origini del franchise

Toshihiro Nagoshi, produttore storico della serie Yakuza, ha parlato qualche tempo fa della genesi di questo progetto. "Era diventato difficile per le aziende giapponesi competere con le produzioni occidentali, che potevano vantare grande qualità e contare su grossi budget", ha spiegato. "L'unico modo era creare titoli sportivi, militari o ad ambientazione fantasy, e pubblicarli in tutto il mondo: era ciò che stava facendo chiunque."

"Io però ho pensato che andare in quella direzione non fosse la cosa migliore, dunque per prima cosa ho abbandonato l'idea di vendere il mio prodotto in tutto il mondo. Dopodiché ho deciso che non mi sarebbe importato di trascurare il pubblico femminile o i giocatori più piccoli. Alla fine l'unico target rimasto era quello dei maschi giapponesi."

"I miei capi non erano convinti: ho effettuato due presentazioni senza però ricevere la loro approvazione. Ai tempi SEGA aveva bisogno di liquidità, era molto vicina alla bancarotta, dunque c'è stata la fusione con Sammy. Non appena è accaduto, sono andato a incontrare il nuovo proprietario e gli ho mostrato Yakuza."

Toshihiro Nagoshi
Toshihiro Nagoshi

"Dal punto di vista professionale non è stata una mossa corretta, anzi, ma sapevo che se il capo avesse detto di sì sarebbe stato un bene per l'intera azienda. (...) Ho ricevuto il via libera, anche se il CEO si è arrabbiato molto!" Ma cosa ha ispirato Nagoshi rispetto ai temi, alle ambientazioni e ai personaggi della serie?

"Mi chiedono spesso come abbia fatto tutte quelle ricerche, ma sono cose che fanno parte della cultura giapponese. Alcune mi appartengono: mi piace bere, mi piacciono le donne. Mi piaceva divertirmi, che fosse per dissipare lo stress lavorativo o stringere legami con i miei collaboratori."

Nishiki e Kiryu in Yakuza Kiwami
Nishiki e Kiryu in Yakuza Kiwami

"Durante quel periodo ho imparato molte storie interessanti dalle persone che ho incontrato, alcune sorprendenti e altre tristi. Tutte sono diventate parte della storia di Yakuza, incluso il nome Kiryu. È una cosa che faccio spesso per i miei giochi: uso il nome di una persona che apprezzo o che mi ha aiutato. Lo faccio ancora oggi."

Kazuma Kiryu, il Drago di Dojima

Kazuma Kiryu ci viene mostrato per la prima volta nell'originale Yakuza, pubblicato su PS2 alla fine del 2005 (settembre 2006 in Europa): in piedi al centro di una camera d'albergo, l'uomo osserva immobile il cadavere di Sohei Dojima, patriarca della sua stessa famiglia mafiosa, mentre i poliziotti lo arrestano e fuori divampa una tempesta. Non ha ucciso lui il boss, ma decide di assumersi la responsabilità dell'omicidio per salvare l'amico fraterno Nishiki e la sua amata Yumi.

Kazuma Kiryu nell'iconica scena dell'albergo, qui in Yakuza Kiwami
Kazuma Kiryu nell'iconica scena dell'albergo, qui in Yakuza Kiwami

Dieci anni dopo, uscito dal carcere, Kazuma scopre che tante cose sono cambiate; a cominciare da Nishiki, che è stato messo a capo di una sua famiglia e per qualche motivo, anziché ringraziarlo per il sacrificio compiuto, lo vuole morto come il resto dell'organizzazione. Cosa si nasconde dietro questo comportamento? Che fine ha fatto Yumi? E chi ha rubato un bottino da dieci miliardi di yen al Clan Tojo?

Se avete visto Like a Dragon: Yakuza su Prime Video conoscete questi nomi e questi eventi, ma non come li abbiamo appena raccontati. La serie televisiva, in netta controtendenza rispetto al successo di altri adattamenti videoludici recenti, ha infatti giocato la carta di una sostanziale reinterpretazione, cambiando situazioni e caratterizzazioni in un mix che ha fatto parecchio discutere i fan.

ll Kazuma Kiryu di Ryoma Takeuchi da Like a Dragon: Yakuza
ll Kazuma Kiryu di Ryoma Takeuchi da Like a Dragon: Yakuza

Il Kazuma Kiryu interpretato da Ryoma Takeuchi è probabilmente dieci anni più giovane rispetto al personaggio ai tempi della sua prima apparizione nel gioco, e la storia viene raccontata come se il Kiryu del 1995 fosse a stento maggiorenne: in pratica una riproposizione della versione ventenne vista nel prequel Yakuza 0, ma senza quello spirito indomito e quelle capacità che in pochi anni lo avrebbero fatto diventare il Drago di Dojima.

Un titolo, quest'ultimo, svincolato da qualsiasi tipo di ufficialità: abituato a combattere fin da giovanissimo, Kazuma è grande, grosso e virtualmente imbattibile; e queste caratteristiche gli consentono ben presto di fare strada nella Yakuza, distinguendosi dagli affiliati meno brillanti del Clan Tojo anche per via del suo temperamento e della sua intelligenza.

Kazuma si prepara a combattere in Like a Dragon: Yakuza
Kazuma si prepara a combattere in Like a Dragon: Yakuza

Nella serie il "Drago di Dojima" è invece in teoria il titolo che viene assegnato al guerriero più forte della famiglia e non è dato sapere come Kazuma riesca a ottenerlo, visto che dai suoi esordi alla detenzione non passano che pochi mesi: evidentemente la spiegazione degli sceneggiatori è che la vita in carcere sia stata parecchio dura per il ragazzo, al punto da costringerlo a battersi con una certa frequenza contro altri prigionieri o sicari mandati per eliminare quello che nella serie televisiva viene definito "l'ammazza boss".

Il mondo di Yakuza

Se il personaggio di Kiryu è stato ringiovanito, semplificato e banalizzato nel suo percorso di crescita, alle altre figure presenti in Like a Dragon: Yakuza non è purtroppo andata meglio; con un'unica eccezione, quella del boss Sohei Dojima, che nello show live action ha guadagnato una caratterizzazione mancante nel gioco originale, dove veniva dipinto in maniera frettolosa e stereotipata.

Masaya Kato è Sohei Dojima in Like a Dragon: Yakuza
Masaya Kato è Sohei Dojima in Like a Dragon: Yakuza

Difficile dire se le modifiche apportate alla storia e ai suoi protagonisti siano legate a logiche di marketing o semplicemente a scelte creative che puntavano a porsi in maniera indipendente rispetto al materiale originale, cosa che però si pone come un evidente controsenso laddove lo scopo di una trasposizione sia anche soltanto quello di promuovere una determinata proprietà intellettuale e le sue peculiarità.

Nella serie televisiva, di fatto, il mondo di Yakuza è un concetto per lo più astratto, che viene utilizzato come una sorta di base di partenza per raccontare una storia alternativa; e a farne le spese sono purtroppo tante figure che nello show prodotto da Amazon finiscono per avere una genesi a dir poco sbrigativa e una rappresentazione controversa o addirittura ridicola, come quella toccata al "leggendario sicario" Taiga Saejima, al Fioraio e persino allo stesso Goro Majima.

Goro Majima in Like a Dragon: Yakuza
Goro Majima in Like a Dragon: Yakuza

Dunque cosa significa e come si pone Like a Dragon: Yakuza rispetto ai videogiochi della saga? Quello che abbiamo visto nella prima stagione (il cui rinnovo non è ancora stato annunciato, attenzione) può essere considerato in sostanza un reboot narrativo e viene sinceramente da chiedersi cosa abbia spinto i produttori ad avallare un progetto di questo genere.

Se infatti è vero che il generale ringiovanimento del cast va di pari passo con le logiche che dominano questo mercato, lo stravolgimento della storia che ben conosciamo e la caratterizzazione frettolosa di tanti personaggi anche importanti, figlia forse dell'urgenza di introdurli rapidamente, rende la serie televisiva un prodotto molto diverso rispetto ai giochi e ne mette in dubbio il valore promozionale.

Il giovane Kazuma di Yakuza 0
Il giovane Kazuma di Yakuza 0

Viene infatti da chiedersi chi possa trarre vantaggio da un adattamento simile: i fan di Yakuza di lunga data, che si ritrovano di fronte a una discutibile rivisitazione della trama e dei loro beniamini? Oppure chi non conosce i videogiochi e magari, spinto proprio dallo show, decide di avvicinarsi a loro solo per scoprire che sono completamente diversi?

In conclusione, non c'è dubbio che Like a Dragon abbia potenzialmente guadagnato una certa riconoscibilità internazionale grazie alla serie televisiva, un progetto che fino a qualche tempo fa nessuno avrebbe anche solo immaginato potesse essere possibile; ma alla luce di quanto visto su Prime Video, il risultato di questi sforzi potrebbe non essere quello sperato.