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Auguri Panzer Dragoon! Il celebre gioco SEGA compie 30 anni.

Negli anni '90 Panzer Dragoon si impose come uno dei titoli più innovativi e affascinanti del panorama videoludico dell'epoca grazie al suo gameplay, alla direzione artistica ispiratissima e una colonna sonora evocativa.

SPECIALE di Claudio Camboni   —   10/03/2025
Una immagine che evoca tanti ricordi

Nato dalla volontà di SEGA di creare un'esperienza cinematografica e immersiva, la serie di Panzer Dragoon ha attraversato diverse evoluzioni passando dall'essere uno sparatutto su binari al divenire un gioco di ruolo, elevandosi a vero e proprio cult tra gli appassionati e nostalgici degli anni '90. Nonostante le vendite non sempre all'altezza della sua fama, l'eredità di Panzer Dragoon è ancora oggi riconoscibile in molti videogiochi moderni.

Negli anni '90 l'industria videoludica era in piena espansione, con l'avvento delle console a 32-bit che offrivano nuove possibilità creative fino ad allora solo immaginate. In questo contesto di forte evoluzione e fervore SEGA, come spesso usava fare, voleva distinguersi con un titolo che combinasse un'estetica immediatamente riconoscibile e un gameplay che si discostasse dal resto della produzione videoludica dell'epoca. Il progetto prese forma grazie al Team Andromeda, un gruppo di talentuosi sviluppatori giapponesi incaricati di realizzare un gioco che fosse tecnicamente avanzato e artisticamente ispirato. Il director principale, Yukio Futatsugi, era entrato in SEGA da appena due anni quando gli venne assegnata la responsabilità del progetto, nel 1993. La compagnia, che vedeva all'orizzonte il lancio del Saturn, bramava una lineup iniziale solida e dai giochi che mostrassero di cosa fosse capace il nuovo hardware.

Una delle idee iniziali fu quella di uno sparatutto su binari con protagonisti che pilotavano navicelle, ma l'idea successiva dei draghi fu quella poi presa in effettiva considerazione perché, come dichiarò Futatsugi: "a differenza di un astronave di metallo, un drago si può completamente animare rendendolo differente da ogni angolazione e mostrando così le capacità 3D di Sega Saturn". Nel 1995 venne così pubblicato Panzer Dragoon, un rail shooter ambientato in un mondo post-apocalittico popolato da creature biomeccaniche e dominato da antiche civiltà decadute. Il gioco colpì per il suo stile visivo, influenzato fortemente dalle opere di Jean Giraud (Moebius), e per la sua straordinaria colonna sonora, che contribuiva a creare un'atmosfera suggestiva.

Il fascino delle sue ambientazioni era pazzesco
Il fascino delle sue ambientazioni era pazzesco

Il protagonista della storia era un giovane guerriero che, dopo la morte di un cavaliere, ereditava il controllo di un drago da combattimento. Il gameplay su binari consentiva però al giocatore di ruotare la visuale liberamente, permettendo un'azione frenetica e coinvolgente a 360 gradi. Panzer Dragoon fu subito accolto con entusiasmo dalla critica per il suo comparto tecnico all'avanguardia e il fascino narrativo, diventando un titolo di riferimento per i possessori del SEGA Saturn.

L'evoluzione della saga e il fascino dei sequel

Grazie al successo del primo capitolo, SEGA diede il via allo sviluppo di un seguito: Panzer Dragoon II Zwei, pubblicato nel 1996. Questo prequel ampliava il gameplay introducendo una meccanica di evoluzione del drago, che permetteva al giocatore di migliorare le abilità della creatura man mano che proseguiva nell'avventura. Il gioco affinava il sistema di combattimento, rendendolo più dinamico. Anche se le vendite non raggiunsero livelli stellari, il titolo rafforzò lo status della serie tra gli appassionati.

Una delle edizioni più rare del terzo capitolo
Una delle edizioni più rare del terzo capitolo

Nel 1998, la serie raggiunse il suo apice con Panzer Dragoon Saga, un RPG innovativo che si distaccava dagli sparatutto su binari per offrire una narrazione più profonda e un sistema di combattimento totalmente ripensato. Lo sviluppo partì in realtà appena dopo la conclusione del primo capitolo, parallelamente a Zwei, utilizzando due team di sviluppo separati e intercambiabili. Il gioco venne lodato per la qualità della scrittura, l'esplorazione di ambientazioni mozzafiato e la colonna sonora evocativa, ma la tiratura estremamente limitata fece sì che il titolo non raggiunse il grande pubblico. Oggi, Panzer Dragoon Saga è considerato un vero e proprio pezzo da collezione, con copie che vengono vendute a prezzi esorbitanti, soprattutto quelle in lingue occidentali.

Dopo la chiusura del Team Andromeda, SEGA decise di affidare il franchise a Smilebit, che nel 2002 realizzò Panzer Dragoon Orta per Xbox. Questo quarto capitolo riprendeva le meccaniche classiche dei primi episodi e introduceva nuove trasformazioni per il drago, migliorando ulteriormente la fluidità dell'azione. Nonostante le recensioni positive, il gioco non riuscì a ottenere un successo commerciale rilevante, portando SEGA a sospendere la serie per molti anni.

Il suo impatto sulla cultura videoludica

Nonostante le vendite moderate, Panzer Dragoon ha lasciato un'impronta indelebile nell'industria videoludica. Il suo stile artistico e narrativo ha ispirato numerosi giochi successivi, tra cui capolavori come Shadow of the Colossus e The Last Guardian, che riprendono l'atmosfera malinconica della serie SEGA. Inoltre, il gameplay su rotaia ha influenzato titoli come Star Fox 64 e il recente Rez Infinite, che reinterpretano la formula dei rail shooter con nuove idee e approcci stilistici.

Una rara foto degli autori della saga
Una rara foto degli autori della saga

Anche la colonna sonora ha avuto un impatto notevole in tutta l'industria videoludica, con compositori e opere che hanno cavalcato la falsariga delle musiche di Panzer Dragoon come fonte d'ispirazione per il modo in cui creavano tensione, immersione e ritmo al gioco. La sua particolarità è da ricercarsi nella fusione di elementi orchestrali e sonorità elettroniche, fattore che ha reso la serie un esempio di eccellenza nell'utilizzo dell'audio nei videogiochi.

Il ritorno di Panzer Dragoon e il futuro del franchise

Dopo anni di silenzio, il franchise è tornato alla ribalta con il remake di Panzer Dragoon, pubblicato nel 2020 per Nintendo Switch, PlayStation 4, Xbox One e PC. Sviluppato da MegaPixel Studio e pubblicato da Forever Entertainment, questo rifacimento ha modernizzato grafica e controlli mantenendo intatta l'esperienza originale, fantasy e onirica allo stesso tempo. Sebbene le recensioni siano state altalenanti, il titolo ha certamente centrato l'obiettivo di risvegliare l'interesse nei confronti della saga, sia da parte dei veterani che per quanto riguarda le attuali generazioni.

Nel 2021, è stato annunciato lo sviluppo del remake di Panzer Dragoon Zwei, previsto per le console di nuova generazione. SEGA ha inoltre manifestato interesse nel riportare in vita alcuni dei suoi franchise storici (ai Game Awards dell'anno scorso fece scalpore il suo annuncio), e molti fan sperano che un giorno venga realizzato un capitolo completamente inedito. Con il recente ritorno dei remake e delle riedizioni di titoli classici, il futuro di Panzer Dragoon potrebbe tornare ad essere più luminoso che mai. La speranza è che SEGA riesca a creare un nuovo titolo che fonda lo spirito della serie con un gameplay e comparto grafico moderni, rendendo questo affascinante universo un gioco desiderato dalle nuove generazioni e dai nostalgici, permettendo finalmente alla saga di ottenere il riconoscimento (soprattutto commerciale) che merita.