spesso il genere dello strategico in tempo reale si affida al fantasy per trovare una via verso il successo
Crisi di settore
Chi prova a porre rimedio a questa piaga in genere tenta di riscaldare la minestra, propinando una serie di soluzioni più o meno convincenti tenute in vita dall'ultimo leit motiv: commistione di generi. Se l'FPS ammicca alla strategia e al gioco di ruolo, non può essere da meno il genere RTS, già da tempo amato da una grande fetta di pubblico e protagonista delle più grandi rivoluzioni. Spesso il genere dello strategico in tempo reale si affida al fantasy per trovare una via verso il successo. La stragrande maggioranza dei titoli di genere infatti, prende spunto proprio dall'immaginario fantastico tipico dell'occidente, abitato da fate, elfi, orchi, spade e magia. Heroes of Annihilated Empires sembra voler intraprendere questa strada, fornendo un prodotto che parte dal classico RTS, aggiungendo a questo le caratteristiche dell'RPG ed emulsionando il tutto con una sana dose di fantasy. Una musica già sentita quindi. Eppure le novità si nascondono sempre dietro l'angolo.
Coraggio elfico
L'incipit del gioco è dei più classici. Scelta la modalità "campagna", passando per un gradevole filmato introduttivo, veniamo a conoscenza della grande battaglia che sta infuriando alle porte della città elfica verso la quale, ignaro di tutto, il nostro eroe Elhant si sta recando. I morti sono usciti dalle tombe per seminare il terrore tra le fila elfiche. Mosso dal senso del dovere Elhant impugna il proprio coraggio e decide di dirigersi verso la battaglia, inviso dall'esercito di arcieri elfici che nel frattempo sta ritirandosi nella foresta. Il nostro primo obiettivo è già evidente. Toccherà a noi infondere nuovo coraggio fra le truppe e tentare di bloccare l'apparentemente irrefrenabile avanzata dei morti viventi.
mosso dal senso del dovere Elhant impugna il proprio coraggio e decide di dirigersi verso la battaglia, inviso dall'esercito di arcieri elfici che nel frattempo sta ritirandosi nella foresta
Coraggio elfico
Giunti nelle retrovie troviamo rifugio sotto una torre di guardia, che riesce bene nel tentativo di respingere gli assalti del nemico a colpi di dardi incantati. Fra lo sgomento dei soldati e dello stesso Elhant tentiamo di risalire controcorrente la massa di rifugiati elfici e di truppe in ritirata. Notiamo che qualche elfo è deciso a resistere al nostro fianco e costituiamo la prima truppa al nostro comando. Con qualche elfo arciere a nostra disposizione e un manipolo di buoni picchieri possiamo pregustare le caratteristiche di gioco su cui si sviluppa l'intero gameplay. L'eroe possiede un inventario in cui raccogliere i numerosi oggetti abbandonati sul suolo o rilasciati dai boss intermedi; questi oggetti possono essere equipaggiati per migliorare le caratteristiche dello stesso eroe. Sfogliando il menu dedicato scopriamo che l'elfo dispone inoltre di uno sparuto elenco di magie da utilizzare in battaglia, alcune di esse sono in grado di migliorare le caratteristiche di base dell'eroe, altre sono capaci di influenzare la qualità del combattimento delle truppe a lui vicine, in un raggio limitato.
RPG vs RTS
Ecco fatto e svelata la prima parte del mistero. Heroes of Annihilated Empires si prefigge di portare le classiche caratteristiche dell'RPG arcade sul suolo dominato dalla strategia in tempo reale. Il personaggio, l'eroe, può crescere di livello accumulando esperienza in battaglia, ha caratteristiche di salute e forza magica (mana) e caratteristiche generiche come resistenza alla magia, velocità, forza, destrezza (tredici in totale). Tutte alterabili mediante l'utilizzo degli oggetti speciali. E ha anche una classe di appartenenza. Elhant in particolare è un ranger, e come ogni ranger si distingue per l'utilizzo delle armi a distanza, l'arco in primis, e per la grande agilità che gli permette di aggirare il nemico e colpire in tutta sicurezza. L'eroe, esaltato dalle caratteristiche personali e dalla disponibilità di questi potenti oggetti, costituisce un'arma al limite dell'invincibilità, che deve essere supportata dalla truppa solo in casi estremi, o almeno questo è quello che si sono prefissati gli sviluppatori. Con lo sviluppo della trama giungiamo al punto di unione totale con l'RTS classico. Elhant incontra l'aiuto delle fate che forniscono al popolo degli elfi il supporto per la raccoltà delle risorse naturali e la costruzione degli edifici delle città silvane.
il personaggio, l'eroe, può crescere di livello accumulando esperienza in battaglia, ha caratteristiche di salute e forza magica (mana) e caratteristiche generiche come resistenza alla magia, velocità, forza, destrezza (tredici in totale)
RPG vs RTS
Riecco affiorare i grandi temi della strategia in tempo reale. Harvesting o meglio raccolta delle risorse; tema tanto caro quanto critico per questo genere. HoAE insegue la filosofia delle risorse illimitate; individuata una fonte, infatti, non ci si dovrà preoccupare per il suo esaurimento in quanto, semplicemente, essa fornirà la risorsa fino alla fine del livello. Oro, ferro, pietra, legname e cibo costituiscono le materie grazie alle quali è possibile costruire edifici ed addestrare truppe. L'eroe invece, possiede le monete, conquistabili durante gli scontri con i nemici, unica materia di scambio per l'acquisto di armi e pozioni magiche.
La produzione delle unità base è estremamente economica ed è ugualmente facile disporre di nuovi posti liberi per la creazione di nuove truppe. In sostanza il gioco punta a mettere a disposizione del giocatore armate dalle dimensioni spropositate, composte da centinaia (fino a migliaia) di unità. Nonostante non vengano poi forniti strumenti di controllo sofisticati per la gestione delle truppe e del loro ordinamento sul campo, le truppe raggruppate sono in grado di disporsi in semplici ed ordinate formazioni, seguendo le basilari regole strategiche. La stessa abbondanza non è prevista per la figura delle unità speciali, spesso veri e propri pezzi unici dell'armata che possono essere arruolati solo alla morte di quelli già creati. L'elevata mortalità della truppaglia, il giusto apporto di potenza e abilità delle unità speciali e la singolare quanto fondamentale presenza dell'eroe in campo costituiscono un buon punto a favore di questo titolo.
Goblin, orchi e carte magiche
Durante lo sviluppo della storia capiamo che le sfaccettature dell'eroe non sono finite. Vagando per la mappa numerosi sono gli incontri che si possono fare. Capiamo che il mondo di HoAE è dominato da una grandissima varietà di razze fantasiose, più o meno appartenenti al fantasy canonico (nostante appaiano di tanto in tanto graditissime variazioni sul tema). Ursidi, gnoll, goblin, orchi, troll, yeti, draconici, fanno tutti parte del ricco bestiario pensato per l'ambientazione del titolo. Capita di tanto in tanto di imbattersi in agglomerati di capanne o in vere e proprie città. Ognuna di esse è dominata dal proprio stile, legato indissolubilmente alla razza occupante. Fra gli edifici è possibile trovare speciali punti di scambio in cui è possibile acquistare o vendere oggetti per il proprio eroe. Fra essi spicca la biblioteca, dalla quale è possibile apprendere nuovi incantesimi ed abilità magiche.
il sistema della magia è dominato dalla presenza delle "carte", ognuna delle quali racchiude al suo interno una o più caratteristiche da sfruttare in battaglia
Goblin, orchi e carte magiche
Il sistema della magia è dominato dalla presenza delle "carte", ognuna delle quali racchiude al suo interno una o più caratteristiche da sfruttare in battaglia. Le magie possono essere passive, ovvero fruibili solo in termini di accrescimento delle caratteristiche per vicinanza con l'eroe che sta utlizzando la carta in questione, o attive, capaci quindi di agire direttamente sulle unità ad esempio conferendo il potere di lanciare palle infuocate o scatenando fenomeni naturali di enormi proporzioni.
Quello che non ci si aspetta da un gioco del genere invece è l'insolita presenza di elementi alieni all'ambientazione classica. In effetti già da qualche tempo sui forum relativi si vociferava di strane cose, e giocando a HoAE ci siamo resi conto che in effetti non tutto è come sembra. Il box che contiene il gioco sottolinea che questo titolo è solo il primo di una serie che andrà a costituire una saga, qualche banner ufficiale già forniva indizi sull'argomento, buttati lì quasi a solleticare la curiosità ed il subconscio dei giocatori. Rimane il fatto che proseguendo per l'avventura capita di imbattersi in strani segni sul terreno, come quelli lasciati dai cingoli di un carroarmato, e quando incontriamo la carcassa di un aereo capiamo che sotto si cela qualcosa di inusuale, ma a quanto pare questo primo capitolo ci lascerà col fiato sospeso.
Quattro razze, un unico mondo
Abbiamo già avuto modo di parlare della gente silvana, ed abbiamo fatto la conoscenza di Elhant, uno degli eroi disponibili. Passando alla modalità schermaglia abbiamo l'opportunità di giocare con le restanti tre razze e di controllare subito due nuove tipologie di eroe. Oltre alla razza degli elfi silvani sono disponibili quella dei Non Morti (già incontrati all'interno della campagna), i Cryo, abitanti delle lande ghiacciate, e quella del Popolo Meccanico, ovvero una società nanica basata su avanzate conoscenze nell'ambito della tecnica e della produzione industriale, in stile decisamente steam punk. Fra le classi disponibili per l'eroe troviamo invece quella del Ranger (la stessa di Elhant), quella del Guerriero e quella del Mago (o Tecnomante nel caso dei nani). Il gioco in questa modalità prevede alcune regole che impediscono l'utilizzo spregiudicato della potenza dell'eroe nelle prime fasi. Il giocatore, trovato un luogo propizio per la fondazione del proprio insediamento (tipicamente quello più ricco di risorse) procede all'evocazione, mediante l'eroe, di alcune unità di lavoratori, allo stesso tempo l'eroe subirà un immediato congelamento, rimanendo in questo stato per trenta minuti. Nel frattempo si dovranno porre le basi per la creazione di un esercito sufficientemente competitivo per accompagnare in seguito l'eroe alla conquista della mappa e all'annichilimento del nemico.
Le meccaniche di gioco sono simili per ogni razza, anche se è facile constatare le singolari differenze fra l'una e l'altra sul campo di battaglia. Gli elfi prediligono l'uso della forza a distanza, possiedono unità potenti in grandi numeri ma poco resistenti agli attacchi in corpo a corpo; molto veloci, possono essere riallocati con facilità sul campo per contenere in rapidità gli attacchi.
I nani a fronte di una lentezza nei movimenti che riduce l'applicazione di ripiegamenti a battaglia cominciata, possono contare sulla potenza delle armi da fuoco, sull'imponenza delle unità golem (uniche, ma devastanti) e sull'elevata resistenza delle unità.
I Cryo dispongono di una potenza basata soprattutto sull'attacco corpo a corpo e sul rallentamento del nemico, pur potendo disporre di una buona gamma di unità giganti.
I non morti prediligono l'attacco in massa e l'utilizzo di magie di maledizione che riducono gli effetti degli attacchi avversari.
mentre il gioco basato sulla campagna propone un sentiero guidato in cui l'alternanza dell'uso singolo (o quasi) dell'eroe lascia il posto sovente all'utilizzo più massiccio della truppa, il gioco in modalità schermaglia lascia libero sfogo alla scelta del giocatore
Quattro razze, un unico mondo
Mentre il gioco basato sulla campagna propone un sentiero guidato in cui l'alternanza dell'uso singolo (o quasi) dell'eroe lascia il posto sovente all'utilizzo più massiccio della truppa, il gioco in modalità schermaglia lascia libero sfogo alla scelta del giocatore. E' possibile scegliere un'impostazione totalmente ruolistica e rinviare l'evocazione delle unità designate alla costruzione. In questo modo è possibile esplorare la mappa con l'eroe, alla ricerca di nemici battibili ai primi livelli di esperienza. Facendo crescere l'eroe è poi possibile decidere di evocare i lavoratori in un secondo momento; maggiore sarà la potenza del personaggio, maggiore sarà il numero dei lavoratori evocati. Tutto sta nella strategia scelta per lo scontro e nel tipo di esperienza di gioco che si vuole vivere.
E' infine possibile reclutare unità neutrali da affiancare al proprio eroe. Queste unità sono disseminate sulla mappa a piccoli gruppi, e possono essere sterminate per conquistarne i tesori, ma di sicuro il loro impiego come mercenari può rivelarsi più remunerativo di ogni altra barbara impresa di conquista. Ogni razza neutrale possiede caratteristiche proprie che vanno dalla maggior economicità d'ingaggio alla migliore efficienza in campo; le abilità dei personaggi speciali, come quelle degli sciamani orcheschi, sono poi una vera manna in quanto consentono un'ampia gamma di bonus che va dall'aura di protezione alla cura di unità ed eroi. Val la pena ricordare però che le unità neutrali reclutate come mercenari non agiscono sotto il diretto controllo del giocatore ma, una volta ingaggiate iniziano a produrre unità fino ad averne un numero sufficiente per sferrare un attacco al nemico più vicino in totale autonomia.
Commento finale
Eccoci giunti al commento finale di questo primo capitolo della saga di Heroes of Annihilated Empires. Vi sono diversi elementi che devono essere tenuti in considerazione. In primis va ricordato che HoAE si pone come obiettivo primario quello di fornire al giocatore un prodotto vario ed il più possibile originale. Ci sentiamo di affermare che il primo traguardo è stato raggiunto. Dal punto di vista della realizzazione tecnica ci siamo trovati di fronte ad una sorta di sdoppiamento di personalità. Inizialmente il gioco non sembra superare di molto gli standard, per quel che riguarda l'impianto grafico in particolare. Ciò nonostante le mappe dimostrano una cura nei particolari di tutto rispetto, pienamente supportata dal motore grafico in 3D. Le unità sono ben realizzate ed è un vero peccato che lo zoom limitato vada a penalizzare la fame degli occhi del giocatore, che non può così godere della buona fattura dei modelli nella sua totalità. Unica pecca del motore grafico è una piccola falla nella gestione della rotazione della telecamera e della conseguente rotazione dei modelli delle unità. Altra falla risiede nella gestione un po' troppo debole dell'intelligenza artificiale delle unità controllate dal computer.
Che dire allora? Potremmo trovarci di fronte all'inizio di un capolavoro, al canto del cigno. Per ora ci sentiamo di consigliare il titolo a tutti gli amanti del genere RTS, soprattutto tenendo in considerazione l'ottimo prezzo di vendita. Noi continueremo a guardare in direzione degli Urali.
Pro
- Vasta disponibilità di magie, razze non giocanti e oggetti collezionabili
- Mappe ben costruite
- Prezzo budget
- Trama originale (a sorpresa, siate pazienti)
- Scarsa intelligenza delle unità controllate dal computer
- Manca la gestione della formazione sul campo per le truppe
- Troppe caratteristiche per gli eroi
Dettagli tecnici
Ecco i requisiti per questo titolo:
Minimi: CPU: Intel Pentium 4 2 GHz o AMD Athlon XP 2000+, Video: NVIDIA GeForce FX5200 128Mb o ATI Radeon 9000 128Mb, RAM: 512 MB, Sonoro: DirectX 8.0 compatibile.
Raccomandati: CPU: Intel Pentium 4 3 GHz o AMD Athlon 64 3200+, Video: NVIDIA GeForce 6600 o ATI Radeon X800, RAM: 1 GB, Sonoro: DirectX 8.0 compatibile.
Ricordiamo che per poter installare il gioco servono 2,5 GB liberi sull'harddisk.
Crisi di settore
La crisi di originalità del mondo dei videogiochi è una piaga fin troppo evidente e gli sviluppatori ne sono forse più consapevoli del pubblico stesso. Le innumerevoli difficoltà che si incontrano nel tentativo di intraprendere nuove strade non sono solo rappresentate da limiti tecnici, ma spesso si concentrano sulla resistenza posta dagli stessi utenti nell'affrontare temi davvero originali. Così, nonostante i pesanti restyling, il massiccio intervento dell'hardware nel mondo dei videogame e la conseguente ondata di motori grafici sempre più efficienti e capaci di risultati fotorealistici, ci si sta lentamente imbattendo in un'era dominata dalla scarsa innovazione concettuale.