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Un'occhiata alla beta

Approfittando della beta pubblica sulla modalità multigiocatore, abbiamo dato una nuova occhiata all'atteso picchiaduro con tutte le stelle del mondo PlayStation

PROVATO di Vincenzo Lettera   —   24/10/2012
PlayStation All-Stars: Battle Royale
PlayStation All-Stars: Battle Royale
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Tra le critiche dei detrattori e le speranze dei fan, di PlayStation All-Stars Battle Royale se n'è parlato parecchio nei mesi passati, ma finalmente i possessori di Vita e PlayStation 3 hanno avuto la possibilità di provare in prima persona una versione non definitiva di quella che palesemente è la risposta di casa Sony a Super Smash Bros.

Un'occhiata alla beta

Per quanto grezza, instabile e spoglia, la beta è stata non solo un'occasione per sperimentare il funzionamento delle battaglie online e le particolarità dell'edizione portatile, ma ha anche e soprattutto sottolineato alcune delle principali differenze con la storica serie picchiaduro targata Nintendo, fermo restando che di somiglianze ce ne sono a vagoni. Ai match per quattro giocatori, SuperBot ha affiancato un breve tutorial che introduce alle tecniche di base, ma in realtà c'è ben poco da apprendere: i controlli sono intuitivi e semplici, e dopo pochi istanti ci troviamo già online a fare a cazzotti con tre sconosciuti.

Combatti!

Di tutti i combattenti annunciati finora, la beta pubblica ne mette a disposizione solo sei, tutti abbastanza differenti per stile di combattimento e per tecniche utilizzate: dagli agili PaRappa e Sly Cooper ai travolgenti Radec (Killzone) e Sweet Tooth (Twisted Metal), passando per Fat Princess, difficile da padroneggiare e probabile candidata ai tier più bassi, e chiudendo con l'immancabile Kratos, a quanto pare vero e proprio idolo delle folle grazie alla combinazione tra semplicità d'utilizzo e potenza d'attacco.

Un'occhiata alla beta

Subito appare evidente come il sistema di controlli sia estremamente simile a quello di Super Smash Bros., con schivata, doppi salti e tre diversi tasti-attacco da combinare con le direzioni dello stick analogico. Anche su Vita appare tutto assai immediato, e l'assenza del tasto R1 per raccogliere oggetti e power-up viene compensata da un semplice tocco in qualsiasi punto dello schermo. Quello che però differenzia enormemente i due titoli è la meccanica alla base del calcolo dei punti: mentre nella serie Nintendo più colpi si subiscono e più è probabile che si venga lanciati fuori dallo schermo, in PlayStation All-Stars Battle Royale lo scopo è quello di causare più danni possibile, riempire un indicatore ed effettuare un Attacco Super, unica tecnica in grado di eliminare l'avversario e portare a casa un punto. Può sembrare un dettaglio di poco conto in un gioco in cui non si fa altro che azzuffarsi, ma in realtà porta ad avere un approccio tattico ben diverso sia in fase di attacco che di difesa.

Un'occhiata alla beta

L'Attacco Super può essere caricato fino a tre livelli di potenza, col terzo che attiva una breve sequenza animata permettendo di fare piazza pulita degli avversari: PaRappa attacca con un rap che fa esplodere l'intero scenario, mentre Fat Princess evoca un esercito di soldatini che combattono al posto suo e Sly Cooper fa fuori i nemici scattando foto col Binocucom. Il timing è fondamentale, e in molte occasioni può essere sfruttato in maniera strategica. Un esempio è Kratos, che scatenando l'Ira degli Dei entra in una modalità berserk che amplifica il potere d'attacco e ferma il tempo per alcuni secondi, permettendo così di ribaltare un'intera partita negli ultimi istanti di gioco. In effetti, uno degli interrogativi principali emersi da questa beta riguarda proprio il bilanciamento legato alle tecniche speciali e ai personaggi: col suo fucile, il colonnello Radec può essere estremamente fastidioso se lasciato indisturbato sulla distanza, mentre alcuni combattenti sono dotati di Attacchi Super più semplici da schivare, ma non necessariamente più potenti; per non parlare poi degli squilibri tra le tecniche di uno stesso personaggio, come nel caso di PaRappa e del suo potentissimo attacco di livello 2. In conclusione, aver provato questa beta multigiocatore ci ha dato conferma di uno dei pregi che erano già emersi in occasione della Gamescom di Colonia.

Un'occhiata alla beta

Le arene di PlayStation All-Stars Battle Royale spiccano soprattutto per qualità e dinamismo del level design, sebbene anche in questo caso la nostra prova si sia limitata a due scenari già visti in precedenza, l'Ade di God of War e la Metropolis di Ratchet & Clank. Notevole è il modo in cui i livelli si trasformano e arrivano ad includere elementi tratti da diverse serie, come i Patapon che invadono l'Ade e un gigantesco Hydra che trasforma Metropolis in un inferno tempestoso. Inaspettatamente, queste comparse si fondono con il tema principale in maniera assai coerente, cosa che invece non avviene del tutto per quanto riguarda i combattenti che, a differenza di quanto avviene in Super Smash Bros., per diversità di stili e vivacità finiscono inevitabilmente per cozzare gli uni con gli altri. La ricchezza e la varietà dei fondali rende ogni arena uno spettacolo in movimento, ma anche questo ha un prezzo, con l'occhio che fin troppo di frequente tende a perdere di vista il proprio personaggio. A poche settimane dall'arrivo del gioco sugli scaffali siamo curiosi di vedere quanto SuperBot riuscirà a fare tesoro dei feedback degli utenti, ma soprattutto aspettiamo di provare la campagna in singolo, le arene mancanti e il roster al completo per scoprire se PlayStation All-Stars Battle Royale si dimostrerà un picchiaduro profondo, divertente e competitivo, o se sarà ricordato soltanto come una pallida imitazione.

CERTEZZE

  • Interessante sistema di Attacchi Super
  • Arene dinamiche e ricche di dettagli

DUBBI

  • È facile perdere di vista il personaggio
  • Qualche dubbio sul bilanciamento