Tenuta strategicamente nascosta per non guastare le vendite delle Slim, l'ultima versione di Playstation 3 apporta nuove modifiche che faranno discutere, nel bene e nel male. Il modello CECH-4000, ribattezzato affettuosamente Super Slim è stato presentato il 19 settembre al Tokyo Game Show in tre varianti che differiscono unicamente nella dimensione e tipologia delle memorie di massa:
la base monta memoria flash da 12 GB ed è esclusiva di Australia ed Europa, l'intermedia da 250 GB in Giappone e USA, mentre il modello di punta da 500 GB è disponibile in tutti i mercati. La scelta di diversificare lo spazio di archiviazione in base al territorio non è una novità per Sony, la notizia che ha lasciato un po' tutti allibiti è stato il prezzo, sostanzialmente invariato. Chi si aspettava un ribasso per un hardware che conta ormai 6 anni di vita è rimasto quindi deluso, ma non solo. La versione da 12 GB, che prende il posto a listino della vecchia Slim da 160 GB (229 €) riduce addirittura lo spazio a disposizione, a dir poco il minimo sindacale di questi tempi, tanto da costringere all'acquisto di un disco fisso esterno chi è interessato a scaricare molti dati dallo Store. Abbiamo messo le nostre avide mani sul modello da 500 GB, al momento disponibile solo in bundle con Fifa 13 o Uncharted/GT 5 Academy (entrambi a 309,00 €), per verificare aspetto, caratteristiche e qualità costruttiva della console Sony. Seguiteci per sapere finalmente tutto.
Sottile è bello
L'unboxing presenta subito la più scontata delle sorprese: un'ulteriore diminuzione di peso rispetto alla Slim, un chilo circa, e il 25% di profondità in meno, come potete appurare dalle foto, un record di dimensioni particolarmente impressionante se paragonato alla prima versione Fat, ancora di più pensando come Sony sia riuscita a mantenere l'alimentatore interno. La nuova Playstation 3 è insomma davvero leggera e sensibilmente ridimensionata, tanto da non conferire più quel senso di robustezza e presenza fisica retaggio delle precedenti versioni, sensazione purtroppo aggravata dal peggioramento dei materiali costruttivi. Il design è stato nuovamente rivoluzionato, ritornando a linee più morbide.
Le due estremità nascondono rispettivamente il vano Hard Disk (sostituibile come al solito) e l'aggancio per il vertical stand. Il frontale presenta ancora le due classiche porte Usb per collegare il pad o periferiche esterne. La plastica è tornata lucida nelle due fasce che contornano la console, mentre la parte centrale è ancora opaca e caratterizzata da una forte zigrinatura a linee parallele. Proprio questa nasconde il rinnovato lettore Blu Ray, accessibile attraverso un coperchio a scorrimento interamente manuale, in maniera da permettere all'utente il libero inserimento e rimozione del disco. La scelta di un lettore di tipo top loader oltre a carattere economico è motivata dalla possibilità di utilizzare la console sia in orizzontale che verticale, e in quest'ultimo caso è ravvisabile una maggiore stabilità rispetto alla Slim. Gli svantaggi però non sono da sottovalutare. Questa scelta rende problematico collocare la console in uno spazio ristretto sotto al televisore, inoltre l'operazione di inserimento richiede una certa attenzione, del tutto trascurabile con lo slot-in, per non danneggiare il supporto ottico. La qualità del coperchio è tutt'altro che soddisfacente, così come l'esiguo spessore, tanto da dare la spiacevole sensazione di rottura dopo svariate sollecitazioni. Inoltre la molla di sgancio è talmente cedevole da poter aprire il coperchio tranquillamente a mano, nonostante sia presente un apposito tasto sul frontale della console. I cigolii emanati dal coperchio sono poco rassicuranti e rendono del tutto sconsigliabile afferrarlo in caso di spostamento dell'unità. Tra i lati positivi in compenso non esiste più il rischio di ritrovarsi imprigionato il prezioso disco in caso di rottura. La nuova Playstation 3 in buona sostanza è un prodotto costruito nella precisa ottica del risparmio, come dimostra tra l'altro l'assenza di qualsivoglia cavo HD nella confezione, tutti fattori da prendere in considerazione se intenzionati a cambiare la vecchia Slim, qualitativamente superiore.
A sangue freddo
L'accensione presenta l'immancabile beep al quale siamo abituati, così come le caratteristiche software della macchina e le progressive defezioni, che rimangono le medesime della vecchia Slim, inclusa purtroppo l'incompatibilità hardware coi titoli Playstation 2 e la rimozione della possibilità di installare Linux. Il modello 4000 però riduce ulteriormente i consumi, in quanto l'alimentatore è passato a un assorbimento di 190w. Ovviamente si parla di picco massimo, poiché dalle misurazioni effettuate emerge che la console consuma in stato di idle, senza cioè eseguire nulla, intorno ai 40 watt. Un valore eccellente per una macchina da gioco, poco più del doppio rispetto a un lettore dedicato.
Abbiamo tenuto la console accesa per svariate ore, eseguendo sia film che giochi, e il calore emanato dalla scocca si è rivelato del tutto trascurabile, anche se maggiormente pronunciato nella base di appoggio (ci sarebbe da preoccuparsi in caso contrario). Sono spariti del tutto anche i crepitii provocati dall'espansione termica delle plastiche, spina nel fianco delle precedenti SKU e un altro forte segnale dell'ottimo lavoro effettuato dagli ingegneri Sony. A conti fatti si tratta di un risultato attribuibile alla nuova progettazione della scheda madre unito ai nuovi processi produttivi dei chip CELL e RSX, che si presentano ancora separati. Purtroppo tutto questo non riesce a tradursi in un miglioramento della rumorosità. Con le specifiche sopra esposte nutrivamo grosse aspettative in tal senso, ma la nuova Playstation 3 Super Slim non si rivela come un'unità particolarmente silenziosa. Ovviamente questo è un campo legato alla sensibilità soggettiva e la rumorosità ambientale, se in un salotto è difficile notare qualsiasi segno di vita da parte della console, in un piccolo ambiente o camera è sicuramente avvertibile e in grado di influenzare utilizzi più sensibili al rumore, come la visione dei film. La ventola utilizzata presenta alette più piccole rispetto alle vecchie Slim, col risultato di dover girare più velocemente per tenere a bada le temperature, specie in uno chassis così ristretto. Il drive ottico purtroppo non aiuta a causa della diversa meccanica e lo scarso attenuamento sonoro garantito dall'esile coperchio, il sistema di rotazione è avvertibile e fastidioso, decisamente più dei vecchi modelli. Per quanto concerne le prestazioni del sistema, sono ovviamente del tutto invariate.
Verso la next gen?
Cosa possiamo dire sostanzialmente di questa nuova Playstation 3 Super Slim? Questo sarà probabilmente il modello che ci accompagnerà fino alla prossima generazione e che testimonia l'inconfondibile roadmap di Sony, orientata verso la realizzazione di modelli sempre più economici da produrre. Una politica che avvantaggia relativamente l'utente finale, se da un lato è vero che il consumo energetico e la riduzione di dimensioni sono impressionanti, dall'altro il prezzo invariato, la qualità costruttiva e un lieve peggioramento in termini di rumorosità lasciano alquanto perplessi e portano a consigliare ancora le vecchie Slim, disponibilità di magazzini permettendo. Per chi già possiede una Playstation 3 non ci sono sufficienti motivazioni per effettuare il cambio, mentre chi non è in grado di resistere al nuovo design Sony e muore dalla voglia di toccare quel coperchio farà meglio ad orientarsi sul modello da 500 GB, magari approfittando di qualche offerta che non tarderà ad arrivare nel periodo natalizio. La versione da 12 GB ha una collocazione di mercato piuttosto dubbia e barcollante anche in ottica casual, l'acquisto dell'hard disk Sony (l'unico disponibile per questa unità) rischia di far salire eccessivamente la spesa.