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1080° Avalanche

Recensione: Una folle corsa tra pendii innevati, grotte ghiacciate e teleferiche pericolanti, cercando di sfuggire alla valanga che avanza. L'erede di 1080° Snowboarding è arrivato, infilate gli scarponi e agganciate la tavola!

APPROFONDIMENTO di La Redazione   —   03/12/2003
1080°: Avalanche
1080°: Avalanche
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1080° Avalanche
1080° Avalanche

Tavola Calda

Tra i tanti goodies presenti in 1080° Avalanche, va sicuramente menzionato un set di quattro tavole assolutamente fuori di testa, ottenibili completando con successo i vari tracciati della modalità Gate Challenge.
Non voglio rovinarvi la sorpresa nello scoprirle di persona, vi basti sapere che i nintendofili nostalgici saranno contenti nel vedere la Old School o si faranno quattro risate a cavallo di Mr. Beaks.
Nella maggior parte dei casi si tratta comunque di boards poco utili per portare a termine il gioco, ma restano un simpatico diversivo, anche nell’ascoltare i bizzarri effetti sonori che le accompagnano.

Ski or Die!

Il nuovo sottotitolo non è stato certo inserito per pura casualità: come potete ben intuire, la montagna stessa giocherà in più di una occasione un ruolo da protagonista nelle gare fra snowboarders, con esiti a dir poco imprevedibili.
Se prendiamo infatti la modalità principale del single player, ovvero Match Race, ci troveremo di fronte ad una gara testa-a-testa con un secondo snowboarder, lanciati a velocità folle negli scenari più strani: non solo pendii innevati ma anche città e scali ferroviari montani saranno il luogo delle sfide. E se da un lato esiste un percorso più o meno preferenziale da seguire per arrivare a valle, le strade alternative e le scorciatoie sono tantissime, alcune delle quali andranno “sbloccate” dal giocatore stesso.
Provate a scivolare lungo i cavi di teleferiche pericolanti o ad attivare le cariche esplosive che ogni tanto si incontrano in alcuni percorsi e capirete il perché: tralicci che crollano, frane e piccole slavine che si staccano dal pendio della montagna e quant’altro riveleranno nuovi passaggi e nella migliore delle ipotesi potranno anche causare ingenti danni al vostro avversario, bloccandolo temporaneamente.
L’ultimo stage di ogni livello della Match Race sarà poi il Challenge, per sfidare la forza della natura in una corsa mozzafiato sullo snowboard con una immensa valanga alle spalle che travolge tutto e tutti senza distinzioni: nessuna strategia e nessuna tattica, solo il riuscire ad arrivare a valle prima della massa nevosa.
A questo tipo di sfida si vanno poi ad aggiungere alcune altre modalità di gioco altrettanto interessanti, tutte indispensabili per sbloccare gli extras presenti: si va dalla corsa a tempo del Time Trial, con la possibilità di salvare i ghost dei tempi migliori, per proseguire con il Gate Challenge, ovvero una sorta di Slalom Gigante, per finire con il Trick Attack nel quale esibirsi in incredibili evoluzioni con la tavola, per conquistare il maggior numero di punti.
Non va poi dimenticata la possibilità di giocare fino a quattro contemporaneamente, su un singolo GameCube o su più console collegate in rete locale, sempre che disponiate di altrettanti Broadband Adapter e relativa cavetteria.

1080° Avalanche
1080° Avalanche

Board Game

1080° Avalanche al primo impatto lascia letteralmente a bocca aperta, merito una realizzazione tecnica di ottimo livello.
La cosa che balza immediatamente all’occhio, impugnando per pochi secondi il pad del GameCube, è l’incredibile sensazione di velocità che è in grado di trasmettere: una volta settati i 60Hz sarà possibile vivere una esperienza mozzafiato, incalzata anche dal cambiamento dinamico e continuo del paesaggio e di molti elementi di contorno. Le piste, seppur in alcuni casi non molto lunghe, sono frutto di un attento track design, che lascia al singolo giocatore la scelta della strada migliore da seguire tra le tante che vengono proposte, e la possibilità di modificarne una parte agendo sugli “elementi sensibili” del paesaggio. I boarders, ben caratterizzati e dall’aspetto decisamente cool, si muovono bene sulla tavola e si comportano, per quanto possibile, in maniera realistica: 1080° Avalanche resta infatti un gioco con i piedi per terra, senza trick e figure aeree troppo al di fuori dalle leggi della fisica come in altri titoli. Non mancano poi delle vere finezze grafiche, come le scie luminose della tavola durante le acrobazie o le gocce di neve sullo schermo entrando in una bufera. L’unica nota negativa al comparto grafico va alla gestione della telecamera a volte imprecisa che, soprattutto durante le cadute, tende a piantarsi o a non inquadrare correttamente il personaggio.
Per la colonna sonora invece nulla da dire, con la bellezza di trentadue brani che spaziano dal punk all’hip-hop, passando per rock ed elettronica, generi preferiti dai nostri cinque protagonisti: spesso la scelta predefinita del brano da abbinare alla pista è particolarmente azzeccata, ma nessuno vi vieta di cambiare in ogni momento il sottofondo musicale della vostra gara.
Se avete letto l’articolo fino a questo punto potreste essere portati a pensare che Avalanche sia il titolo definitivo su questo genere di sport invernale, ma purtroppo non è così. Sebbene forte di una realizzazione tecnica con i fiocchi, il titolo Nintendo mostra non pochi difetti a livello di giocabilità.
Anche per chi non ha mai messo piede su una tavola il gioco di dimostra molto facile, probabilmente troppo: nel giro di poche ore anche i meno esperti non avranno difficoltà ad accedere al livello Extreme, l’unico che probabilmente rappresenta una sfida degna di nota. Inoltre le altre modalità di gioco rischiano di passare quasi inosservate nonostante il tentativo lodevole di renderle interessanti grazie ad obiettivi secondari: la rigiocabilità di questo titolo rimane infatti alta grazie all’obbligo, per chi vuole sbloccare tutti gli extras (specialmente le tante tavole a disposizione), di portare a termine con successo la raccolta dei frammenti di monete del Time Trial o nel centrare tutte le porte del Gate Challenge, ma in alcuni casi si rivelano delle imprese troppo difficili, in grado di scoraggiare chiunque.
Anche la sfida in multigiocatore rischia di essere messa da parte abbastanza in fretta, ma per un motivo più prettamente tecnico: già nello split-screen a due giocatori, nonostante il parziale calo del dettaglio delle piste, il gioco non riesce a mantenere i livelli di velocità e frenesia delle modalità a giocatore singolo, rendendolo di fatto meno appetibile di altri giochi che puntano soprattutto sulle sfide fra più avversari umani e con un frame rate molto più stabile.

1080° Avalanche
1080° Avalanche

Commento

Un gioco che nel complesso è stato realizzato molto bene, che può vantare un comparto audiovisivo di prim’ordine, ma che rischia di risultare troppo breve. Anche se sono presenti molti extra da sbloccare (costumi alternativi dei personaggi, boards normali e bizzarre, piste aggiuntive...), la voglia di rigiocarlo non è molto elevata ed alcune modalità di gioco passano troppo inosservate in quanto prive di attrattiva o in cui l’obiettivo secondario è più importante di quello principale: un esempio su tutti il Time Trial, nel quale poco importa migliorare il proprio tempo quando solo raccogliendo dei dannatissimi coins, piazzati in posti talvolta assurdi, è possibile ottenere il tanto agognato set di tavole aggiuntive.
Sicuramente un titolo che piacerà a tutti quanti lo compreranno, ma che rischia di risultare troppo breve per molti.

    Pro:
  • Ottima grafica, sotto tutti i punti di vista
  • Colonna sonora azzeccata, in linea con il gioco
  • Veloce ed adrenalinico
    Contro:
  • Piuttosto facile anche ai livelli più avanzati
  • Gestione della telecamera talvolta imprecisa
  • Rigiocabilità bassa, nonostante i parecchi extra da sbloccare

Era già toccato a Super Mario, poi è stato il turno di Zelda, per proseguire con F-Zero e Mario Kart.
Ora la softeca Nintendo registra il passaggio a 128bit di un altro suo grande successo: seguito ideale di quel 1080° Snowboarding uscito secoli fa su Nintendo64, questo Avalanche promette tanto divertimento sulla neve, e anche un po’ di sana distruzione.