Che Monster Hunter sia un fenomeno di costume, soprattutto in Giappone, non lo scopriamo oggi. Nonostante questa consapevolezza, facendo un giro per Tokyo la percezione che si ha della serie non può che amplificarsi: ogni strada e ogni fermata della metropolitana sfoggiano poster e cartelloni pubblicitari del quarto capitolo uscito da pochissimi giorni, mentre i negozi di quartieri come Akihabara e Ikebukuro sembrano vendere unicamente copie del titolo o gadget e accessori ad esso collegati. Con il Nintendo 3DS in tasca e StreetPass attivato, poi, la sensazione che chiunque possieda una console portatile Nintendo stia giocando all'action firmato Capcom diventa una certezza che si riconferma ad ogni incontro. Nonostante il recente lancio abbia fruttato qualcosa come due milioni di copie spedite nei negozi la prima settimana, al Tokyo Game Show 2013 Monster Hunter 4 non era presente e Capcom ha preferito lasciare tutte le luci all'incarnazione per telefoni cellulari. Per provarlo ci siamo quindi dovuti affidare al Nintendo 3DS giapponese di un collega d'Oltralpe, che ci ha fatto testare il suo recentissimo acquisto...
Mentre il Giappone si gode Monster Hunter 4, al resto del mondo tocca aspettare...
Evoluzione
Quando i primi tre capitoli ufficiali di una serie risultano in qualcosa come sette versioni differenti e tutta una serie di spin-off più o meno esportati al di fuori del territorio giapponese, una certa sensazione di saturazione è inevitabile.
Non è quindi neppure una sorpresa scoprire che Monster Hunter 4, come primo impatto e sistema di gioco, non si discosta quasi per nulla dai suoi illustri predecessori: si completano le missioni di caccia, si migliora il proprio equipaggiamento e si esplorano via via nuovi ambienti popolati da creature sempre più potenti. Ciò nonostante, in un'esperienza di gioco dove anche piccoli cambiamenti possono voler dire molto, ci sembra che Capcom sia riuscita ad apportare modifiche di un certo interesse. La volontà di rendere più varia e spettacolare l'esplorazione degli ambienti è accentuata dalle dimensioni maggiori di ogni area. Pur non essendo del tutto scomparsi i caricamenti all'interno delle mappe, infatti, gli ambienti godono di maggior complessità quindi si traducono in un'azione meno spezzettata. L'enfasi posta, anche in fase di annuncio, su possibilità come quella di scalare determinate pareti rocciose e anche di combattere mentre ci si sposta in verticale sono un altro dettaglio piccolo ma significativo dell'interattività che gli sviluppatori hanno dato ai livelli.
Per alcune promesse, come quelle relative ad una componente narrativa potenziata, dovremo necessariamente attendere un test estensivo ma altre sono più immediatamente percepibili. Quella di aver allargato l'orizzonte dei combattimenti, ad esempio, passa dagli attacchi a mezz'aria e dall'uso di posizioni sopraelevate per cogliere di sorpresa la preda. I controlli sono grossomodo quelli che conosciamo e per molti detrattori resteranno uno degli ostacoli insormontabili per avvicinarsi alla serie, ma il lavoro sulla telecamera e un po' di pratica rendono l'esperienza di gioco su Nintendo 3DS gradevolissima. Tra l'altro la componente tecnica, pur non rivoluzionaria, gode di una distanza visiva maggiore e panorami più ricchi di dettagli, quindi anche il colpo d'occhio risulta migliorato.
L'armamentario dei cacciatori si arricchisce di un paio di aggiunte interessanti. L'Insect Staff è un'arma rapida e versatile utilizzabile sia da vicino, per sequenze di colpi corpo a corpo, sia da lontano.
Può inoltre convocare un insetto, il Neopteron, che apre ulteriori opzioni d'attacco. La Charge Axe, invece, è dotata di due configurazioni possibili: divisa in spada e scudo oppure unita a formare un solo possente strumento d'offesa, e in entrambi i casi pone l'accento sull'esecuzione di combo che culminano in devastanti colpi finali. I villaggi di Barubare, dove il giocatore viene ad inizio gioco reclutato per entrare a far parte di una carovana come soldato, e Narubi sono i nuovi centri nevralgici della raccolta quest e interazione con i numerosi personaggi non giocanti presenti. Lo scoglio linguistico ci ha impedito di farci un'idea di una notevole porzione di testo, quindi purtroppo non abbiamo verificato quanto interessante sia questo spunto narrativo.
La sostanza videoludica, invece, sembra quella di sempre e non possiamo che esserne soddisfatti. Tra l'altro l'interazione con gli altri giocatori, uno dei pezzi forti della serie, non solo gode del multiplayer online ma anche di una ingegnosa modalità StreetPass che consente di scambiarsi le Guild Card, a cui corrispondono missioni e ricompense create casualmente. Se a questo si sommano parecchi nuovi mostri, oggetti e possibilità di gioco anche in solitaria, non è difficile trovare sufficienti motivi per restare in attesa di novità a proposito dell'ancora non annunciata data d'uscita per i territori occidentali. Ci auguriamo che l'attesa non sia troppo lunga ma il rischio che i tempi si dilatino, visti i precedenti, è piuttosto alto.
CERTEZZE
- Il Monster Hunter di sempre, con novità e aggiunte
- Due nuove classi di armi
- Pensato fin dall'origine per Nintendo 3DS
DUBBI
- Ancora nessuna data d'uscita per l'Occidente
- Sono sparite le sessioni subacquee