Ci eravamo lasciati qualche giorno fa con un prototipo che metteva in evidenza il possibile design di Google Pixel 9a, il nuovo smartphone entry-level della compagnia. In particolare nelle ultime ore un leak avrebbe svelato gran parte delle specifiche del nuovo modello: scopriamole insieme nel dettaglio.
Google Pixel 9a: le specifiche tecniche svelate da un leak
Secondo quanto riportato da diverse fonti, Google Pixel 9a presenterà il processore Google Tensor G4, seguendo esattamente quanto rumoreggiato negli ultimi mesi. Il chip in questione (utilizzato anche dai restanti modelli della serie) sarà accompagnato da 8 GB di RAM, e sarà disponibile rispettivamente nei tagli da 128 GB e 256 GB di memoria interna.
Sul lato anteriore troveremo un display Actua da 6,285 pollici di diagonale con picco di luminosità di 2700 nit, e una luminosità HDR pari a 1800 nit, coperto superiormente dal vetro Gorilla Glass 3. Passiamo poi al comparto fotocamere, dove troveremo un sensore principale da 48 megapixel con apertura f/1.7, accompagnato da un sensore ultrawide Sony IMX712 da 13 megapixel con apertura f/2.2. Il nuovo modello entry-level offrirà una batteria da 5100 mAh di capacità, superando dunque del 13% quanto già visto sul precedente Google Pixel 8a, a parità di dimensioni. Lo smartphone presenterà il supporto alla ricarica via cavo da 23 W di potenza: nessun miglioramento previsto invece per quel che riguarda la ricarica wireless, che si attesterà ancora una volta sui 7,5 W di potenza, senza supporto alla tecnologia Qi2.
Google Pixel 9a: il probabile periodo d'uscita
Google Pixel 9a sarà disponibile rispettivamente nelle colorazioni Obsidian Porcelain, Iris e Peony, già viste lo scorso agosto su Google Pixel 9, ad un costo di partenza di 499 dollari per il modello da 128 GB di memoria interna. Al momento non conosciamo ancora una data d'uscita precisa per Google Pixel 9a, che vedrà la luce verosimilmente nei primi mesi del 2025.
Specifichiamo come sempre che si tratta al momento di pure e semplici speculazioni, che dovranno essere confermate (o eventualmente smentite) in via ufficiale dalla compagnia produttrice. Restiamo quindi in attesa di ulteriori aggiornamenti a tal proposito da parte di Google, che siamo certi non esiteranno ad arrivare nel corso dei prossimi mesi.