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Un videogioco che "puzza" di pneumatici: il prototipo dell'Università di Warwick

Un nuovo prototipo per integrare gli odori nei videogiochi promette un'esperienza più immersiva.

NOTIZIA di Raffaele Staccini   —   31/01/2025
Profumi nei videogiochi

L'Università di Warwick, in Inghilterra, ha sviluppato un prototipo di sistema che consente di sentire odori mentre si gioca.

Il sistema, realizzato in collaborazione con gli sviluppatori di Hollywood Gaming, è stato inizialmente pensato per i simulatori di guida, nei quali può essere emesso l'odore di bruciato dei freni per avvisare il guidatore di un problema. Altre possibili essenze sono quelle dell'olio motore o dello sfregamento dei pneumatici.

Videogiochi e odori

Ma come funziona esattamente? L'odore viene emesso da un piccolo tubicino collegato ad una boccetta posizionata sull'arco della cuffia, in modo da raggiungere bocca e naso. La sfida principale, spiega Alan Chalmers, responsabile della ricerca, è stata quella di trovare la giusta quantità di essenza da rilasciare per un odore realistico e di breve durata, evitando che si diffonda nell'ambiente circostante.

Oltre all'intrattenimento, il sistema ha potenziali applicazioni mediche. Potrebbe essere implementato in giochi di cucina per monitorare il senso dell'olfatto dell'utente e individuare eventuali variazioni nel tempo, che potrebbero essere un sintomo precoce dell'Alzheimer.

Non è il primo tentativo di integrare gli odori nei videogiochi. Sony ha recentemente presentato FIEC, un cubo di schermi che avvolge il giocatore e aggiunge gli odori all'esperienza immersiva. Nel 2024 è stato pubblicato GameScent, un dispositivo che rilascia fragranze ambientali in base all'attività di gioco. A differenza del sistema di Warwick, GameScent diffonde gli odori nell'intera stanza.

Già all'inizio del secolo c'erano stati tentativi di integrare gli odori nell'esperienza online, come iSmell di DigiScents, una periferica USB che emetteva odori contestualmente all'attività online. Questi progetti non hanno mai avuto successo a causa delle limitazioni tecniche. Sarà interessante vedere se il prototipo dell'Università di Warwick riuscirà a superare questi ostacoli e a portare l'esperienza di gioco a un nuovo livello di immersione. Voi che ne pensate?