Gestire un ristorante non è semplice. Intanto devi sorridere a tutti, anche a quelli che si sbragano a tavola e ordinano le cozze al sugo mentre si snocciolano il naso. Poi arriva l'allegra famigliola con madre tirata a lucido, padre finto-tecnologico e figli barbari che si divertono a correre tra i tavoli infastidendo clienti e camerieri. I pargoli hanno un sorriso ebete sulla faccia che ti fa venire voglia di infilzarli con il forchettone da bistecca, ma hai carattere e sopporti. La cliente che non riesce proprio a capire la differenza tra caponata e cappone ti causa l'ulcera, ma con un po' di pazienza dai le spiegazioni del caso e tenti di smarcarti consigliando di ordinare un brodino caldo.
Poi arriva la coppia snob accompagnata dal cane Fuffi. I cani non possono entrare, obietti, ma guardando quel microbo dal pelo bianco, che sembra una pecora passata sotto un raggio riduttore, accetti il fatto che in fondo, anche se abbaia, non è propriamente un cane e non rientra nella categoria dei canidi illustrata sul divieto. Pensi inoltre che la natura è già stata abbastanza matrigna nei confronti di quel coso e non vuoi infierire (ma conti di fargli recapitare una lettera anonima con la foto di un pastore tedesco per fargli capire il suo posto nella biosfera). Infine, quando sei convinto di poter tollerare tutto, anche le ragazzine che ordinano l'amatriciana dietetica, il Moioli affamato entra nel locale e...
I coniugi in cucina
Veniamo al gioco, che è meglio. Nella prima campagna di Restaurant Empire 2 indosseremo il tocque di Armand LeBoeuf, già protagonista del primo Restaurant Empire, appena tornato dalla luna di miele e desideroso di ridare vita al ristorante dello zio Michel, uno dei suoi parenti più cari a cui per anni non ha telefonato, scritto o mandato una cartolina per accertarsi se fosse vivo o morto (che bel nipote), visto che non sapeva nemmeno che la sua attività fosse fallita a causa della malvagia multinazionale Omnifood. Nella seconda campagna indosseremo invece i panni bianchi sporchi di sugo della moglie di Armand, Delia Delecoeur, alle prese con problemi simili a quelli del marito, ma affrontati da un punto di vista diverso. Il loro matrimonio riuscirà a reggere al colpo del successo?
A parte qualche parentesi narrativa, che serve più che altro ad introdurre al gioco, a spiegare gli obiettivi da raggiungere e a gratificare il giocatore, Restaurant Empire 2 è un gestionale puro in cui quello che conta è riuscire a creare un'attività redditizia facendo felici i clienti. Il compito non è dei più semplici perché i fattori da considerare sono veramente molti, a partire dalla scelta del tipo di locale, dalla disposizione dei tavoli e dall'assunzione di personale qualificato che non indispettisca i clienti. Nelle prime fasi di gioco, superato il tutorial, iniziano le complicazioni. Quali portate inserire sul menù? Come arredare il locale in modo da renderlo il più gradevole possibile per i clienti? Dove mettere la reception? Meglio tavoli grandi e lussuosi, oppure tavoli più piccoli ma che garantiscono più coperti? Queste e altre mille domande affollano le partite del bravo gestore, domande che finiscono per moltiplicarsi quando nelle fasi avanzate si dovrà riuscire a gestire più ristoranti, di livello e genere differente. In effetti lo scopo del gioco è quello di riuscire a sviluppare una vera e propria catena di locali dislocati per il centro di una Parigi virtuale ben riprodotta nell'aspetto.
Rispetto al precedente
Restaurant Empire 2 non offre grosse novità. Le meccaniche di gioco sono rimaste praticamente identiche. L'unica nota da rilevare, oltre ai canonici ritocchi estetici, è la cura maggiore del lato narrativo, che sinceramente aggiunge poco al gameplay e risulta superflua rispetto alle meccaniche di gioco.
Il cliente ha sempre ragione
Come ogni buon gestionale impone, non mancano numerose schermate di riepilogo che consentono di tenere sotto controllo la situazione dei locali. Si tratta di strumenti indispensabili per capire cosa va e cosa non va nell'attività, così da poter agire di conseguenza. La tabella più utile è sicuramente quella che elenca le lamentele dei clienti, perché permette di comprendere nel dettaglio i punti deboli della propria gestione. Ad esempio, un cameriere che ricevesse troppe segnalazioni perché antipatico ai clienti andrebbe sostituito immediatamente con uno dalle attitudini più consone al tipo di locale. Per fare un altro esempio, un locale giudicato brutto dai clienti tenderà ad attirarne di meno e a far perdere molti soldi, quindi, in caso di lamentele in tal senso, bisognerebbe subito darsi da fare per arredarlo meglio. Gli esempi fattibili, per concludere, sarebbero molti altri (prezzi troppo alti, portate poco gradevoli e così via), ma è inutile dilungarci più di tanto sull'argomento. L'importante è capire che per avere successo è importante seguire i gusti dei clienti.
Dettagli e dettagli
Tecnicamente, Restaurant Empire 2 non è niente di eccezionale. I modelli tridimensionali sono di fattura discreta e in generale si ha un senso di povertà nei dettagli anche quando si è riempito un ristorante di ninnoli. Dal punto di vista della colonna sonora la situazione è identica, con poche musiche piuttosto anonime che fanno il loro sporco lavoro e nulla più. Gli effetti sonori, invece, sono pochi, limitati e, in generale, non danno un buon servizio all'utente in termini di gameplay.
Ad esempio una delle lamentele più frequenti dei clienti riguarda l'eccessiva rumorosità del locale, rumorosità che non viene sottolineata dalla colonna sonora. Cercando di portare il discorso a livello generale, che trascende le considerazioni sulla sola colonna sonora, è proprio la poca cura nei dettagli che penalizza notevolmente Restaurant Empire 2. Volendo riassumere, si potrebbe dire che il gioco si limita a fare quello che deve e non prova minimamente a sorprendere l'utente con qualche trovata originale. Forse è proprio la mancanza di coraggio il difetto peggiore dell'intera produzione.
Conclusioni
Nonostante si tratti di un titolo di discreta fattura, Restaurant Empire 2 non emerge in nessun settore, pur essendo un gestionale ben fatto che non mancherà di soddisfare pienamente i fan del primo capitolo. Dopo averci giocato un bel po' rimane in bocca uno strano sapore, come se la portata servita fosse sì gustosa, ma comunicasse apertamente la mancanza di un qualche ingrediente che l'avrebbe resa un capolavoro. Peccato.
PRO
- Buona la parte gestionale
- Le due campagne sono abbastanza lunghe
- Requisiti minimi abbordabili
CONTRO
- Piuttosto anonimo
- Poca cura nei dettagli
- Originalità zero
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore: Intel Core 2 Quad Q6600
- RAM: 4 GB
- Scheda video: GeForce 250 GTS
- Sistema operativo: Windows Vista
Requisiti minimi
- Sistema operativo: Windows 2000/ME/XP/Vista
- Processore: 1 GHz
- RAM: 256 MB
- Scheda video: una qualsiasi scheda video con 128 MB di memoria grafica e compatibile con le DirectX 9.0c
- DirectX: 9.0c o superiori
- Hard Disk: 2 GB
- Scheda audio: compatibile con le DirectX 9.0c
Requisiti consigliati
- Processore: 2.4 GHz
- RAM: 512 MB
- Scheda video: una qualsiasi scheda video con 256 MB di memoria grafica e compatibile con le DirectX 9.0c