Annunciato lo scorso anno in occasione della Gamescom 2012, dove era stato certamente uno dei titoli più interessanti mostrati da Sony, Rain, nuovo gioco per PlayStation Network sviluppato da Japan Studio è tornato a far parlare di sé proprio in questi giorni, durante la recente GDC 2013 di San Francisco. Questo grazie a un paio di video e a una manciata di immagini rilasciate sul prodotto dalla compagnia giapponese, che però, ancora una volta, non ha voluto dare ulteriori dettagli su di esso. Un vero peccato, visto che il progetto appare parecchio interessante e che a distanza di molti mesi dalla sua prima apparizione sottoforma di filmato, del titolo non conosciamo praticamente nulla, se non qualche particolare che abbiamo pensato bene di raccogliere in questa anteprima. A partire dalla trama, che sappiamo che racconterà la storia di un giovane il quale, all'improvviso, vedendo la silhouette di una ragazza sotto un acquazzone, deciderà di seguirla incuriosito.
A causa non si sa bene di quale situazione, il ragazzo verrà trasportato suo malgrado in un altro mondo dove la pioggia cade perennemente. Lì si ritroverà a essere invisibile, e l'unico modo che avrà per essere visto dagli altri (e quindi dallo stesso videogiocatore) sarà quello di riflettersi nelle pozzanghere o di camminare sotto la pioggia, in modo che l'acqua, colpendo il suo corpo, ne delinei la figura rendendolo parzialmente visibile. Quanto appena descritto avrà forti ripercussioni sul gameplay: se infatti la struttura generale del prodotto sembra assimilabile a una sorta di avventura platform-puzzle in 3D con elementi in stile stealth, sarà proprio l'invisibilità del protagonista a rappresentare, con tutte le implicazioni del caso, un elemento originale e di sfida per gli utenti, che dovranno tenere traccia del giovane osservando proprio gli elementi dello scenario affinché possano poi guidarlo e fargli superare gli ostacoli che egli troverà sul suo cammino.
Atmosfera e magia
Pianificare ogni singolo movimento, infatti, eviterà al protagonista una spiacevole fine, visto che farlo agire in un ambiente magari potenzialmente pericoloso senza vederne la sagoma potrebbe costargli caro. In tal senso basti pensare per esempio a situazioni in cui occorrerà farlo passare sopra il ponticello stretto di un'impalcatura senza barriere, sospeso nel vuoto, oppure fargli attraversare una strada trafficata: senza scorgerne la forma sarebbe impossibile indirizzarlo correttamente. Senza contare il fatto, inoltre, che ad aumentare i rischi ci saranno altri fattori, e bisognerà quindi prestare attenzione anche a ciò che si muoverà attorno alla silhouette dei personaggi.
Oltre a loro, infatti, la pioggia rivelerà la presenza di misteriose creature molto aggressive, dalla struttura fisica simile a quella di scheletrici quattro zampe, pronte a balzare addosso al ragazzino e alla ragazza che egli seguirà per tutta l'avventura. Per identificarli i giocatori dovranno fare affidamento alla propria vista, controllando che non ci siano delle strane orme vicino a dove si trova il protagonista di Rain, inquietanti sagome nell'ombra o riflesse da qualche parte, oppure all'udito, visto che questi mostri emetteranno uno suono facilmente identificabile. Nel caso si venisse poi scoperti e inseguiti da queste creature, ci saranno diversi modi per tentare di liberarsi di loro. Alla fantasia e all'astuzia dell'utente verrà lasciata una certa libertà in questo senso: si potranno così distrarre i nemici lanciando oggetti in una determinata direzione per farli correre verso un punto all'opposto di dove si troverà il ragazzino, oppure sfruttare un angolo riparato dalla pioggia o da punti di riflesso per nascondere quest'ultimo alla vista delle bestie.
Nei livelli più avanzati, poi, almeno secondo alcuni rumor, pare sarà possibile perfino affrontarle creando delle mortali trappole. Da quel poco che abbiamo potuto vedere fino ad adesso, soprattutto in video, Rain sembra davvero uno di quei titoli dal gameplay efficace e diretto destinati a lasciare comunque il segno, come in passato già avvenuto per i vari Journey o The Unfinished Swan, che partendo da concept particolari e dal Playstation Network, hanno saputo ritagliarsi uno spazio importante nel panorama videoludico mondiale. Un gioco dall'atmosfera surreale, magica e un po' malinconica, come abilmente evidenziato dalla grafica e dall'ambientazione, senza dimenticare un accompagnamento musicale al pianoforte di sottofondo che ripete melodie a tratti struggenti e di sicuro impatto.
CERTEZZE
- Atmosfera surreale e magica estremamente affascinante
- Giocabilità potenzialmente ricca di spunti interessanti
- Trama profonda dai risvolti drammatici
DUBBI
- Longevità non troppo elevata
- Livello di difficoltà ridotto ai minimi termini?
- Una certa ripetitività di fondo?