Quello appena trascorso è stato sicuramente il mese più interessante della Virtual Console su Wii U, e quello più significativo del servizio in generale da molto, molto tempo: a dispetto delle ultime settimane, caratterizzate da uscite abbastanza raffazzonate nella scelta e nei tempi, stavolta si è scelto di giocare una carta importante, quella di Earthbound o, se preferite, Mother 2. Una carta richiesta da molti anni, visto che il titolo non è mai stato pubblicato ufficialmente in Europa, nemmeno su Wii, nonostante la fama ottenuta grazie alle costanti apparizioni di Ness, il protagonista, in tutti gli episodi di Super Smash Bros. Mother è una serie culto, con un'autentica setta di appassionati capace di lavorare per anni, per poi pubblicare gratuitamente, alla traduzione del terzo episodio per GameBoy Advance, altrimenti confinato in Giappone. Una fedeltà guadagnata grazie all'atipicità della creatura di Itoi, un jRPG ambientato nella contemporaneità; un'opera in grado allo stesso tempo di esaltare e ironizzare sul genere di appartenenza, innalzandolo e parallelamente deridendolo, speziando il tutto con tocchi pop e atmosfere nonsense. Una geniale macedonia che ha esaltato i palati fini di tutto il mondo, per giungere, quasi venti anni dopo l'originaria pubblicazione, finalmente anche in Europa. Si tratta di un gioco pubblicato da Nintendo e amato da Miyamoto, ma che di nintendoso e miyamotesco ha veramente poco: forse la più grande produzione della società tra quelle meno fedeli alla sua "raison d'être", la meno legata a controlli e interazione tattile, quella con le maggiori pretese estetiche, fosse anche solo per lo sfrontato focus su testi e atmosfera. Ma prima di continuare con Earthbound, vediamo le altre cinque pubblicazioni mensili, tutte marchiate Nintendo.
Gli alieni dopo 19 anni si sono ricordati dell'Europa: Earthbound, finalmente
Il gioco
Piattaforma: Nintendo WiiU
Costo: 4,99 Euro
Uscito nel 1985
Sviluppato da R&D1, pubblicato da Nintendo
Kid Icarus (NES)
Mettendo le mani sul capostipite della serie, non si trovano legami apparenti col recente episodio per 3DS, contenuti simili a parte. Apparentemente, appunto, perché Sakurai è un fine osservatore, e soprattutto un intenditore di videogiochi:
se in superficie Kid Icarus può sembrare un platform che alterna sezioni a scorrimento orizzontale e verticale, e come tale può essere affrontato, scendendo più a fondo, e tentando di completare il gioco, ci si accorge di come al nucleo ci sia la componente shooter. Praticamente impossibile terminare l'avventura senza power-up, e i power-up si ottengono attraverso dei cuori, cuori da raccogliere uccidendo i nemici su schermo. Insomma, un mix interessante di generi diversi, un'esperienza che lascia molta libertà nel "modus operandi", purché si ammazzino tanti nemici; dettaglio quest'ultimo di cui ci si può rendere conto quand'è troppo tardi, ritrovandosi così costretti a ricominciare. Bel concept, bel design, ottimi personaggi; dove Kid Icarus è carente, rispetto alle più grandi opere Nintendo, è nel sistema di controllo: non è scadente, ma nemmeno lontanamente paragonabile a quello dei migliori titoli EAD. Un gioco interessante, da riscoprire, impegnativo e divertente.
Voto: 7,5/10
Il gioco
Piattaforma: Nintendo WiiU
Costo: 4,99 Euro
Uscito nel 1986
Sviluppato da R&D1, pubblicato da Nintendo
Metroid (NES)
I tre capolavori della serie sono generalmente considerati Metroid Prime, Super Metroid e, appunto, il primo Metroid; quest'ultimo spesso più per il rispetto che si deve a un genitore che per effettivi meriti. Niente di più sbagliato. Il primo Metroid forse è il più puro di tutti, quello più chiaramente legato a veicolare un'idea di design che generi alienazione e solitudine; quello più oscuro, desolante e labirintico, con una grandiosa realizzazione tecnica (per l'epoca, s'intende), sia grafica sia sonora.
Un gioco che lascia talmente liberi da disorientare il giocatore, obbligandolo a prendere appunti per non perdersi, forse mal digerito (adesso) proprio perché troppo estremo, con quel suo limite di tempo pronto a togliere ogni speranza di riuscita. I controlli sono stati migliorati dal successore, che lo ha ampliato in ogni modo possibile, lo ha reso più immediato e comprensibile, approfondendo anche i puzzle: ma, lo ripetiamo, tra i tre capolavori questo è quello più ermetico, essenziale. Molti hanno conosciuto Samus Aran attraverso le iterazioni successive, ma tutti i suoi fan dovrebbero provare questo capitolo.
Voto: 8,5
Il gioco
Piattaforma: Nintendo WiiU
Costo: 4,99 Euro
Uscito nel 1985
Sviluppato da R&D1, pubblicato da Nintendo
Donkey Kong (NES)
Non c'è dubbio che Donkey Kong sia una delle pietre miliari della storia dei videogiochi, così come non c'è dubbio che originariamente fosse un arcade, e che il porting su NES, ovvero la versione qui proposta, sia inferiore all'originale.
Ha uno stage in meno (tre in totale), ma soprattutto paga l'essere in tutto e per tutto opera da sala giochi, quasi primitiva se raffrontava a Super Mario Bros. Eppure, ancora oggi, tante persone si sfidano a superarsi nei record, a entrare nella famosa "zona", concetto quasi sconosciuto ai giocatori moderni. Avulso da ogni attuale concezione di longevità, Donkey Kong è basato sull'ossessiva ripetizione di tre stage, sempre più impegnativi e difficili (ma con una progressione ben calibrata), fin quando il percorso non viene interrotto da un barile o da una voragine. Nel terzo livello non basta raggiungere la cima della struttura, bisogna toccare otto punti per farla crollare, e con essa lo scimmione che presiede il tutto: pare sia possibile effettivamente raggiungere il "kill screen" anche in questa versione casalinga, ma dovrete superare un centinaio di stage prima di arrivarci. Buona fortuna.
Voto: 7/10
Il gioco
Piattaforma: Nintendo WiiU
Costo: 7,99 Euro
Uscito nel 1992
Sviluppato da EAD, pubblicato da Nintendo
Pilotwings (SNES)
Pur accomunati da nome e vendite simili, c'è un'enorme differenza tra i tre Pilotwings finora pubblicati, con l'episodio per Nintendo 64 a rappresentare il pinnacolo della serie, e gli altri due (questo su SNES e l'edizione Resort per 3DS) a fungere più da tech demo che da opere complete.
Evidentemente in Nintendo credono che i giochi di volo siano l'ideale per esemplificare le capacità di rappresentazione tridimensionale di una console, e non a torto: Pilotwings era il perfetto biglietto da visita per il mode-7, che, nonostante sia stato felicemente soppiantato dai poligoni, ha ottenuto in cambio un posto nella storia. Il gioco Nintendo inoltre sfoggia un preciso e intuitivo sistema di controllo, che è tuttora avanti a molte produzioni odierne per quanto riguarda il realismo degli spostamenti, con tutto quello che ne consegue (credibilità delle folate, dell'inerzia e via dicendo). Il problema è che, a differenza del successore, Pilotwings non ha molto altro da proporre: poche missioni e limitatissima libertà d'azione, è una sorta di espansa, riuscitissima tech-demo, un distillato di perfezione tecnica a 16-bit.
Voto: 7/10
Il gioco
Piattaforma: Nintendo WiiU
Costo: 7,99 Euro
Uscito nel 1997
Sviluppato da HAL Lab, pubblicato da Nintendo
Kirby's Dream Land 3
Partiamo da un presupposto: nonostante Kirby's Dream Land 3 non sia osannato dai fan, né dai critici, né sia stato particolarmente venduto all'epoca (del resto è uscito nel 1997, in pieno boom tridimensionale, e non ha mai raggiunto i negozi europei), rappresenta quanto di più vicino sia esistito al perfetto abito che Kirby dovrebbe indossare. Un florilegio di pastelli, animaletti danzerini, balocchi e deliziose animazioni, una confezione di marshmallow resa videogioco.
Non che il resto sia da buttare, perché, pur non raggiungendo le vette di complessità e adrenalina di Kirby Super Star, questo episodio non ha niente da invidiare ai predecessori, aggiungendo anzi una rara modalità multiplayer (in cooperativa) e dei compagni animali con cui interagire anche in singolo. Le musiche sono un po' sottotono, ma in un certo senso Kirby's Dream Land 3 rappresenta l'incarnazione perfetta di quello che la serie dovrebbe essere: un platform ricco di trasformazioni e alla portata di tutti, con un aspetto paffuto ai limiti dell'inverosimile, quasi da rappresentare il concetto stesso sul dizionario. Graficamente, lo ribadiamo, si tratta di una delizia. Oggi come allora.
Voto: 7/10
Il gioco
Piattaforma: Nintendo WiiU
Costo: 9,99 Euro
Uscito nel 1994
Sviluppato da HAL Lab, pubblicato da Nintendo
Earthbound (SNES)
L'abbiamo detto all'inizio e lo ribadiamo: Earthbound è un gioco atipico in generale e lo è ancora di più nella produzione Nintendo, perciò se pensate che un'atmosfera curata e dei dialoghi eccezionali non possano competere con un gameplay (nel senso più generico e abusato del termine) ricercato, be', togliete pure due punti al voto qui sotto. Perché, ridotto all'osso, Mother è una copia di Dragon Quest, con dei simili combattimenti e dei nemici visibili sulla mappa.
Meccaniche da jRPG ben oleate, rese indimenticabili da uno stile grafico grazioso e particolare, da un'ambientazione contemporanea, e da un confronto ad armi pari con la cultura pop e l'arte nonsense, oltre che da istanze metavideoludiche ben contestualizzate e assolutamente pionieristiche. I personaggi iconici, l'ironia, la colonna sonora e l'aspetto visivo fanno il resto: insomma, se siete interessati anche solo a uno di questi elementi, Earthbound è un'opera da vivere, e sicuramente in queste poche righe non siamo stati in grado di veicolare nemmeno un briciolo della sua originalità e del suo poderoso carisma. Unico, in tutto.
Voto: 9/10