Nell'economia di un videogioco contemporaneo, il così detto endgame sta via via acquisendo sempre più importanza, ulteriore parametro con cui misurare la qualità dei nuovi prodotti che si affacciano sul mercato.
Sebbene esempi più o meno recenti ci abbiano puntualmente dimostrato che longevità non faccia sempre rima con divertimento, soprattutto nei casi di molti open-world che finiscono per trascinarsi tra quest secondarie ripetitive e ampie sezioni della mappa prive di alcun punto d'interesse, ritrovarsi con molto altro da fare, anche dopo aver completato l'obiettivo principale impostoci dal gioco di turno, non è mai disprezzabile.
Soprattutto nei casi di un titolo particolarmente apprezzato, in cui abbiamo particolarmente familiarizzato con l'avatar, proseguire l'avventura ci dà l'impressione di spiare oltre i titoli di coda, di avere modo e occasione di guidare il protagonista nel proseguo della sua vita, all'interno di un mondo immaginifico che, effettivamente, non sembra concludersi e cancellarsi un attimo dopo aver sferrato il colpo mortale sul temuto cattivo tanto osteggiato.
Oltre al vantaggio pratico, insomma, cioè quello di guadagnare altre ore d'intrattenimento idealmente a costo zero, ce n'è anche uno più emotivo e impalpabile che è poi lo stesso che, spesso e volentieri, ci convince a concederci una seconda partita, anche a distanza di molto tempo. Abbiamo così voluto comporre una lista di 10 giochi con i migliori endgame di sempre. Come sempre si tratta di un elenco parziale, personale e limitato e per questo vi invitiamo a scriverci i vostri preferiti nei commenti.
Pokémon Rosso/Blu
Quando il concetto di endgame era tutt'altro che presente nei vocabolari e nelle menti dei comuni videogiocatori, parliamo di giochi pubblicati in Europa su Game Boy nell'ormai lontanissimo 1999, Pokémon Rosso e Blu fondavano gran parte del divertimento su tutto ciò che accadeva dopo la sconfitta dei temibili Superquattro.
Tra un Mewtwo da catturare, Pokémon da allenare fino a livello cento ed un Pokédex da completare a tutti i costi, magari scambiando qualche creatura con un amico che possedeva l'altra edizione del gioco, di cose da fare ce ne erano moltissime. Ovviamente i capitoli successivi della serie seppero fare anche di meglio in questo senso, ma la prima volta non si scorda mai.
NieR: Automata
Esagerando, ma neanche troppo, si potrebbe concludere che la vera essenza di NieR: Automata consista proprio nell'endgame, nella più o meno prolungata sequela di nuove partite che conducono, di fatto, ai successivi e progressivamente sempre più definitivi finali di uno dei giochi più amati degli ultimi anni.
Non vogliamo certamente rovinare la sorpresa ai pochi che non hanno ancora avuto il piacere, ma vi basti sapere che tra una partita e l'altra si assiste a nuove sezioni di gioco, approfondimenti narrativi tutt'altro che secondari e molto, molto altro.
Dragon’s Dogma
Un cielo perennemente oscurato da nuvole minacciose, nuove mostruosità pronte a mettere in difficoltà il pur allenatissimo e ottimamente equipaggiato eroe al vostro comando, intere aree della mappa sconvolte da notevoli e drastici cambiamenti. Ecco cosa otterrete completando Dragon's Dogma, cult di Capcom che ha stregato milioni di videogiocatori di tutto il mondo grazie anche alla cura riposta nel suo endgame che, di fatto, spingeva gli utenti a tornare sui propri passi per esplorare territori già noti, a caccia di nuove minacce da affrontare e luoghi prima inesistenti ricchi di loot.
Super Mario Odyssey
Super Mario ha sempre strizzato l'occhiolino all'endgame, tra aree segrete accessibili solo scovando il giusto sentiero e altre che si sbloccavano accumulando collezionabili a sufficienza. Se già Super Mario 64 aveva trasposto questa abitudine nelle tre dimensioni, Super Mario Odyssey ha amplificato il concetto con un numero spropositato di Lune da recuperare anche dopo aver salvato la Principessa Peach.
Tra nemici che cambiano posizione all'interno degli scenari e nuove possibilità di interazione con l'ambientazione, grazie ai poteri acquisiti dal capello, l'endgame in termini di pura longevità offre molto di più dell'avventura vera e propria.
Batman: Arkham City
Fresco di Comic Edition, pubblicata proprio in questi giorni, edizione che oltre al gioco include un poster ed un volume di fumetti dedicati al Crociato di Gotham, Batman: Arkham City meritatamente occupa una posizione di questo nostro elenco.
Il suo NG+, difatti, non si limita a rimettervi in gioco con tutti i gadget e i potenziamenti acquisiti al termine della prima run. Dai nemici più comuni, ai supercattivi che il Cavaliere Oscuro dovrà affrontare, pattern offensivi ed equipaggiamento di ognuno di loro sarà completamente nuovo ed inedito, con il risultato che dovrete rivedere le vostre strategie d'attacco, quando proprio non varare tattiche mai utilizzate prima per avere la meglio.
Castlevania: Symphony of the Night
Quello di Castlevania: Symphony of the Night, ce ne rendiamo conto, è un caso un po' al limite, visto che il suo endgame rappresenta una tappa imprescindibile per raggiungere la vera conclusione dell'avventura dell'affascinante Alucard. Scoprire come raggiungere il famigerato castello invertito, del resto, è quasi una sfida nella sfida, passaggio obbligato per accedere al covo dell'odiatissimo Conte Dracula. Inutile dire che solo chi ha raggiunto il 200% di completamento può dire di aver realmente giocato al capolavoro di Konami.
Elden Ring
Citiamo Elden Ring solo perché il più recente, ma è ovviamente un discorso estendibile a qualsiasi altra produzione dello stesso genere di FromSoftware. Gli endgame dei Soulslike, del resto, hanno molto da offrire. C'è chi torna sui propri passi nel tentativo di abbattere qualche boss opzionale lasciato in sospeso, chi armato di coraggio e statistiche migliori si convince sia finalmente arrivato il momento di dedicarsi ad un po' di sano PvP, chi si butta a capofitto nella ricerca di qualche pezzo d'equipaggiamento particolarmente potente, chi preferisce ricominciare (quasi) da zero con l'NG+. Le possibilità sono innumerevoli, così come gli ulteriori game over che accumulerete.
Disgaea 6: Defiance of Destiny
Anche in questo caso, ne citiamo uno per riferirci ad ogni episodio della fortunata serie di strategici a turni di NIS, che di fatto si fonda sulle stesse meccaniche ludiche sin dai tempi del capostipite pubblicato in terra nipponica nel 2003. Dopo aver completato la main quest di Disgaea 6: Defiance of Destiny, infatti, avrete la possibilità non solo di dedicarvi al più classico dei NG+, ma volendo potrete intestardirvi nel grinding più selvaggio, tentando di raggiungere l'esorbitante level cap pari a 9999. In termini puramente e prettamente quantitativi, Disgaea offre da sempre gli endgame più mastodontici di sempre. Resta da vedere in quanti abbiano effettivamente voglia di affrontare battaglie su battaglie, nel tentativo di raggiungere un simile obiettivo.
Borderlands 2
Tralasciando l'enorme numero di DLC ed espansioni che ha ricevuto il secondo capitolo della saga di Gearbox, Borderlands 2 è un FPS di stampo open-world che basa buona parte del suo fascino sul recupero di armi sempre più performanti e sull'ossessione a raggiungere il level cap che, contenuto aggiuntivo dopo contenuto aggiuntivo, è stato via via aumentato. Ecco perché anche ben oltre i titoli di coda, tra nemici sempre più forti da abbattere e loot di pari grado da trafugare, staccarsi dal gioco è davvero molto, molto difficile.
GTA 5
C'è un motivo se GTA 5 anche a distanza di nove anni dalla sua pubblicazione, ormai due generazioni di console fa, continua a far parlare di sé e a vendere copie in tutto il mondo. Certo la trama è bellissima, il trio di protagonisti irresistibile, la grafica delle versioni current gen tiene botta, ma c'è dell'altro.
Completate le missioni principali, difatti, la creatura di Rockstar Games ha ancora moltissimo da offrire, anche non considerando il semplice gironzolare causando al contempo morte e distruzione per le strade di Los Santos. Gli NPC sono sempre generosi di missioni casuali, potrete prendere lezioni di volo, dedicarvi allo yoga, farvi una partita a golf, persino addestrare un cane. Poi c'è anche GTA Online, ma questo è un altro discorso.