Prima o poi sarebbe dovuto succedere che qualcuno osservasse da vicino il mobile gaming, una delle grandi tendenze di mercato degli ultimi anni, e provasse a dargli una dimensione videoludica appropriata. Nell'ultimo anno altri produttori hanno tentato di trasformare il tablet in un sistema da gioco dotato di controlli e design dedicati, ma fin dal primissimo sguardo è intuibile quanto Nvidia con Shield percorra quella strada in maniera più convinta e radicale rispetto alla concorrenza. L'annuncio di inizio 2013 è stato seguito da alcune modiche atte a migliorare il progetto, da una serie di prime prove su strada nel corso delle fiere di settore e infine dal lancio ufficiale americano, avvenuto in estate al prezzo di circa 300 dollari. In Europa non è ancora disponibile una data di lancio ma il fatto che la sede italiana di Nvidia ci abbia chiesto di testare per alcune ore la macchina, suggerisce che qualcosa si sta finalmente muovendo e che l'uscita nel Vecchio Continente non è poi un'ipotesi così remota. In vista di quel giorno, cerchiamo di iniziare a dare qualche risposta...
Nvidia Shield fonde Android e PC gaming in un esperimento coraggioso
Senza compromessi...
Con un peso di quasi seicento grammi e dimensioni di 158x135x57mm, non c'è dubbio che gli ingegneri Nvidia abbiano scelto di abbandonare ogni tipo di affinità estetica ed ergonomica con il mondo di smartphone e tablet. Shield, piuttosto, assomiglia ad un controller uscito dai centri di ricerca Microsoft durante il periodo della prima Xbox, con attaccato sopra uno schermo touch screen da 5 pollici. Non che questo sia un male, visto che preso in mano il dispositivo ciò che stupisce è proprio l'ottimo grip, la facilità con cui si raggiungono i pulsanti e il buon feedback che questi restituiscono. Fatta eccezione per quelli ufficiali di Sony e Microsoft, non ci sono molti controller che superano per qualità quello di Shield. La solidità di plastiche e gomme è pure ottima, così come lascia piacevolmente stupiti la coppia di piccoli altoparlanti nascosti dentro la scocca, superiori di diversi lunghezze a quelli usualmente montati sulle console portatili.
E probabilmente anche su alcuni notebook. La console Nvidia non è insomma bella da vedere ma dà la sensazione di essere costruita con competenza. Lo schermo stesso, con una risoluzione di 1280x720 ed una densità di 294ppi, non batte alcun record ma è una competente base di partenza per giocare quanto per godersi film e serie TV. Giusto per avere dei punti di riferimento, il pannello da 5 pollici di PlayStation Vita si ferma a 220ppi mentre quello di Nintendo 3DS XL a 96ppi. Tra l'altro abbiamo osservato come l'angolo di visualizzazione sia estremamente generoso, quindi anche chi eventualmente dovesse affiancare il giocatore non perderebbe troppa fedeltà visiva. Il cuore che pulsa dentro Shield è il piccolo ma potente system on chip Tegra 4 di Nvidia, con 2GB di ram e sufficiente potenza di calcolo da domare la libreria titoli Android. Siamo curiosi di capire se il successore, quel Tegra 5 in uscita entro la prima metà del 2014, andrà ad installarsi anche in un eventuale aggiornamento di questa macchina ma per il momento non ci si può che dire soddisfatti della scelta. La connettività del dispositivo prevede una porta HDMI, la mini USB e il modulo wi-fi affiancato da quello GPS. Niente 3G o LTE, almeno per il momento, a dimostrazione di una vocazione casalinga. Nell'insieme bisogna dire che se il prezzo di Shield non è certo popolare, è altrettanto vero che la bontà costruttiva della macchina convince. I dubbi, casomai, sorgono prendendo in considerazione altri aspetti dell'offerta.
... o quasi
Il sistema operativo installato su Shield è Android 4.2.1, ecosistema oramai ricchissimo di app ludiche e non con cui sbizzarrirsi. Nvidia prevede comunque di mantenersi al passo con gli aggiornamenti, quindi gli imminenti update dovrebbero essere disponibili a breve dopo l'uscita. L'idea è che la superiorità offerta dalla console Nvidia in termini audio visivi ma anche e forse soprattutto ergonomici, renda l'esperienza di gioco molto migliore di quella solitamente ottenibile su smartphone e tablet. Per certi giochi, come Dead Trigger, questo è certamente vero. Addirittura ci sono esempi, pensiamo ad Asphalt 8, nei quali il gap tra i controlli virtuali e quelli fisici è così marcato che il gioco risulta fin troppo semplice e semplicistico.
In molti altri casi però non è detto che sia così e per poter godere al meglio del proprio titolo preferito bisogna sperare che questo sia stato convertito ad hoc, che il supporto al controller sia ideale e che l'interfaccia stessa abbia ricevuto le attenzioni necessarie. Essendo il pannello touch screen, qualsiasi problema o incompatibilità tra il controller e il gioco può essere colmata agendo con le dita, ma è lampante che forma e peso del dispositivo non suggeriscono alcun utilizzo che non sia quello con le mani aggrappate al corpo del pad. Nvidia ha davanti a sé un percorso non semplice: deve riuscire a stimolare sviluppatori e publisher a garantire un supporto vitale, per far sì che il prezzo non certo contenuto di Shield e il suo ottimo potenziale siano giustificati agli occhi degli acquirenti. Una macchina del genere non viene valorizzata da prodotti pensati per il pubblico ultra casual, una specialità del panorama mobile, e se è vero che ci sono giochi di qualità su Android, è altrettanto innegabile che ancora molto deve essere fatto perché non ci sia un grosso divario tra quello che Shield potrebbe fare e quello che effettivamente fa. In alcuni frangenti, ad esempio quello dell'emulazione, il dispositivo Nvidia ha già un potenziale espresso molto alto, in altri non è così. Non ci ricordiamo console di successo sprovviste di titoli esclusivi e pensiamo che anche chi cura il progetto Shield debba entrare nella stessa ottica. La seconda metà dell'offerta ludica di Shield è lo streaming della propria libreria tramite Steam Big Picture.
In pratica, collegandosi alla stessa rete wi-fi del PC, è possibile lanciare e godersi l'ultimo sparatutto o action acquistato sulla piattaforma di digital delivery Valve, stando comodamente seduti sul divano o sdraiati a letto e lasciando il computer acceso in un'altra stanza della casa. All'atto pratico questa funzione è sorprendentemente ben fatta, fluida e riuscita nonostante sia di fatto ancora in beta. Abbiamo testato Metro: Last Light, TES: Skyrim e Bioshock Infinite, che fatta eccezione per qualche sporadico crash non hanno dato problemi significativi. Purtroppo anche in questo caso ci sono delle limitazioni non di poco conto. Serve innanzitutto una scheda GeForce GTX della serie 600 o superiore, quindi lo streaming è un'opzione che si rivolge unicamente a chi possiede una configurazione targata Nvidia piuttosto recente. A differenza del futuro SteamController, inoltre, Shield viene rilevato come un controller e quindi supportato solo da quei titoli che lo prevedono. Presi i primi dieci titoli più giocati su Steam al momento del nostro test, solo tre supportano il pad. Un risultato migliorabile.
Attesa e prospettive
Poche ore non possono rappresentare un banco di prova definitivo per un sistema articolato come Nvidia Shield. Aspetti importanti, come la durata della batteria, andranno testati nella sede opportuna e con i tempi necessari. Ciò detto, la mattinata concessaci dalla casa di Santa Clara è già stata un importante banco di prova che ha evidenziato pregi e difetti del dispositivo.
Parlando in generale siamo rimasti colpiti dalla qualità costruttiva, dalla comodità e l'efficacia del controller e dall'alto potenziale che l'hardware installato nasconde in un dispositivo del genere. D'altra parte i limiti del mercato mobile e i paletti imposti a chi volesse utilizzarlo per lo streaming da PC, pongono alcuni dubbi sull'effettiva capacità della macchina di esprimere tutto il suo potenziale. Per Nvidia il difficile viene adesso: l'ideale sarebbe avere alcune esclusive e soprattutto creare attorno a Shield un ecosistema completo che non dia l'impressione di poter fare tante cose in maniera parziale. Un tecnologia di cloud gaming come Nvidia GRID sarebbe ad esempio una compagna di viaggio perfetta, ma ancora non sembra aver preso il volo e non è chiaro da chi e come verrà utilizzata. Noi abbiamo potuto vedere molto brevemente una app che va proprio nella direzione del cloud gaming e crediamo che il successo di un terminale come Shield, magari in una versione 2.0 con connessione LTE, passi dall'affermazione di questa tecnologia. Torneremo a parlarne quando sapremo la data d'uscita in Italia, comunque non prima del 2014, e che forma avrà assunto nel frattempo il progetto.