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Microsoft è stata il publisher numero uno a dicembre, 64% degli incassi da PlayStation

Stando alle rilevazioni effettuate da Ampere, Microsoft è stata il publisher numero uno a dicembre 2024 e il 64% degli acquisti è stato effettuato su piattaforme PlayStation, grazie soprattutto a Call of Duty.

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   29/01/2025
Il logo di Xbox per la Gamescom

Secondo le rilevazioni effettuate da Ampere, Microsoft è stata il publisher numero uno a dicembre 2024 e la sua strategia multipiattaforma sembra stia dando buoni frutti, se consideriamo che il 64% degli incassi arriva da PlayStation.

Gran parte del merito va a Call of Duty: Black Ops 6, com'era lecito attendersi: il nuovo capitolo della serie prodotta da Activision si è imposto come uno dei giochi di maggior successo durante il periodo natalizio, che ha visto anche l'arrivo dell'eccellente Indiana Jones e l'Antico Cerchio.

Lo sparatutto ha fatto segnare 38 milioni di giocatori mensili a novembre, riferisce Ampere, e ciò ha posto le basi per un dicembre straordinario. In particolare, il 64% degli utenti ha acquistato titoli Microsoft sulle piattaforme PlayStation, a cominciare proprio da Call of Duty.

Obiettivo raggiunto?

In totale, a dicembre Microsoft ha registrato incassi per 465 milioni di dollari, superando Electronic Arts che si è fermata a quota 366 milioni, principalmente grazie alle vendite di EA Sports FC 25, che tuttavia hanno deluso le aspettative rispetto agli anni precedenti.

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Secondo i dati di Ampere, il giorno di Natale Fortnite è stato giocato cumulativamente per 30 milioni di ore, 2,3 ore in media per ogni giocatore del battle royale di Epic Games, mentre gli episodi di Call of Duty hanno totalizzato nella stessa giornata 20 milioni di ore.

Anche Marvel Rivals e Path of Exile 2 hanno fatto molto bene a dicembre, registrando rispettivamente 29 milioni di utenti attivi mensili e incassi per 148 milioni di dollari, a conferma del grande successo dei publisher cinesi.

"La crescita globale dei più importanti publisher cinesi introduce nuove dinamiche nel mercato dei giochi per PC e console, aggiungendo inevitabilmente un ulteriore grado di competizione all'interno di un industria che è già parecchio competitiva", ha dichiarato il research director Piers Harding-Rolls.