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Apple sotto pressione: la Commissione Europea impone l'apertura di AirDrop e AirPlay a dispositivi terzi

Con il Digital Markets Act, l'Unione Europea richiede ad Apple di garantire l'accesso alle sue tecnologie di condivisione file e streaming anche a produttori esterni.

NOTIZIA di Simone Lelli   —   24/12/2024
Un iPhone 16

La Commissione Europea, nell'ambito del Digital Markets Act (DMA), ha deciso di intervenire su alcune delle funzionalità più esclusive dell'ecosistema Apple. AirDrop, utilizzato per il trasferimento wireless di file, e AirPlay, dedicato allo streaming audio e video, dovranno essere resi compatibili con dispositivi di terze parti. iOS e iPadOS, classificati come sistemi "gatekeeper", sono stati individuati come piattaforme che necessitano di apertura per garantire maggiore concorrenza e interoperabilità.

Le richieste tecniche per AirDrop e AirPlay

Per AirDrop, l'UE richiede che i dispositivi esterni possano comunicare con quelli Apple senza alcuna limitazione. Ciò include l'inclusione di dispositivi terzi nella funzione "Share Sheet" e il supporto alle modalità "Tutti" e "Solo contatti". Per quanto riguarda AirPlay, i dispositivi non Apple dovranno essere in grado di funzionare sia come trasmettitori che come ricevitori di contenuti audio, video e mirroring dello schermo, mantenendo la stessa qualità e velocità dei dispositivi nativi Apple. Apple dovrà inoltre fornire documentazione dettagliata sui protocolli utilizzati, garantendo che i dispositivi di terze parti possano gestire contenuti protetti da DRM senza restrizioni.

La funzione AirDrop.
La funzione AirDrop.

Secondo le indicazioni della Commissione, Apple avrà tempo fino alla prossima major release di iOS per iniziare ad implementare queste modifiche. L'intero processo di interoperabilità dovrà essere completato entro la fine del 2025, rendendo queste tecnologie disponibili anche per produttori esterni.

Le obiezioni di Apple: privacy e innovazione a rischio

Apple ha risposto alla richiesta europea sottolineando i rischi legati alla privacy e alla sicurezza. Secondo l'azienda, consentire l'accesso a funzionalità così avanzate potrebbe esporre i dati degli utenti a standard di protezione inferiori adottati da produttori terzi. Inoltre, Apple teme che queste misure possano ridurre gli incentivi all'innovazione, obbligando la condivisione di tecnologie proprietarie con i concorrenti.

AirPlay in funzione.
AirPlay in funzione.

Tra le aziende che beneficerebbero di queste nuove regole, Apple ha menzionato Meta come esempio problematico. La società di Zuckerberg avrebbe richiesto accesso diretto a tecnologie come iMessage, CarPlay e App Intents, sollevando ulteriori timori per la gestione dei dati sensibili degli utenti. Nonostante le resistenze di Cupertino, l'Unione Europea sembra determinata a promuovere un ecosistema digitale più aperto e competitivo, segnando un cambio di rotta per le piattaforme chiuse come quelle di Apple.