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Sony non credeva molto in PlayStation e mettere il marchio sulla console non è stato facile, dice Shawn Layden

L'ex-capo di PlayStation America, Shawn Layden, ha svelato alcuni interessanti retroscena delle origini di PlayStation e di come parte di Sony non vedesse di buon occhio la console.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   03/12/2024
La prima PlayStation, o PS1

L'ex-CEO di Sony Interactive Entertainment America, Shawn Layden ha raccontato un interessante retroscena sulla prima PlayStation, svelando che la compagnia nipponica non sembrava credere molto alla console, tanto da non voler nemmeno porre il marchio su questa, almeno in un primo momento.

I lavori sulla nuova console sono partiti da piuttosto lontano, fin dalla mitologica collaborazione con Nintendo poi naufragato, portando a una macchina interamente costruita da Sony. Nonostante l'impegno, tuttavia, sembra che la compagnia avesse diversi timori a lanciare un dispositivo in un mercato che, all'epoca, sembrava impenetrabile da chi non era Nintendo o Sega.

In un'intervista pubblicata da Eurogamer.net, Shawn Layden ha svelato questo sentimento generale che aleggiava intorno alla prima PlayStation all'epoca del lancio, che ha portato poi a una situazione ben diversa.

C'era scetticismo intorno a PlayStation

Layden entrò in Sony negli anni 80, e iniziò a lavorare direttamente nella sede centrale, in Giappone.

Shawn Layden
Shawn Layden

"Al momento del lancio di PlayStation ero ancora in azienda, nella sede centrale di Sony, dove mi trovavo dal 1987", ha spiegato Layden, "Ero collegato all'ufficio del presidente, Akio Morita, il fondatore di Sony. Ero il suo assistente, scrittore di discorsi, ghost writer, interlocutore quando era necessario. E noi osservavamo tutto questo da lontano, per così dire".

Tuttavia, l'ex-CEO di PlayStation USA ricorda l'emozione provata a testare un prototipo di PlayStation: "Ricordo che a metà del '94, prima del lancio, mi trovai in una sala riunioni a giocare a Ridge Racer e pensai: Oh mio Dio, sarà una cosa incredibile".

Tuttavia, la posizione non era per niente diffusa a molti altri dirigenti di Sony, all'epoca. Questi pensavano infatti che fosse troppo rischioso lanciarsi in un mercato dominato da Sega e Nintendo senza esperienza nell'ambito, o con la prospettiva di spartirsi "la torta in tre spicchi".

Layden ha spiegato che alcuni dirigenti l'avevano definita, senza mezzi termini, un'impresa "folle", tuttavia l'allora presidente di Sony, Norio Ohga, ci credeva abbastanza da portare in fondo il progetto, fino al lancio sul mercato.

In ogni caso, "Molti pensavano che stessimo correndo un rischio", ha riferito Layden, "È stata una lotta poter mettere il nome Sony sulla macchina: non volevano essere associati a questo nome".