Nelle ultime ore è saltato fuori che Marvel Rivals - disponibile da qualche giorno su PC Windows, PlayStation 5 e Xbox Series X/S - avrebbe totalizzato qualcosa come dieci milioni di giocatori nell'arco del weekend di lancio, un numero impressionante per chi (compresi noi, lo ammettiamo) lo aveva bollato come un semplice clone di Overwatch. Qualcuno sui social ha ipotizzato che il merito sia tutto del marchio Marvel... che però, in un passato neanche troppo remoto, non è riuscito a tenere a galla produzioni del calibro di Marvel's Avengers, Guardians of the Galaxy o Midnight Suns. Quindi qualcosa di buono questo nuovo shooter doveva pure averlo.
Noi, che eravamo tra quei dieci milioni di giocatori, ma che lo avevamo anche provato in beta, avevamo sentito il profumo delle grandi occasioni, ma ora starà a NetEase fare del suo meglio per cavalcare questo successo per nulla scontato in un momento in cui il pubblico volubile si entusiasma e si annoia nel giro di un paio di aggiornamenti. Per intenderci, questa nostra recensione di Marvel Rivals si riferisce alle condizioni del gioco al lancio, ai contenuti e alla qualità del gameplay, lasciando un attimo da parte le considerazioni sull'esperienza competitiva e sugli aspetti più sofisticati del gioco. Insomma, risponderemo alla domanda: è divertente?
Uno shooter sorprendente
Qualche giorno fa, l'ex presidente di Blizzard Mike Ybarra ha criticato aspramente Marvel Rivals per le sue palesi somiglianze con Overwatch, compreso il nome di un personaggio - Black Widow - che secondo lui avrebbe voluto fare il verso alla loro originalissima Widowmaker. Ybarra sembrava completamente ignorare che i suoi collaboratori si erano ispirati proprio alla Vedova Nera apparsa per la prima volta in un albo Marvel del '64 (Tales of Suspense #52, per l'esattezza) e, pur avendo cancellato il tweet in un secondo momento, è riuscito indirettamente a imbarazzare Blizzard e a rimarcare una specie di cerchio autoreferenziale.
Insomma, qualcosa di vero nelle parole di Ybarra c'è perché, a conti fatti, NetEase si è più che ispirata a Overwatch quando ha disegnato i kit dei suoi eroi, praticamente prendendo di peso quelli dello sparatutto a squadre Blizzard e spalmandoli su un roster iniziale di trentatré personaggi: i giocatori di Overwatch riconosceranno la maggior parte delle abilità e delle armi, dalla fionda a rimbalzo di Squirrel Girl che richiama il lanciagranate di Junkrat, al kit di Star-Lord che ricorda in un'insolita combinazione quelli di Tracer e Soldato-76, passando per la Ultra di Psylocke che è praticamente la Spada del Drago di Genji, lo stile di combattimento di Venom che fa il verso a quello di Winston o la stessa visuale di precisione della Vedova Nera che la rende una Widowmaker di serie B visto che i colpi alla testa in Marvel Rivals sono meno letali.
E abbiamo fatto giusto qualche esempio anche se ce ne sarebbero tanti altri: Magneto che si gioca come Sigma che era ispirato proprio a Magneto, Adam Warlock che cura pressappoco come Zenyatta, Cloak & Dagger che praticamente sono Moira e così via. Insomma, ci siamo capiti, è difficile dire dove finisca l'ispirazione e inizi la scopiazzatura.
Sta di fatto che NetEase ha dimostrato di aver compreso veramente gli eroi che ha inserito nel roster e di essere riuscita a costruire dei kit su misura che ne rispettano le fonti fumettistiche o cinematografiche che siano: il grande merito di Marvel Rivals per certi versi sarebbe proprio questo, cioè quello di mettere nelle mani dei giocatori le controparti videoludiche più fedeli possibili ai loro eroi preferiti. Grazie alla visuale in terza persona - che lo distingue dalla stragrande maggioranza degli altri shooter - e a un sistema di controllo intuitivo e reattivo, Marvel Rivals si gioca che è un piacere e in un attimo si volteggia sopra le mappe nei panni di Spider-Man o Venom, si salta e si corre sulle pareti impersonando Iron Fist o più semplicemente si spara a tutto quello che si muove con le armi del Punisher.
Mentre eroi come Wolverine - aggiunto peraltro all'ultimo minuto prima del lancio - stabiliscono un interessante precedente in vista del prossimo titolo Insomniac tutto incentrato su di lui, altri dimostrano alcuni limiti di immaginazione necessari per non mandare tutto alle ortiche. Magneto è un esempio eclatante: l'acerrimo amico-nemico degli X-Men è un tank fortissimo grazie alla sua possibilità di scudare sé stesso e i compagni di squadra mentre infligge parecchi danni, soprattutto in combinazione con Scarlet Witch, ma non può volare liberamente come farebbe la sua controparte originale altrimenti diventerebbe del tutto inarrestabile.
Nonostante questi accorgimenti comprensibili, Marvel Rivals arriva al lancio fortemente sbilanciato per un motivo completamente diverso. I kit di abilità che contraddistinguono i vari eroi sono intelligenti e studiati per garantire una buona varietà situazionale che non li inquadra strettamente in una determinata categoria - basti pensare all'adorabile squaletto Jeff che può curare efficacemente, ma dire anche la sua in attacco - ma i ruoli sono sbilanciati verso l'offensiva, con un numero spropositato di Duellanti rispetto a quello dell'Avanguardia o degli Strateghi. Se ciò non bastasse a causare problemi, ci pensa l'assenza di un vero e proprio role lock che confini i giocatori entro ruoli preselezionati, impedendo ai più capricciosi di destabilizzare una partita scegliendo, per esempio, solo Duellanti o Avanguardia quando servono soprattutto le cure degli Strateghi.
Una scelta che NetEase avrebbe compiuto di proposito, rinunciando a un bilanciamento migliore, per concedere ai giocatori la libertà e lo spazio di manovra per costruire strategie e sinergie senza costringerli nelle squadre preimpostate viste in Overwatch e in altri giochi dello stesso genere. Ma lo sviluppatore cinese potrebbe aver fatto i proverbiali conti senza l'oste, perché alla fine i giocatori fanno un po' quello che vogliono, compreso scegliere ostinatamente i ruoli e i personaggi inadatti alle circostanze per puro capriccio, pesando su partite che già non sono particolarmente tattiche in partenza. Come al solito, giocare insieme ad amici fidati è il modo migliore per divertirsi (e vincere).
Stile da vendere
Marvel Rivals tutto sommato è un hero shooter come molti altri, con tanto di skill a ricarica, eventuali munizioni limitate o infinite, abilità Ultra legate a un apposito indicatore e così via. Lo sviluppatore cinese ha tuttavia implementato alcune piccole dinamiche di gameplay abbastanza insolite che riescono a distinguerlo dalla concorrenza. Le abilità combinate, per esempio, invogliano i giocatori a scegliere certi eroi che possono potenziarsi a vicenda. Alcune di queste, come Gelo del drago di Iron Fist e Luna Snow, si attivano automaticamente quando i due personaggi sono vicini l'uno all'altra mentre altre come Nuovi amici dipendono dal giocatore che può decidere quando salire in spalla a Groot nei panni di Rocket o Jeff per attaccare in tandem.
In questo caso, NetEase ha lavorato bene: le abilità combinate aggiungono uno spessore tattico alla selezione degli eroi ma non offrono vantaggi così significativi da diventare una scelta obbligata. Un'altra dinamica stimolante nelle partite è rappresentata dalla distruzione ambientale, che però rientra in un discorso un pelo più complesso. Le mappe di Marvel Rivals sono decisamente interessanti; la geometria intricata e la presenza di elementi interattivi come ascensori e interferenze casuali contribuiscono ad alimentare un discreto senso di varietà nonostante gli scenari siano appena una decina, divisi tra le solite modalità di gioco: conquista, scorta e via dicendo.
Tuttavia, gran parte dello scenario può essere distrutto, fino a cambiare sensibilmente la struttura della mappa. Questa dinamica dovrebbe aggiungere un ulteriore livello strategico, permettendo ai giocatori di trasformare la mappa e, per esempio, rallentare l'avanzata avversaria, ma in realtà il gameplay è talmente caotico che è quasi impossibile pianificare questo tipo di interazione e, forse, è anche meglio così.
La leggibilità dell'azione è effettivamente un po' un problema e lì, volenti o nolenti, si nota la differenza tra il colosso di Irvine e lo sviluppatore di Hangzhou: il look in cel shading e la generale complessità visiva rendono le partite estremamente confuse specialmente se si gioca in mischia, dove il feedback dei colpi ravvicinati è quasi impercettibile e si ha l'impressione di colpire l'aria. Dopo qualche ora è più facile calcolare le distanze e capire se i nostri colpi stanno andando a segno o se è il momento di battere in ritirata, ma è in questi frangenti che Marvel Rivals sembra buttare in caciara le sue idee migliori, con un flusso dell'azione che per il momento non si presta proprio benissimo alla severità delle modalità competitive e, addirittura, dei tornei programmati da NetEase.
Nei prossimi mesi NetEase dovrà limare parecchie spigolosità per equilibrare ogni singola parte di un gioco che, nel complesso, appare sorprendentemente riuscito e curato, ma soprattutto fedele allo spirito goliardico, fantasioso e colorato dei fumetti e dei film Marvel. Gli intermezzi a inizio e fine partita, che sembrano a cartoni animati, cercano di raccontare una storia frammentaria di varianti del Dottor Destino che si scontrano per la conquista del Multiverso, costringendo i vari eroi e super criminali a combattere in arene che vanno dal Wakanda alla futuristica Tokyo del 2099, passando per l'ipotetica Yggsgard e le basi dell'HYDRA. Tutti scenari che gli amanti dei comics riconosceranno e che nascondono tantissimi easter egg, molti dei quali sbloccano obiettivi e ricompense che scandiscono una progressione stagionale.
Il negozio offre una buona varietà di costumi inediti o ispirati ai film e ai fumetti Marvel, il cui costo è tutto sommato in linea con gli standard dei live service sul mercato. Il solito Pass Battaglia sblocca ricompense cosmetiche con l'accumulo di una valuta acquistabile per soldi reali o ottenibile tramite il completamento di incarichi più o meno impegnativi: sebbene alcune skin siano accessibili anche a chi ha molta pazienza e non vuole spendere un centesimo reale, le migliori sono naturalmente vincolate all'acquisto del Pass Battaglia di lusso. È lo scotto da pagare - scusate il gioco di parole - per un gioco gratuito che offre una mole di contenuti di tutto rispetto.
Si parla comunque di costumi, spray e animazioni MVP che non offrono alcun vantaggio concreto se non di apparire più sciccosi durante la partita. Ha senso: pur non essendo un mostro dal punto di vista grafico, Marvel Rivals ha stile da vendere. NetEase non ha solo reinterpretato pressoché perfettamente i supereroi Marvel sotto forma di shooter, ma li ha anche ridisegnati con uno stile graffiante, massiccio e super dettagliato, mischiando in un design vagamente futuristico le influenze americane e orientali. Ha inoltre organizzato schermate e interfacce chiare e leggibili, particolareggiate e scoppiettanti, premurandosi di scrivere dialoghi e interazioni vocali che ammiccano allo sfaccettato universo Marvel.
In questo senso, Marvel Rivals offre ai fan della Casa delle Idee un titolo pulitissimo, che ha superato brillantemente la fase di lancio senza code, intoppi e problemi tecnici degni di nota, sebbene serva destreggiarsi nelle impostazioni per ottenere le performance migliori in termini di fluidità, risoluzione e definizione.
Come gioco in sé, lo shooter NetEase è derivativo, somigliante a Overwatch sotto diversi aspetti e fortemente sbilanciato, ma è divertente, coinvolgente e adatto specialmente a chi vuole trascorrere qualche ora spensierata con o contro i suoi supereroi preferiti.
Conclusioni
Marvel Rivals comincia la sua corsa con un lancio sfolgorante, grazie a un roster gigantesco di eroi amatissimi e ben disegnati per uno shooter a squadre sbilanciato, ma dannatamente divertente. Se manterrà questo aplomb è tutto da vedere: dipende da NetEase, che adesso dovrà trovare la quadra nel bilanciamento soprattutto in ottica competitiva, e dipende dai giocatori, che potrebbero o non potrebbero stancarsi presto di questo grintoso clone di Overwatch basato soprattutto sul fanservice Marvel. Blizzard, comunque, farebbe bene a guardarsi le spalle.
PRO
- Un lancio impeccabile nonostante la mole di giocatori
- Roster enorme che rispecchia fedelmente gli eroi di riferimento
- Free to play con un Pass Battaglia accettabile
- Ha tantissimo stile ed è super curato
CONTRO
- Molte abilità sono praticamente fotocopiate da Overwatch
- Fortemente sbilanciato con una sovrabbondanza di eroi d'attacco
- Gameplay caotico e non sempre di facile lettura