Le caratteristiche essenziali
Il menu iniziale del gioco presenta quattro modalità di gioco: singleplayer, tramite la quale si può gareggiare in un qualunque circuito con qualunque macchina contro qualunque avversario (previo "sbloccaggio" tramite le due modalità presentate più sotto); multiplayer, con le classiche partite in rete, via modem e via internet: quest'ultima, come per Need For Speed High Stakes, ricca di bug (confermati dalla EA Sports stessa): comunque abbiate pazienza, ci stanno lavorando sopra. Sicuramente il motivo per cui vale la pena soffermarsi su questo gioco sono le modalità per i test ("Factory testing") ed "evolution".
La prima vi mette nei panni di un personaggio (cui potrete scegliere il faccione tra sei, scelta che rivelerà inutile nel proseguio del gioco) che ha l'ambizione di entrare a far parte del team di tester della Porsche.
Ora, non so se il team della Porsche è veramente così o l'EA verrà denunciata dalla Porsche stessa, ma a parte un paio di persone, i tester e chi dovrete accompagnare in giro sono veramente antipatici, falsi e ipocriti. Non che questo possa influire sulla vostra ascesa ad "Ace Test Driver", anzi: i messaggi prima e dopo la vostra prestazione sono per la maggior parte inutili... però vedersi circondati da sbruffoni fa un certo senso. :-)
Questa modalità include molteplici prove: dallo slalom attorno ai birilli in arene apposite, alla scorta di membri della Porsche qua e là per la città; dalle gare con altri tester, alle prove su piste innevate o bagnate.
Le caratteristiche essenziali
Ora, tutte queste prove sono ambientate nei seguenti posti: Normandia, Alpi, Pirenei, Montecarlo ed un'oscura cittadina industriale. Forse dimentico un'altra ambientazione, ma alla fin fine sono solo queste cinque o sei. Ebbene, purtroppo ciascuna ambientazione ha un solo circuito, sì lunghissimo, ma sempre quello. E rifarlo da una parte e dall'altra, per intero o una parte, dopo un po' diventa piuttosto monotono. In ogni modo sono disegnati con molta cura e bellezza, oltre che con un grado di difficoltà ben bilanciato.
Le "missioni" del "Factory testing" sono infarcite di prove a tempo, che mettono a dura prova la vostra abilità di guida, specialmente per due motivi: il primo è che la maggior parte delle volte non si potrà graffiare la macchina: basta una bottarella leggera e l'intera gara sarà buttata al vento; il secondo motivo è che il tempo massimo per concludere ogni prova è all'incirca basato su una prova perfetta più un errore leggero: questo significa che basta sbandare più del dovuto, anche un sola volta, e non si farà in tempo a completare la prova con un tempo sufficiente.
Pertanto dopo qualche prova vi abituerete ad arrivare in ritardo di 2 o 3 decimi rispetto al tempo massimo: rifacendo la prova scoprirete che le auto "computerizzate" si trovano sempre negli stessi punti e il ricordo degli incidenti precedenti aiuterà a portare a termine la prova (solitamente con 2 o 3 decimi sotto il tempo massimo... tutto calcolato alla perfezione dalla EA Sports). I circuiti messi a disposizione sono comunque piuttosto semplici, il traffico c'è ma non è intenso, e l'intelligenza artificiale della polizia fa a gara con le capacità intellettive di un prosciutto.
Frenaaa!
Mi soffermo un attimo proprio sulla polizia: nella serie "NFS Hot Pursuit" le macchine della polizia erano ideate piuttosto bene, erano tante (nelle situazioni di maggior "pericolo" arrivavano ad esserci cinque o sei pattuglie che ti inseguivano), e il divertimento assicurato. In NFS Porsche sono rarissime, piazzate sempre negli stessi punti del percorso, vanno spesso nella direzione sbagliata, e provano a bloccare la carreggiata buttandosi nella parte opposta della strada in cui stai guidando. Insomma, delle vere inutilità. Se sei davanti ti raggiungono con una velocità palesemente irrealistica, ma solo una volta su venti riescono seriamente a preoccupare.
L'ultima modalità presente in NFS Porsche è l'"Evolution": partendo dal 1950 si affrontano numerosi tornei al termine dei quali, se si arriva nei primi tre posti, si potranno sbloccare i tornei successivi: il tutto in tre "epoche" diverse (classica, golden e moderna). In questa modalità si diventa piloti e meccanici contemporaneamente: praticamente si fa l'imprenditore di se stessi. Prima di un torneo si sceglierà la macchina richiesta per parteciparvi (bisognerà comprarla se non la si ha), si compreranno dispositivi di ogni genere per migliorarne le prestazioni, si potrà regolare il settaggio, il colore e si è pronti per il via.
Ora, se affrontate l'Evolution dopo aver terminato il Factory Testing, sono guai: il problema è che il Factory Testing è talmente preciso e complesso che, una volta finito, sarete dei veri maestri. Nel ventennio dal 1950 al 1970 sono sempre arrivato primo, distanziando il secondo di 2 chilometri e l'ultimo di 4. Il Factory ti insegna talmente tanto a guidare con precisione, che le prime gare dell'Evolution sono barzellette. Quando i tornei si fanno più veloci, con auto la cui velocità massima passa dai 150 ai 250, le cose cambiano radicalmente, ed arrivare nei primi tre posti si farà molto più difficile.
Cambiare auto per ogni nuovo torneo è un obbligo, comprare nuovi dispositivi per avere prestazioni migliori è un dovere, vendere le vecchie auto per avere sufficienti soldi per le riparazioni è una necessità. Tutte queste operazioni sono però un po' macchinose (è necessario navigare continuamente da un menu all'altro): contando che sono da fare al termine di ogni torneo, si poteva pensare a qualcosa di più automatico.
In curva, scala...
Passiamo ora agli aspetti "tecnici" del gioco, per capire se il proprio computer si può permettere le meraviglie grafiche che offre NFS. Vi dico i requisiti minimi per giocare "degnamente", e cioè con una risoluzione di 640x480x16 con i dettagli medio/alti: processore da 400Mhz in su, 64Mb di RAM, scheda video da 8Mb. Personalmente l'ho provato con un sistema un po' atipico: Celeron 466Mhz, 196Mb di RAM, G200 con 8Mb: con questa configurazione, NFS va perfettamente in 640x480x16 nella modalità Factory. Con l'Evolution, quando le auto contro cui gareggi diventano 7, le cose si fanno problematiche, e sono costretto a ridurre notevolmente i dettagli.
In definitiva, contando che i sistemi accennati sono ormai di categoria medio/bassa, posso affermare che NFS (come i precedenti capitoli della serie) si conferma un gioco adatto a girare con qualunque PC dalla penultima generazione in su.
Le visuali sono personalizzabili come sempre, la visuale passa dall'anteriore dell'auto (che io uso abitualmente) all'interno, con volante e braccia mobili, a due visuali da dietro: una ravvicinata e una leggermente più distante.
Insomma, NFS Porsche Unleashed è veramente un bel gioco, graficamente ben curato, meccanicamente ben gestito e bilanciato con discreta saggezza. La longevità è probabilmente il punto debole, specie per gli appassionati del genere, che nell'arco di tre o quattro giorni l'avranno già bello che finito. Proprio per questo mi permetto di consigliarne l'acquisto quando uscirà la versione economica. Magari per allora il gioco via internet sarà esente da bug e il divertimento potrà prolungarsi parecchio.
Introduzione
Need For Speed Porsche Unleashed si può tranquillamente catalogare tra i giochi che, con una base solida, offrono spunti sempre nuovi ogni anno. Questa volta le auto protagoniste della quinta serie del gioco della EA Sports sono esclusivamente le Porsche.
Basandosi quindi su tutta la produzione di questa prestigiosa marca dal 1950 al 2000, Need For Speed può esaltare, come sempre, una grafica spettacolare, una giocabilità decisamente buona, un sonoro coinvolgente e una discreta longevità.