Uno streamer ha perso completamente la testa, esprimendo in diretta tutta la propria rabbia nei confronti degli sviluppatori di Starfield. Per i 30 fps su console? Per la fase esplorativa deludente? Per le animazioni facciali dei PNG? No, per la presenza dei pronomi nell'editor del personaggio.
Il video comincia in maniera normale, con l'autore che premette di essere felice di poter accendere il PC, avviare Starfield e immergersi nell'avventura spaziale che Bethesda ha realizzato. A quel punto però la situazione cambia e l'uomo comincia a gridare, lamentandosi del fatto che la presenza dei pronomi gli abbia completamente rovinato l'esperienza e puntando il dito contro l'ideologia woke.
Ma veramente?
Che Bethesda abbia pensato all'inclusività nell'ambito di un editor altamente dettagliato per la creazione dei personaggi in Starfield appare del tutto normale. Quello che non è normale è una reazione così rabbiosa di fronte a una semplice accortezza che nulla toglie a chi neppure si pone il problema dei pronomi.
Inutile dire che il video sta facendo il giro dei social, rilanciato da una parte da chi fa ironia sullo streamer e sui motivi per cui una persona dovrebbe infervorarsi in questa maniera, dall'altra da chi immancabilmente condivide la sua posizione e le sue lamentele, arrivando persino a chiedere il rimborso di Starfield su Steam per questi motivi.