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Lama a fumetti

Nuovo stile, nuovo protagonista: provato l'inedito spin off di Ninja Gaiden

PROVATO di Alessandro Arndt Mucchi   —   12/12/2013
Yaiba: Ninja Gaiden Z
Yaiba: Ninja Gaiden Z
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Così, ad un primo sguardo, potrebbe sembrare che il creatore di Mega Man, il Team Ninja e gli sviluppatori di Lost Planet 3 non abbiano nulla in comune. Certo, tutti e tre si occupano di videogiochi, ma lo fanno con approcci diversi e lontani un oceano largo migliaia di chilometri. Invitati negli uffici milanesi di Halifax, abbiamo potuto mettere mano sul progetto che andrà a costituire il punto d'unione tra Keiji Inafune, la serie di Ninja Gaiden ed il team californiano, e scoprire così un titolo dalla forte personalità e dall'estetica convincente. Yaiba: Ninja Gaiden Z è uno spin-off della serie con protagonista Ryu Hayabusa, sviluppato a cavallo tra la terra del Sol Levante ed il Golden State, in arrivo tra febbraio (Xbox 360 e PlayStation 3) e marzo (Steam) del prossimo anno. Vediamo insieme cosa può uscire dal mix tra ninja, zombie e cel shading.

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Yaiba: Ninja Gaiden Z è uno spin-off in cel shading davvero interessante

Un ibrido tra le culture

Il dualismo tra occidente ed oriente è un po' il fil rouge di tutta la produzione Tecmo Koei, a partire dal protagonista, Yaiba, letale ninja ucciso da Ryu Hayabusa, risorto da una misteriosa corporazione, arricchito da inserti da cyborg e dalle conseguenti capacità sovrumane.

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Non sappiamo molto di più della storia, se non che la prosperosa Miss Monday guiderà il giocatore attraverso livelli traboccanti decine di zombie, un po' per mettere un freno alla diffusione dell'epidemia di non morti ed un po' per trovare il ninja responsabile della nostra morte, e guadagnarci l'agognata vendetta. Non impersoneremo dunque il buon vecchio Ryu Hayabusa, ma vestiremo i panni della creazione di Inafune-san, nonostante questo non voglia dire che il gameplay sia particolarmente distante da quello apprezzato nei capitoli principali della serie. Avremo a che fare con un action game velocissimo ed incentrato su un sistema di combattimento a tre vie, appagante e divertente fin dai primi istanti di gioco. Il nostro Yaiba potrà attaccare i nemici scegliendo tra la spada (rapida e letale), la frusta (perfetta per i gruppetti di avversari) ed il suo braccio cibernetico (lento, ma devastante). Chiaramente, l'alternarsi degli attacchi darà vita a combo via via sempre più complicate, alcune disponibili fin dall'inizio del gioco, altre sbloccabili grazie al sistema di potenziamenti previsto dal titolo.

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Ogni uccisione, infatti, andrà ad incrementare il livello di esperienza del nostro alter ego a schermo e ci permetterà di assegnare i rispettivi punti ottenuti in una specie di albero dei talenti a quattro vie: partendo da un primo passo obbligato si potranno seguire diverse strade andando a migliorare specifiche caratteristiche del protagonista, aggiungendo un piacevole substrato strategico all'azione dura e pura. Parlando d'azione, non possiamo che sottolineare un sistema di difficoltà sensibilmente più alto di quello provato in Ninja Gaiden 3: giocato a livello normale (il secondo di cinque) il titolo pare in grado di mettere alla prova il giocatore meno esperto, soprattutto grazie a meccaniche d'interazione tra i nemici che obbligano ad uno studio del combattimento che vada oltre il cieco sbucciarsi i polpastrelli sui tasti. Gettandosi alla cieca nella mischia, infatti, si può avere ragione solo degli zombie più semplici, della carne da macello, mentre quelli un pelo più intelligenti già ci spingeranno ad un approccio più tattico: alcuni ci correranno incontro armati d'esplosivo costringendoci a movimenti strategici, mentre altri ancora ci si aggrapperanno rallentandoci e sottraendoci punti vita fino ad un nostro sprint liberatorio. Questi ultimi, in particolare, hanno evidenziato delle meccaniche convincenti: si tratta dei torsi di zombie creati dalla frusta di Yaiba, da un lato utile nella gestione di masse di nemici, ma dall'altro rischiosa perché capace di generare questi avversari tanto fastidiosi.

Deciso come un ninja

Il tratto che caratterizza i disegni di Yaiba: Ninja Gaiden Z è deciso come la lama di Ryu Hayabusa, per un cel shading con molta personalità che mescola elementi tipicamente occidentali ad altri iconici per la scuola fumettistica nipponica. La scelta di utilizzare una grafica ispirata al mondo dei fumetti, ci ha spiegato Inafune, deriva proprio dalla necessità di dare un senso d'insieme ad elementi tanto diversi esteticamente, una scelta che ci sentiamo di sposare visti i buoni risultati raggiunti. Abbiamo così l'immancabile clown assassino tra i nemici, ma anche elicotteri che ci lanciano missili (da rispedire al mittente col tempismo della parata) e zombie vestiti come se da un momento all'altro dovessero urlare "Get to the choppah!", mix tra l'attuale Governatore della California e Duke Nukem.

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Il risultato di questo eterogeneo agglomerato d'immagini è uno schermo spesso saturo di colori, esplosioni e brandelli di nemici, tra i quali il nostro protagonista saetta letale cavalcando le onde di un fiume di combo in piena. Forse l'azione frenetica è pure troppa per il sistema di telecamere, che spesso si inceppa in qualche muro facendo perdere il ritmo, anche se, interrogati sul tema, gli sviluppatori ci hanno assicurato che si tratta di un problema dovuto ad una build non ancora ottimizzata. Ovviamente gli diamo tutto il beneficio del dubbio, anche perché altrimenti avremmo di fronte un titolo viziato da non poche magagne tecniche, come aliasing a profusione e frame rate non sempre fluido durante le fasi più animate. Forse proprio il fatto che lo schermo possa risultare a tratti difficilmente leggibile ha spinto gli sviluppatori ad inserire una visione alternativa per il nostro Yaiba, visione che evidenzia nemici ed oggetti con cui interagire nel caso ci si ritrovasse privi di meta. Il gran numero di nemici, poi, potrebbe spingere il giocatore ad un approccio non particolarmente tecnico e poco concentrato sul bersaglio singolo, a rinforzare la profondità delle meccaniche arriva però la possibilità di effettuare delle finisher, attacchi speciali attivabili solo dopo avere indebolito il nemico di turno, che ci garantiranno un considerevole recupero di punti vita.

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Arrivati a questo punto pare insomma evidente che il titolo proposto da Tecmo Koei sia uno spin-off dotato di personalità, che riprende certo le meccaniche della serie principale, ma senza esserne succube andando a modificarne alcune per un risultato che, tecnica a parte, ha tutte le carte in regola per essere ben più che godibile. Abbiamo però ancora una chicca di cui parlare, una modalità aggiuntiva pensata per soddisfare i fan storici della serie che potrebbero non vedere di buon occhio l'arrivo dei non morti nell'equazione ludica. Per loro, il Team Ninja ha pensato bene di inserire un gioco nel gioco: Ninja Gaiden Z, picchiaduro a scorrimento orizzontale impreziosito da gustosissime animazioni d'intermezzo che richiamano i tempi delle console a 8 e 16 bit. "Non abbiamo ancora deciso se rendere disponibile questa modalità fin da subito o se farla sbloccare al raggiungimento di determinati obiettivi" - ci ha detto la guida del Team Ninja Yosuke Hayashi - "quello che è certo è che si tratta di un omaggio ai fan storici della serie, sempre alla ricerca di un alto livello di sfida". Da ultimo segnaliamo la già annunciata serie di DLC che seguiranno l'uscita del titolo, un po' contenendo costumi e personalizzazioni estetiche, ed un po' sbloccando nuove combo: un'opzione che potrebbe far storcere il naso a chi non fosse intenzionato a spendere dei soldi per i contenuti scaricabili.

CERTEZZE

  • Esteticamente convincente
  • Divertente e difficile
  • La modalità extra è una chicca molto apprezzata

DUBBI

  • Tecnicamente non pochi dettagli da sistemare
  • I DLC contenenti combo potrebbero sbilanciare l'esperienza