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Afterlove EP, la recensione dell’ultimo videogioco del creatore di Coffee Talk

Afterlove EP è una strana creatura: mezzo rhythm game e mezzo visual novel, è l'ultimo videogioco di Mohammad Fahmi, tragicamente scomparso nel 2022 all'età di 32 anni.

RECENSIONE di Fabio Di Felice   —   13/02/2025
Rama e Cinta sono i due protagonisti di Afterlove EP

Capita, a volte, che l'arte e la vita si rincorrano in maniera ironica, o meglio, beffarda. Che si riflettano l'una nell'altra, in quelle storie che ci sembrano fin troppo belle o fin troppo crudeli per essere vere. Questa, purtroppo, appartiene al secondo caso dal momento che riguarda Mohammad Fahmi, sviluppatore indonesiano molto apprezzato nell'ambiente indie per il suo Coffee Talk. L'ultimo progetto a cui ha lavorato è Afterlove EP, uno strano esperimento narrativo nel quale Rama, un giovane musicista, cerca di elaborare il lutto per la scomparsa della sua partner, Cinta. E di farlo anche attraverso la musica.

È una storia crudele perché nel 2022 Mohammad Fahmi muore per problemi respiratori nel bel mezzo della lavorazione del videogioco. Il team Pikselnesia, che lui stesso ha fondato, si trova improvvisamente senza una guida e mette in pausa forzata il progetto per lungo tempo. Poi decide di portarlo a termine, anche per dedicarlo alla memoria di Fahmi. L'arte e la vita, dicevamo, che si citano, che si mescolano per superare il dolore.

Rama è un giovane musicista indonesiano che sta ancora elaborando il lutto della sua fidanzata, Cinta
Rama è un giovane musicista indonesiano che sta ancora elaborando il lutto della sua fidanzata, Cinta

Tre anni più tardi, Afterlove EP è finito: un videogioco insolito, parte visual novel, parte simulatore di appuntamenti e rhythm game. Arriva il giorno di San Valentino (che a dirla tutta è un po' deprimente, dal momento che parla di un partner venuto a mancare) e ha uno stile piacevole, una grande dolcezza di fondo, ma anche qualche problema con uno degli elementi centrali della narrativa e del gameplay: la musica.

Gli altri come cura per il dolore

Pochi minuti dopo averlo cominciato, Afterlove EP ci ha ricordato Solanin, capolavoro a fumetti di Inio Asano. Forse è stato il contrasto tra la forza eversiva della musica e il cupo sentimento di rassegnazione, oppure l'arte come campo libero dove crescere e rinascere. Rama ne ha bisogno dopo aver perso Cinta, la sua fidanzata, portata via da una malattia (forse anch'essa di origine respiratoria dal momento che vediamo la ragazza tossire spesso durante l'incipit). Nella prima scena togliamo, una dopo l'altra, tutte le foto insieme a lei dalla bacheca che è appesa in camera di Rama. È una relazione che sparisce, una vita che va in pezzi. Il ragazzo è un musicista, suona in un gruppo chiamato Sigmund Feud insieme ai suoi amici Adit e Tasya, ma quel lutto lo getta in un momento di apatia e, per quasi un anno, non si fa sentire. Sono solo lui e il suo dolore. E Cinta, dal momento che il nostro protagonista continua a sentirla parlare nella sua testa. Cinta è infatti l'unico personaggio di Afterlove EP a essere doppiato.

Dodici mesi più tardi, Rama capisce che è ora di riprendere in mano la sua vita, le sue amicizie. Di elaborare il lutto e di ricominciare a suonare. Ma le relazioni con gli altri (e con l'arte) non sono interruttori che puoi spegnere e riaccendere a piacimento, e così il ragazzo si confronta con la nascita di nuovi amori, con le divergenze creative con gli altri membri della band e, ovviamente, con quel dolore che è sempre lì, pronto a soffocarlo.

Afterlove EP ci apre le porte alle esistenze di questi personaggi, svelandone il carattere, le passioni, le idiosincrasie, in una scrittura che ripercorre pedissequamente tutti i tratti delle narrazioni di genere slice of life. Attraverso gli altri, Rama cerca di ritrovare se stesso. Il giocatore lo segue in un sistema molto semplice, che potrebbe ricordare i Social Link della serie Persona: ogni giornata è suddivisa in due fasi, il pomeriggio e la sera, che possono essere impiegate per incontrare uno dei protagonisti e per migliorare il rapporto che ha con Rama. Nel caso di alcuni personaggi si finisce anche per instaurare una relazione amorosa, con vere e proprie route che ricordano da vicino il genere dei simulatori di appuntamenti. Molte di queste parentesi sono dolci e toccanti, a volte perfino commoventi, specialmente quando passato e presente si intrecciano per ricordare a Rama il suo rapporto con Cinta.

I Sigmund Feud sembrano prossimi alla rottura, riuscirà Rama a rimettere insieme il gruppo?
I Sigmund Feud sembrano prossimi alla rottura, riuscirà Rama a rimettere insieme il gruppo?

Le giornate a disposizione di Rama scorrono via così, tra un caffè e una chiacchiera, una lettura pubblica di poesie, una seduta dalla terapista. Ogni tanto Afterlove EP ti fa scegliere delle opzioni di dialogo, che però sembrano influenzare più l'umore della discussione piuttosto che l'esito delle scene. A questo punto, probabilmente ve lo starete chiedendo anche voi: in un videogioco che fa della musica la sua ragione d'essere, tanto da metterla anche nel titolo (l'EP è in buona sostanza un album musicale in miniatura), quand'è che si suona?

Rama, cantautore in cerca d’ispirazione

In effetti, per essere una storia in cui la musica è così centrale, c'è troppa poca attenzione a questo aspetto. I Sigmund Feud sono al limite: gli abissi artistici tra Rama, Audit e Tasya sembrano inconciliabili, con il primo che vorrebbe cantare il proprio dolore e gli altri due che vorrebbero avere un approccio diverso, più aggressivo, più punk. Rama ha un mese per decidere quale sarà il destino del gruppo. Per arrivare pronti al concerto che li aspetta, i ragazzi si incontrano in una sala di registrazione una volta a settimana.

Alcuni dei flashback che raccontano il rapporto tra Rama e Cinta sono molto dolci
Alcuni dei flashback che raccontano il rapporto tra Rama e Cinta sono molto dolci

Questi sono i frangenti nei quali viene fuori l'anima da rhythm game di Afterlove EP, che è anche la sua componente più debole. E questo per due motivi: il primo è che il sistema scelto per le sezioni musicali è molto statico. I quattro tasti del pad scorrono su una sola linea e vanno premuti quando arrivano al centro. Non c'è alcuna combinazione particolare, né un utilizzo creativo dello spartito. Lungo tutto il videogioco, al livello di difficoltà normale (il più alto tra quelli disponibili), le sezioni musicali restano, per l'appunto, una parentesi del tutto accessoria, un minigioco che è possibile anche saltare e che non offre mai una sfida. Ci sono perfino brani molto lenti nei quali si utilizzano solo uno o due tasti e, al netto della catarsi, si rischia seriamente la noia.

L'altro motivo è che musicalmente i brani scelti sono poco incisivi. La maggior parte delle volte si tratta di pezzi strumentali, composti da una traccia di chitarra e nemmeno particolarmente brillante. Sono presenti solo una manciata di canzoni con traccia vocale, eseguite dalla band indonesiana L'alphalpha, ma ci sono sembrate poco efficaci per sostenere una storia nella quale il protagonista dovrebbe essere un giovane cantautore di talento.

Purtroppo i segmenti musicali non sono mai particolarmente brillanti o divertenti
Purtroppo i segmenti musicali non sono mai particolarmente brillanti o divertenti

Per di più, occasionalmente, Rama suonerà durante alcuni degli appuntamenti con i possibili partner che il videogioco ci propone. In questi casi si tratterà solo di brani strumentali, mai particolarmente coinvolgenti o divertenti da suonare, e che vengono meno a una delle idee più belle espresse nell'incipit, ovvero la possibilità che sullo sfondo della canzone la storia progredisca, facendoci comporre una sorta di colonna sonora diegetica. Questa bella trovata ci è capitata solo all'inizio del gioco, quando abbiamo musicato una delle scene più drammatiche della vicenda. In seguito, invece, le performance del nostro sono accompagnate da scene piuttosto blande, che tra l'altro lo vedono muovere la bocca come se stesse cantando quando, di fatto, non lo sta facendo. Poca attenzione a quello che doveva essere il cuore della produzione e che in questo senso si allontana fortemente da Solanin, dove la forza e la promessa di libertà della musica si sentono anche attraverso le pagine.

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Xbox Store, Nintendo eShop
Prezzo 19,99 €
Multiplayer.it
6.5
Lettori
ND
Il tuo voto

Afterlove EP è una storia dolce e delicata che parla del lutto, della perdita, della vita che va avanti. Lo fa anche grazie alla dedica finale a Mohammad Fahmi, director del videogioco scomparso nel bel mezzo della realizzazione, la cui vicenda si intreccia tragicamente con quella dei protagonisti. Questo rende Afterlove EP un'opera affascinante, che racconta una storia fittizia ambientata a Giacarta, ma anche un epilogo amaro e doloroso di un talento che abbiamo apprezzato in Coffee Talk. Per Rama e per Pikselnesia, lo studio fondato da Fahmi, è l'arte il campo dove si decide di andare avanti. Purtroppo sia Rama che Afterlove EP non riescono a centrare perfettamente il punto. Il primo è un musicista che suona troppo poco; Afterlove EP, invece, vuole essere molte cose, ma per la maggior parte del tempo gli manca la forza di esserne una nello specifico.

PRO

  • Lo stile grafico ci piace e cattura bene la malinconia dell'opera
  • Alcuni momenti sono toccanti e ben riusciti
  • Diversi finali legati alle varie route

CONTRO

  • I possibili partner sono pochi e non così carismatici
  • Le sessioni da rhythm game sono la parte più debole del gioco
  • La musica doveva essere molto più centrale