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Splinter Cell

Poco prima della partenza per le ferie estive, il nostro Matteo Caccialanza si è recato presso gli studi Ubisoft di Milano ed ha avuto l'esclusiva possibilità di toccare con mano i progressi di Splinter Cell, l'action-game che dovrebbe essere una delle future Killer Application della console di casa Microsoft e che dovrebbe arrivare su Pc in contemporanea: ascoltiamo dalle sue parole le impressioni su uno degli Stealth Game più interessanti degli ultimi anni!

ANTEPRIMA di La Redazione   —   16/08/2002
Tom Clancy's Splinter Cell
Tom Clancy's Splinter Cell
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Splinter Cell
Splinter Cell

Un incontro ravvicinato

In attesa di poterne provare una preliminare versione PC, vediamo di capire che tipo di gioco sarà questo Splinter Cell, il cui titolo non deriva certo dal maestro di ari marziali di quattro ben note tartarughe ninja, ma è il nome in codice dell'operazione in cui sarà coinvolto il personaggio che andremo ad impersonare, ovvero il Capitano Sam Fisher, membro della task-force governativa Third Echelon, coinvolta in diverse black-ops per la sicurezza nazionale.
Un soldato super addestrato, dal sangue freddo e dai nervi d'acciaio, una versione in chiave più realistica dell'ormai famigerato Solid Snake, ma ben lontano dall'essere la mera fotocopia che molti aveva temuto.
Trattandosi di un third person shooter altamente tattico, Splinter Cell ci porrà in situazioni in cui le nostre armi più preziose saranno solo due: la velocità e il silenzio.
Splinter Cell è insomma uno stealth-game a tutti gli effetti ed è un piacere osservare il nostro uomo mentre avanza immerso nell'ombra, con passo circospetto ma deciso, avendo cura di procedere rasentando i muri, lontano dalle luci e con il visore notturno sempre a portata di mano.
Mai uscire allo scoperto, siamo soli e con munizioni a malapena sufficienti per l'auto-difesa e il nostro percorso è costellato di agguati, imboscate e di mortali cecchini, sempre pronti a conficcarci in corpo un'oncia di piombo al primo arrischiarsi in una zona di luce.

Splinter Cell
Splinter Cell

Varrà l'attesa?

Dei primi momenti passati a contatto del gioco sono rimasto piacevolmente impressionato per tre particolari aspetti, vediamo di elencarli.
Tanto per cominciare, l'ottima grafica, frutto del completo restyle dell'engine di Unreal Tournament, già sfruttato in gran parte dei titoli di Tom Clancy e che si presenta in forma smagliante all'appuntamento con Xbox, con una fisica dei corpi accuratissima e soprattutto una gestione delle texture e dell'illuminazione assolutamente stupefacenti.
Non dubitiamo che anche su PC il gioco darà il meglio di sé.
In secondo luogo, la cura per i particolari: non solo interazione ad ottimi livelli, con ad esempio la possibilità di sparare alle fonti di luce per oscurare gli ambienti, ma anche dal punto di vista puramente estetico apparentemente non è stato trascurato nulla.
L'uso del visore termografico ad esempio è un'esperienza inedita dal punto di vista del realismo: non solo ci permette di individuare agevolmente i nemici anche da dietro i muri meno spessi, ma non mancherà di evidenziare addirittura il calore emanato da computer, caloriferi e, udite udite, addirittura le tubature dell'acqua calda che passano attraverso le pareti! Estremamente interessante.

Splinter Cell
Splinter Cell

Varrà l'attesa?

Chiudiamo con la giocabilità, estrema, immersiva e appagante.
A seconda delle circostanze è possibile lanciare gli oggetti più disparati per distrarre il nemico, oppure distruggere un acquario e bagnare il pavimento, in modo da dare un "folgorante" benvenuto a quanti toccheranno il liquido, elettrizzato dai nostri dardi ad alta tensione.
Le azioni che Sam Fisher è in grado di compiere sono innumerevoli, e stupisce constatare come sia possibile sfruttarle ottimamente utilizzando esclusivamente il pad Xbox, che per quanto abbondi di tasti non è certo paragonabile ad una keyboard.
Possiamo camminare accucciati, fare capriole, appenderci alle pareti spostandoci in completo free climbing, arrampicarci, scavalcare recinzioni e così via.
Il tutto con gran perizia nelle animazioni e soprattutto senza il benché minimo accenno di bad-clipping (a dimostrazione che l'engine di Unreal ha ancora molto da dire, specie se rapportato a motori più recenti come quello di Max Payne, dove però la compenetrazione dei poligoni era all'ordine del giorno.)

Detto questo, vi lascio alle nostre foto esclusive, noi rimaniamo in fiduciosa attesa per questo titolo, fra i più promettenti della prossima stagione.

Splinter Cell
Splinter Cell

Console avversarie del PC? Chi l'ha detto?

All'esordio dell'Xbox sul mercato c'era grande ottimismo nel mondo PC: una console così potente e così simile a un personal computer avrebbe dovuto assicurare conversioni rapide e abbondanti dei suoi titoli di punta. Di fatto, a quasi un anno di distanza non si è ancora visto sostanzialmente nulla, anche perché come era prevedibile, i giochi di lancio della console Microsoft sono state esclusive complete e non limitate al mondo console, tali da promuoverne l'ingresso nel mercato e da sottrarre utenza al tradizionale PC.
Ora però si avvistano all'orizzonte i primi prodotti di software house indipendenti o comunque non legate a Microsoft da contratti di esclusiva, ma più interessate a trasformare i propri titoli in blockbuster multipiattaforma, capaci di colonizzare il settore nei formati più disparati.
Splinter Cell, la nuova punta di diamante di una Ubisoft più in forma che mai, sarà dunque il primo gioco Xbox ad uscire in contemporanea anche per PC (e di seguito su altre console di nuova generazione), per la precisione il prossimo ottobre.
Basato sulla visione geopolitica mondiale delle novelle di Tom Clancy, ma sviluppato da Ubisoft Canada, Splinter Cell apparve a Los Angeles, in occasione dell'ultimo E3: in quell'occasione venne presentato senza mezzi termini come l'anti Metal Gear Solid; a distanza di pochi mesi, e avendo toccato con mano parte del gioco in compagna degli amici di Xboxitalia, non possiamo che confermare, in positivo, questa affermazione.