Quando si parla di videogiochi tutti parlano sempre di creare qualcosa di diverso ma anche le migliori intenzioni, in un progetto a tripla AAA, possono smarrirsi nei meccanismi di produzione.
Con Heavy Rain lo stesso Cage, pur regalandoci un'avventura finalmente matura, ha usato escamotage e formule già viste nel mondo delle avventure grafiche e per sorprendere il giocatore si è concesso qualche libertà appartenente più alla sfera percettiva che a quella intellettuale. Ma con Beyond: Two Souls lo sviluppatore ha intenzione di osare di più, di sfidare l'intelligenza del giocatore.
Per questo anche il gameplay fine a se stesso sarà meno importante delle meccaniche emotive che invece potranno contare su una storia sviluppata lungo 15 anni proprio per incrementare il legame tra il giocatore e la protagonista. Ovviamente emotivo non vuol dire per forza intelligente, ma il fatto che Cage abbia nominato entrambe le sfere è sicuramente un ottimo segno.
Fonte: EDGE