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Attacco all'asteroide

Dettagli e prima prova diretta per il promettente contenuto scaricabile

PROVATO di Umberto Moioli   —   07/11/2012
Mass Effect 3: Omega
Mass Effect 3: Omega
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Gli ultimi anni non sono stati semplici per Bioware. L'impressione è che sia oramai da lungo tempo in bilico, sospesa tra la sua rinomata capacità di creare esperienze ruolistiche di qualità e l'enorme pressione imposta dalle molte uscite che ha dovuto sfornare in rapida sequenza in combinazione con il ciclopico sforzo richiesto da The Old Republic. I risultati sono stati altalenanti ma, per un MMORPG che ha fallito, c'è anche una trilogia, quella di Mass Effect, conclusa con successo. Shepard e soci si sono rinnovati nel corso delle uscite, non piacciono a tutti ma mescolano vendite e valori ludici, al punto da suggerire ulteriori conversioni, versioni onnicomprensive e contenuti scaricabili.

Attacco all'asteroide

Proprio i downloadable content di Mass Effect 3 sono stati accolti da un discreto riscontro di pubblico e critica, ponendosi al di sopra della media a cui molti altri titoli ci hanno abituato nel corso degli ultimi anni. Omega, ultimo in ordine temporale in uscita a fine novembre su Xbox 360, PlayStation 3 e PC, ci porterà in uno dei luoghi più temibili della galassia partorita da Bioware ed è stato promesso come lungo il doppio rispetto a Leviathan, rilasciato la scorsa estate. Lo abbiamo provato in anteprima nel corso di un evento recentemente tenutosi a Londra.

Sperduta nello spazio

Per una volta protagonisti non saranno né i personaggi né gli eventi raccontati. In Mass Effect: Omega, come intuitivamente suggerito dal nome, l'omonima stazione mineraria spaziale la farà da padrone: un asteroide disperso nello spazio, da tempo immemore rifugio per criminali, mercenari e brutte facce di ogni tipo che ne hanno a più riprese popolato la superficie. Come la Cittadella ma al contrario, l'ultima frontiera del disordine e dell'anarchia. Un luogo che abbiamo imparato a conoscere attraverso momenti di gioco e riferimenti più o meno diretti, anche legati a romanzi e fumetti ispirati alla saga. In effetti la storia del DLC riprenderà quanto letto in Mass Effect: Invasion, comics che ci ha raccontato di come il Generale Petrovsky e gli uomini di Cerberus si siano insediati tra le imponenti costruzioni della colonia spaziale, prendendone di fatto il controllo. Con Shepard e compagnia dovremo raggiungere Omega e incontrarci con Aria T'Loak, vecchia conoscenza asari che più o meno ufficialmente amministrava quel luogo: non ci sarà spazio per i convenevoli però, dato dal poco provato basteranno pochi secondi per entrare in azione e cominciare a sparare. In effetti i circa venti minuti di hands on concessici sono stati particolarmente intensi, una sequela apparentemente senza fine di sparatorie tra nemici vecchi e nuovi.

Attacco all'asteroide

Il Rampart Mech, ad esempio, un bestione metallico capace di resistere una notevole quantità di colpi e attaccare con potenti missili, imponendo di muoversi continuamente per sfruttarne la poca mobilità e contrattaccare. Se i pilastri dell'esperienza non sembrano essere stati intaccati, è pur vero che Bioware ha in serbo per i fan alcune chicche niente male: già qualche tempo addietro uscì la notizia che il contenuto scaricabile conterà la presenza della prima turian femmina e, senza rovinare la sorpresa a nessuno, ci possiamo sbilanciare dicendo che il cast di personaggi promette di essere quantomai intrigante. Un cast allargato, nuove armi, incontri inediti e soprattutto un setting ispirato sembrano mettere Mass Effect: Omega in pole position per diventare un momento importante nella storia delle saga. Certo l'esborso richiesto non è indifferente e, oltre ad una massiccia quantità di aggiunte, è lecito aspettarsi una realizzazione degna della campagna principale. Se le promesse verranno mantenute ve lo racconteremo a fine all'interno della recensione dedicata.

Attacco all'asteroide

CERTEZZE

  • E' stata promessa parecchia longevità
  • Setting e nuovi incontri interessanti

DUBBI

  • Prezzo elevato da giustificare con contenuti di qualità