29

Un video documenta l'evoluzione grafica di Monster Hunter negli ultimi vent'anni

Dal capitolo d'esordio su PS2 del 2004 a Wilds, un video realizzato da ElAnalistaDeBits documenta l'evoluzione grafica della serie Monster Hunter negli ultimi vent'anni.

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   03/03/2025
Un artwork del primo Monster Hunter
Monster Hunter Wilds
Monster Hunter Wilds
Articoli News Video Immagini

Il nuovo video realizzato da ElAnalistaDeBits documenta l'evoluzione grafica di Monster Hunter negli ultimi vent'anni, ovverosia dal lancio del primo capitolo della serie su PS2 nel 2004 ad oggi, con l'arrivo di Monster Hunter Wilds.

L'originale Monster Hunter, pubblicato in Giappone nel marzo del 2004 ma approdato in Europa soltanto un anno dopo, nel maggio del 2005, rappresentava per molti versi un progetto sperimentale per Capcom, forte di un solido impianto action RPG che avrebbe posto le basi per il franchise.

Com'è possibile vedere in queste sequenze, dal punto di vista tecnico il gioco poteva già contare su diversi elementi di spicco per l'epoca, introducendo solo piccole novità nel passaggio dal primo al secondo episodio ma esplodendo letteralmente con l'arrivo su PSP con Monster Hunter Freedom, che però non è presente in questa comparativa.

In termini soprattutto artistici Monster Hunter Tri per Wii ha senza dubbio segnato una svolta per la saga, avvenuta in concomitanza con una netta accelerazione in occidente che ha portato questa proprietà intellettuale a occupare le zone alte delle classifiche di vendita anche al di fuori del Giappone.

La storia recente

Il successo di vendite di Monster Hunter è dunque un realtà consolidata ormai da tempo, e i numeri del franchise sono cresciuti di pari passo con la sua evoluzione tecnica. Nel video c'è anche Monster Hunter 4 per Nintendo 3DS, un altro capitolo di fondamentale importanza nonché eccellente espressione delle potenzialità portatili della serie.

Il resto è storia recente, con Monster Hunter: World che per primo ha puntato a portare sullo schermo un'ambientazione open world, andando dunque a eliminare i caricamenti fra una zona e l'altra a tutto vantaggio della dinamicità di un gameplay ancora più profondo e sfaccettato.