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Il vecchio Dante oppure il nuovo?

L'uscita si avvicina, intanto ecco una nuova prova di Devil May Cry direttamente dal Tokyo Game Show

PROVATO di Antonio Fucito   —   24/09/2012
DmC Devil May Cry
DmC Devil May Cry
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Dante o mio caro Dante, perché tu Dante? Negli ultimi mesi si sono susseguite parecchie discussioni riguardo il reboot di Devil May Cry, tra persone indemoniate per il nuovo look del protagonista principale, e quelle più progressiste che giudicano il cambio positivo e necessario per una serie che si è protratta tanti anni e ha bisogno di una decisa svecchiata.

Il vecchio Dante oppure il nuovo?

Solo la versione finale potrà dire chi ha ragione, nel frattempo da bravi giornalisti seguiamo lo sviluppo del gioco ad ogni fiera e press tour nel quale viene mostrato. In realtà a questo Tokyo Game Show 2012 la demo di Devil May Cry offriva tre sezioni già viste in precedenza, in questo caso però erano tutte e tre giocabili e avevamo a disposizione tutto il tempo di questo mondo per provarle. La prima fungeva da sorta di tutorial innestato nell'avventura, con i comandi a schermo visualizzati e l'introduzione dei vari elementi del gameplay man mano che si proseguiva.

Shut up you motherf*****

Chi mastica pane e action si troverà velocemente a proprio agio anche col combattimento di Devil May Cry, al di là delle pistole e della spada il titolo sembra fare grande leva sull'utilizzo di entrambi i trigger, che in congiunzione con i tasti frontali permettono di rilasciare le mosse angeliche e quelle demoniache.
Le prime servono per raggiungere piattaforme rialzate o nemici, oltre a proporre attacchi veloci e di rottura, le seconde invece viceversa per attirarli, oltre a fornire tra le altre cose un'ascia in grado di spezzare scudi oppure un pugno necessario per frantumare pezzi di scenario. Il sistema di combattimento sembra quindi puntare tantissimo sulla varietà e su una dinamicità ancora maggiore dei precedenti Devil May Cry, abbiamo sperimentato infatti diverse sezioni dove lo scenario collassava ai lati ed era quindi necessario sfruttare tutte le mosse a disposizione per saltare da una piattaforma all'altra piuttosto che evitare di essere schiacciati dagli elementi dello scenario stesso. La seconda parte l'abbiamo dedicata invece al combattimento con un boss, vermone gigante che attaccava con le zampe ed emanava dell'acido letale, incubo di tutti i dentisti. Abbiamo quindi alternato gli attacchi diretti alle mosse angeliche per cambiare piattaforma quando "inacidita", fino ad arrivare alla classica sequenza dove utilizzando in congiunzione le varie abilità di Dante gli abbiamo dato un bel calcio volante per abbatterlo.

Il vecchio Dante oppure il nuovo?

Di sicuro è rimasto inalterato rispetto al passato lo stile irriverente del protagonista principale, che non di rado dice parolacce e litiga verbalmente con i cattivoni di turno. Altrettanto di sicuro il taglio di capelli e l'età danno un'impressione di carisma differente, ma per giudicare questo aspetto bisogna per forza di cosa giocare per intero almeno un titolo che vede il nuovo Dante come protagonista, altrimenti normale che la lotta sarebbe impari contro il venerabile dai capelli lunghi. La terza ed ultima sezione era la demo che si è vista alla Gamescom di Colonia, una parte principalmente platform dove bisognava saltare da una punto all'altro per non cadere nel vuoto, sfruttando quindi la capacità di volare per brevi tratti da parte di Dante. Abbiamo provato il gioco sia su PlayStation 3 che Xbox 360, e dal punto di vista tecnico le impressioni sono positive in termini di colori, poligoni e fluidità, un po' meno per quanto riguarda qualche tecture e soprattutto per la pulizia grafica, che soffre ancora di aliasing. L'impatto generale è positivo, ma sicuramente può essere migliorato nelle criticità sopracitate. Il gameplay invece non è poi tanto dissimile da quanto ci si aspetterebbe, di certo ad oggi il mercato offre davvero tanti action estremamente validi, e quindi non basta più essere un titolo competentea per emergere o meritare l'acquisto, staremo a vedere quindi se il prossimo gennaio il reboot di Devil May Cry saprà tenere alto il nome che porta.

CERTEZZE

  • Un action di alto profilo
  • Diversi elementi di contatto con i precedenti DMC

DUBBI

  • Graficamente ancora sporco
  • Riuscirà ad emergere come i suoi illustri predecessori?