Che cosa sta succedendo con Assassin's Creed Shadows? Immaginate di essere dei mastri pasticceri e di rischiare la vita per aver cucinato delle pastarelle alla crema, perché una certa fazione, formata da presunti amanti dell'arte pasticcera, hanno decretato che la vostra non è vera crema, nonostante non l'abbiano assaggiata, solo perché avete cambiato un ingrediente rispetto a quella che considerano l'unica ricetta canonica. Invece di limitarsi a non comprare le pastarelle, come lecito, si organizzano in gruppi e assaltano chiunque ritengano responsabile di quello che considerano un oltraggio alimentare.
Quindi, oltre che contro di voi che le avete cucinate, si scagliano contro i vostri commessi, contro la vostra cassiera e anche contro l'impresa di pulizia che viene di mattina a sistemare il vostro locale. Non solo offendono tutti in ogni modo, senza sentire ragioni, ma si spingono a compiere gesti sempre più estremi, che rasentano le molestie, in un'escalation che mette a rischio la salute fisica e mentale di tutti i coinvolti.
Integralismo fuori controllo
Proprio oggi è emersa la notizia che Ubisoft ha progettato un piano per proteggere gli sviluppatori di Assassin's Creed Shadows dalla furia di una certa fazione di videogiocatori. L'editore ha già previsto che il gioco sarà attaccato per i suoi contenuti, quindi ha deciso di premunirsi dotandosi di strumenti di tutela dei suoi dipendenti, che a quanto pare rischiano davvero grosso.
Del resto già negli scorsi mesi il nuovo Assassin's Creed era stato oggetto di polemiche a non finire. I motivi delle stesse erano (e sono ancora) essenzialmente politici, nonostante vengano camuffati goffamente da altro, tanto da oscurare alcune critiche potenzialmente sensate (non è che il gioco debba piacere per forza), che finiscono per perdersi nel rumore creato dagli attacchi dovuti essenzialmente al colore della pelle del protagonista, Yasuke, cui tutto il resto fa da contorno. La questione è stata così politicizzata, da chi sulla carta chiede che non si faccia politica nei videogiochi, da essere stata raccolta da un movimento ultranazionalista giapponese, Shinsei Nippon (新日本, letteralmente "Nuovo Giappone"), noto per il suo revisionismo storico e per le sue posizioni anti occidentali, che la sta usando per la sua propaganda, definendo Assassin's Creed Shadows offensivo per la cultura giapponese perché in alcune scene vengono distrutti dei templi.
A pagare sono, naturalmente gli sviluppatori, che arrivati al momento del lancio del loro lavoro, durato anni, non possono parlarne con la giusta fierezza, a prescindere dal risultato, ma devono nascondersi per evitare pesanti ritorsioni. Quelli che dovrebbero essere considerati i fari di questo settore, ossia coloro che sviluppano i videogiochi, quindi rispettati come tali, sono sempre più oggetto di attacchi e di strumentalizzazioni, che ne svalutano il ruolo giorno dopo giorno.