Ogni tanto ci vogliono le novità e ci vogliono anche prospettive che allarghino gli orizzonti di un brand e di un progetto. Questo è il motivo per cui è nato il sodalizio tra Playground Games e Turn 10 per Forza Horizon, che uscirà per Xbox 360 il 23 Ottobre. Uno spin off che libera i bolidi, a cui ci ha abituato la serie di simulatori, sulle strade del Colorado, ricostruito attraverso uno studio fotografico delle sue locazioni più affascinanti e riunite in una mappa, liberamente, esplorabile alla ricerca di gare, di record e di scorci mozzafiato. Anche di notte.
Il pretesto narrativo è quello di un festival musicale, Horizon, al quale il protagonista del gioco si reca in auto, venendo catapultato in una serie interminabile di eventi di corsa su strada e su sterrato, nel tentativo di diventare popolare e di accumulare crediti per comprare upgrade per le auto e macchine sempre più prestanti. Di questa storia, della sua genesi e dei tanti dettagli, vi abbiamo già parlato quando siamo stati a trovare Playground Games qualche mese fa in Inghilterra. Vi rimandiamo, quindi, alla prova con tutti i dettagli e alla lunga intervista con Dan Greenawalt (Turn10) e Ralph Fulton (Playground Games). Ora, invece, vi raccontiamo della prova che abbiamo effettuato del codice definitivo del gioco e di cosa vi aspetta a fine ottobre.
Guida libera
Ralph e Dan ci hanno ribadito la volontà di creare un ponte tra chi ama i modelli di guida di Forza e le esperienze di guida più veloci e spensierate, che privilegino le emozioni sensoriali più che i tecnicismi puri di trazione e controsterzi. Su questo ponte viaggia Forza Horizon, col quale sarà possibile importare i profili salvati sia con Forza 3 che 4, ottenendo bonus e macchine. Ne parlano come di un Action Racing Game, che rimanda a titoli come Project Gotham Racing, Need for Speed e Burnout, ma che porta in dote anni di esperienza, di motori fisici e di modelli di guida che sono stati qui riadattati ai desideri di giocatori desiderosi di lanciarsi su percorsi, anche accidentati, che riservino sorprese dietro ad ogni angolo. La mappa è vasta e costellata di icone, ognuna delle quali rappresenta un evento a cui partecipare (questa è una versione in cui il gioco è completamente sbloccato) e per ogni icona vengono indicate le ricompense in termini di popolarità e crediti per arrivare a guadagnarsi la possibilità di gareggiare col campione di Horizon e batterlo nella gara finale. La struttura è, come Forza ci ha abituato, pesantemente orientata alla fruizione online, con il sistema di gare e di rivalità che rimanda continuamente ai risultati di amici e giocatori sparsi per il globo. Ogni singolo elemento d'asfalto e gara consente un confronto immediato, con comunicazioni che appaiono su schermo, incitando a sfide senza sosta.
Dopo una gara su un tracciato, se risulta che un amico ha ottenuto un giro veloce più basso del nostro ad esempio, con la sola pressione di un tasto ci si può trovare a gareggiare contro il suo ghost per cercare di batterlo, in pochi istanti d'attesa. Centinaia di miglia di strada, in cui curiosare, e su cui impratichirsi con 35 diverse skill con cui ottenere punti popolarità e crediti, tra derapate, salti da dossi e sorpassi in scia. Trattandosi, poi, di un festival musicale, grandissima importanza ricopre la colonna sonora con ben 66 brani scelti da Rob de Bank, con artisti d'eccezione (si parla di gente del calibro degli Artic Monkeys e Kings of Leon per capirci), divisi tra Rock, Tecno e Pop, su tre canali radio. Che sarà importante ascoltare anche perché gli organizzatori del festival, diffonderanno continuamente notizie, come l'indicazione dei punti nascosti in cui rinvenire auto preziose e da collezione appannaggio di chi le saprà scovare. Ogni mese verranno distribuiti nuovi contenuti, gratis o meno, che potranno essere tutti scaricati comprando il season pass, come già successo per Forza Motorsport 4, oltre che singolarmente. Le modalità come gatto e topo troveranno spazio anche in Forza Horizon, ma con il valore aggiunto di una mappa vastissima in cui correre: i dettagli sulle aggiunte e le follie sono ancora scarsi, ma manca talmente poco che la curiosità sarà presto appagata.
E facciamoci un giro...
Già a Maggio, avevamo provato una breve demo del gioco, questa volta, però, il codice finale era a nostra disposizione per più di un'ora. Per dare un'occhiata in giro e per poter finalmente capire come funzionerà l'evolversi di questa strana carriera, divisa in eventi e lastricata di successo. Molte sono le scene animate che accompagnano la storia, che mostrano ragazzi e ragazze che mangiano nei diner , ascoltando la musica, i dj del festival e i cronisti che si aggirano nei parcheggi raccontando imprese ed eventi. In mezzo a questi, il nostro eroe, accanto alla sua macchina, sente la radio che avverte che son rimasti sei posti per poter accedere al festival. Il modo per farlo è partire a tutta velocità e raggiungere l'area centrale il più velocemente possibile. È così che inizia Forza Horizon, senza troppi fronzoli e con il colore e la musica degne di un evento di questo tipo. Il codice è solido, si vede che in soli due anni, l'esperienza di Plaground games (tutti provenienti dai più talentuosi team di sviluppo di racing game in Inghilterra) ha consentito di adattare il codice di Forza e di farne un titolo che ha nell'aspetto uno dei suoi punti di maggiore attrattiva. L'HDR, che simula il riflettersi della luce, il sistema di illuminazione che riverbera i colori del fondale sulle carrozzerie, svincolati dai limiti angusti delle piste tipiche di Forza colpiscono ancora di più nel segno, grazie anche ai mille dettagli interattivi, tra tavolini dei bar e staccionate. Intendiamoci, non è che si possa andare per campi, un limite invalicabile prima o poi si trova, ma la sensazione di libertà, accompagnata da un impatto così è comunque ottima. Il compromesso, come scritto qualche mese, è l'aver spremuto l'engine per tirare fuori un orizzonte visivo lontano e pieno di dettagli, a discapito dei 60 fotogrammi al secondo in favore di 30, ma in più e per la prima volta, si corre anche sullo sterrato e il ciclo giorno notte dà vita a panorami e tramonti deliziosi.
Tra i primi eventi, oltre alle classiche gare a otto vetture, uno showdown, a bordo di una Mustang, in cui superare dei checkpoint in minor tempo di quanto non facciano un monoelica che vola radente al suolo, lasciando una scia di fumo lungo tutto il tracciato, ambientato in un canyon infuocato dal tramonto. Decisamente un bel giocare. Come per Forza, si può intervenire cambiando tutti gli aiuti alla guida, disattivandoli o lasciandoli inalterati. In più, però, oltre all'intelligenza artificiale che si adatta all'abilità del giocatore, ci sono quattro livelli di difficoltà: Easy, Normal, Hard e Insane. Li abbiamo provati con gli aiuti disattivati e, se a Normal si riusciva a vincere piuttosto agilmente anche al primo tentativo, già ad Hard le cose si facevano molto più impegnative, quanto decisamente ostiche a Insane, almeno senza aver adeguatamente potenziato la nostra macchina. Il meccanico che la cura ha l'officina nell'area centrale del festival (insieme al negozio per le pitture, al garage - autoshow - con tutte le nostre vetture, al market in cui vendere e comprare macchine) verso la quale si può attivare anche il fast travel (senza dover quindi guidare) e a costo zero di crediti. Questo ci dice che, per usarlo nel gioco, se ne dovranno spendere e non sarà sempre utilizzabile liberamente, ma i contorni della cosa andranno definiti in sede di recensione. Le macchine si comprano con i crediti, che si vincono giocando, o con i token/gettoni che, invece, possono essere comprati sul marketplace spendendo Microsoft Points. Lo stesso dicasi per i potenziamenti che, se pur non consentono alcun elemento di tuning, sono divisi tra cerchioni/gomme, motore, sospensioni/maneggevolezza e trazione. Ogni macrocategoria è divisa a sua volta fino a dieci sottocategorie con diverse sotto opzioni che vanno da due a cinque. Insomma, non sarà Forza Motorsport 4, ma le distanze da un semplice arcade sono ben evidenti (anche qui si può puntare ad un auto upgrade, indicando semplicemente la categoria superiore a cui si vuol potenziare l'auto o andare a decidere manualmente su ogni elemento). Proprio in questa complessità e spessore potrà risiedere tutto il successo di Forza Horizon che, forse, rimandando in tanti altri elementi ad altri giochi di questo tipo, può mancare di un vero e proprio elemento innovativo, se non di personalità. La qualità, però, sembra davvero tanta e la giocabilità è famosa in tutto il mondo. A fine ottobre sapremo tutto!
CERTEZZE
- Ottima realizzazione
- Le novità dello sterrato e del free Roaming
- Finalmente anche di notte
- Più profondo di un normale racing arcade
DUBBI
- Avrà sufficiente personalità per imporsi?