One Shot: One Kill!
L'impostazione di gioco di Shadow Ops ricerca un certo realismo nell'azione in battaglia. Innanzitutto partendo dal contesto storico e dalle ambientazioni di gioco. Si parte dal Medio Oriente, passando per le strade di alcune città dell'Europa dell'Est, Russia, Congo, Filippine e Bosnia. One Shot One Kill per far capire che non potremmo stare molto tempo sotto il fuoco nemico senza rimanerne colpiti e senza morire. Basteranno poche pallottole per metterci fuori causa, per questo motivo la sensazione del giocatore sarà quella di essere costantemente in pericolo, avere paura, mimetizzarsi nell'ambiente per non farsi vedere, colpire dalla distanza quasi fosse si trattasse di uno stealth game. Buttarsi nella mischia in preda a follia omicida porterà a morte certa in breve tempo. Dopo queste sensazioni iniziali si inizia poi a dare un'occhiata al comparto audio-video del gioco. Graficamente ci troviamo di fronte ad un buon gioco, ma senza grosse pretese. Gli ambienti sono quasi sempre chiusi e logori, funzionali allo scopo del gioco, quello di instillare la paura e la solitudine nel giocatore, ma non offrono quasi mai spunti di stupore. Le texture sono molto buone e varie, così come il sapiente uso di colori molto realistici come quelli della terra, dei mattoni, la sabbia, il verde della vegetazione. In ogni caso l'azione di gioco non è mai animata da un elevatissimo numero di poligoni e, nonostante ciò, il framerate non regala molte sicurezze. Nei movimenti veloci di telecamera si perdono numerosi frame e nelle situazioni più concitate il motore grafico non aiuta la compresione dello svolgimento del nostro operato. Se di certo è possibile passare sopra un non elevato numero di poligoni a causa degli ambienti poco aperti, è altresì vero che certi scatti e rallentamenti, in uno shooter in prima persona, sono dannatamente fastidiosi e poco funzionali. Restano da valutare i progressi fatti dagli sviluppatori nella versione finale in uscita a breve termine.
Stile Hollywoodiano
Gli sviluppatori Zombie Studios hanno sapientemente fotografato decine di scenari per ricreare un'atmosfera più realistica possibile. Il motore grafico usato è quello di Unreal appositamente modificato e migliorato e, seppur abbia qualche problema di gestione poligonale, se la cava molto bene per quanto riguarda gli effetti speciali come esplosioni, effetti particellari di sabbia, fuoco e fiamme, vento. Alla ricerca di un forte realismo, gli ingegneri del suono si sono prodigati per ottenere un gran comparto audio. Sebbene Shadow Ops non sia l'orgia grafica che comunque nessuno si aspettava, buone notizie giungono dal comparto audio.
Gli sviluppatori Zombie Studios hanno sapientemente fotografato decine di scenari per ricreare un'atmosfera più realistica possibile....
Stile Hollywoodiano
Fin da subito si possono ascoltare i commenti dei nostri colleghi militari che urlano, danno ordini, si chiamano e si lamentano se colpiti, con un doppiaggio italiano di primo livello che dona un particolare effetto emozionale. Gli effetti ingame sono assolutamente vicini alla realtà: le esplosioni fanno veramente paura, le raffiche di mitra ci faranno scappare e le urla dei nemici in arrivo tremare le gambe. Il tutto condito da una bella certificazione THX con tecnologia Dolby Digital 5.1, veramente il massimo che si possa chiedere al nostro impianto audio. A proposito della voluta ricerca di realismo all'interno di Shadow Ops, gli sviluppatori, recentemente intervistati, hanno risposto così: "Molte persone negli Zombie Studios hanno una grande esperienza all'interno del mondo militare ed abbiamo lavorato pesantemente su questo per dare al gioco una sensazione di realismo (anche se non necessariamente sempre accurato). Red Mercury è come un film d'azione militare in stile Hollywoodiano, non una guida strategica, quindi il nostro primo obiettivo è quello di intrattenere e far divertire il giocatore"
Non ci si può di certo lamentare con Xbox per la mancanza di shooter in prima persona. Shadow Ops: Red Mercury si inserisce nel nugolo di uscite di questo periodo sicuramente con un suo particolare stile. Sebbene non eccelso tecnicamente, Shadow Ops ha la particolarità di ricreare ambienti dal feeling molto realistico, sopratutto attraverso un grande comparto audio, con effetti speciali ed una trama in pieno stile cinematografico, puntando tutto nel cercare di emozionare ad ogni costo il videogiocatore (anche risultando pacchiano a tratti, proprio come certe pellicole di guerra americane). La promessa degli sviluppatori è quella di più di 20 livelli giocabili in single player, ognuno diverso dall'altro. La trama piuttosto semplice e stantia, come quella dei terroristi in possesso di un'arma nucleare di nuova generazione, è quindi il pretesto per avventurarsi in questa miriade di ambientazioni che ci porteranno a combattare un pò in tutto il mondo, alla ricerca del terribile "Red Mercury". Non resta che attendere una ventina di giorni per saperne di più...
Inferno di fuoco
Fin dal primo livello di gioco di questa demo ci troveremo immersi completamente in una pioggia di fuoco, bombardamenti, nemici e sparatorie. Come a volerci far subito capire lo spirito di questo sparatutto, gli sviluppatori di Zombie Studios ci fanno provare l'emozione e la paura di sentirsi completamente circondati da nemici, al centro della zona di fuoco, dentro le linee nemiche. E' chiaro fin da subito di che pasta sia fatto "Shadow Ops". L'azione è solitaria, come a voler quasi rimarcare il fatto di essere soli, accerchiati da decine e decine di terroristi. Al contrario di moderni sparatutto in soggettiva come Rainbow Six 3, dove l'azione era coordinata all'interno di una squadra e dove ci trovavamo ad impartire ordini ai nostri colleghi. In Shadow Ops i nostri compagni sono assolutamente indipendenti e non rispondono ai nostri comandi. Una scelta quasi retrograda al giorno d'oggi, ma funzionale allo scopo emotivo del gioco. In Shadow Ops nessuno ci copre, nessuno ci aiuta, nessuno esegue per noi degli ordini. Il protagonista del gioco, Frank Hayden, fa parte di una forza speciale di Elite anti terrorismo (ormai un clichè) il quale scopo è rintracciare e neutralizzare, prima che sia troppo tardi, una potentissima arma di distruzione di nuova generazione chiamata Red Mercury, in mano a pericolosi criminali. La squadra speciale entra subito in azione in Medio Oriente, per le strade Siriane, e dopo esserci calati dall'elicottero saremo subito attaccati da una moltitudine di nemici proprio sul loro campo di battaglia.