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Viva la libertà

Il nuovo action survival degli autori di God Eater potrebbe rappresentare un punto di svolta per PlayStation Vita

ANTEPRIMA di Tommaso Pugliese   —   05/02/2014
Freedom Wars
Freedom Wars
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Anno 102013: le risorse del pianeta si sono esaurite, le guerre hanno devastato le città e la sovrappopolazione ha costretto governi totalitari ad applicare un protocollo particolarmente rigido, dividendo la società in due parti. Le persone comuni vengono imprigionate alla nascita in enormi lager chiamati "Panopticon" e costrette a scontare una pena di un milione di anni, mentre quelle privilegiate vivono libere in superficie.

Viva la libertà

L'unica speranza che i "poveri" hanno di ridurre la propria detenzione e diventare a tutti gli effetti dei cittadini è offrirsi volontari e combattere i mostruosi Abducter, allo scopo di liberare i civili che hanno rapito. Lo scontro non avviene in maniera diretta: ogni prigioniero si interfaccia con un Accessorio, ovvero un androide creato a sua immagine e somiglianza, e parte in missione armato di un potente rampino e di devastanti armi da fuoco. L'incipit narrativo di Freedom Wars è indubbiamente interessante e si ispira a tante opere filmiche e letterarie che hanno affrontato l'argomento delle disparità in un contesto fantascientifico, come il recente "Elysium" o il manga "Alita". La voglia di rivalsa delle persone meno fortunate, determinate a migliorare la propria condizione attraverso la lotta, viene abbinata in questo caso a un'estetica tipicamente nipponica, che ci vede vestire i panni del prototipo di idol giapponese, ovvero ragazzi magri e dai tratti efebici, con tanto di blazer e cravatta, oppure ragazzine dai capelli colorati e puntualmente discinte. In tal senso le cuffie che gli Accessori indossano in battaglia, supponiamo per ricevere l'input dei rispettivi padroni, costituiscono un ulteriore tocco di classe, a eventuale uso e consumo dei cosplayer.

Dagli autori di God Eater, uno dei titoli più promettenti in uscita per il portatile Sony

The Running Man

Al di là di questa banalizzazione visiva, il titolo sviluppato da Shift, Dimps e SCE Japan Studio gode di un enorme potenziale e potrebbe rappresentare una delle produzioni più importanti del 2014, capace di dare una scossa alle vendite di PlayStation Vita anche e soprattutto in patria. "Come tutti quelli che lavorano nel campo dell'entertainment, sogno di poter creare qualcosa che faccia il botto.

Viva la libertà

È ciò che Sony ci ha chiesto di fare con Freedom Wars: contribuire alla diffusione di PlayStation Vita grazie a un titolo esclusivo di qualità", ha detto il producer Junichi Yoshizawa durante una recente intervista con Famitsu. "PlayStation Vita ha venduto in Giappone circa due milioni di unità contro i tredici milioni di Nintendo 3DS. A voler vedere il bicchiere mezzo vuoto, stiamo parlando di una console che vende oltre sei volte quanto la nostra. Se però pensiamo in positivo, l'opportunità è di vendere sei volte più PlayStation Vita rispetto a ora, perché il mercato degli handheld evidentemente lo permette". Un eccesso di fiducia? Può darsi, ma è innegabile la popolarità di un genere come quello degli action survival in Giappone, dove giochi come Monster Hunter ormai da anni dettano la linea nel mercato degli handheld e non devono neppure preoccuparsi di una vera e propria concorrenza. Che Freedom Wars riesca a piazzare tre milioni di copie al lancio è un'ipotesi tremendamente ottimistica, ma è certo che la sua uscita, fissata per l'estate (per il momento solo in Giappone), smuoverà un bel po' le acque e offrirà ai possessori di PS Vita qualcosa di molto interessante da giocare. Ma quali sono i meccanismi che caratterizzano il gameplay del gioco, e che tipo di struttura sarà in grado di offrirci? Facciamo il punto su quanto visto finora.

Il segreto del rampino

Da buon survival action, Freedom Wars ci propone un'azione molto simile a quella vista nei vari Monster Hunter e nel già citato God Eater, titolo peraltro sviluppato anch'esso da Shift. Partendo da un hub e da varie schermate per la personalizzazione dell'androide, potremo accedere a una serie di missioni in cui il nostro obiettivo sarà quello di esplorare i livelli alla ricerca di mostri da eliminare e civili da salvare, il tutto seguendo un'impostazione in terza persona che chiaramente trae enorme vantaggio dalla presenza del doppio stick analogico.

Viva la libertà

C'è però una differenza, rispetto ai già citati Monster Hunter e God Eater, che potrebbe assumere una certa importanza in termini di freschezza dell'esperienza, ovvero la possibilità di usare una sorta di "rovo" arrotolato attorno al braccio sinistro del nostro Accessorio, che funziona in tutto e per tutto come il rampino visto nella serie Lost Planet o in Bionic Commando. Questo dispositivo consente ai personaggi di salire sui tetti degli edifici o persino di dondolarsi da un palazzo all'altro come dei novelli Spider-Man, e la cosa ha ovviamente una valenza anche in termini offensivi, quando c'è da affrontare un Abducter. Usando il rampino, possiamo infatti lanciarci verso il volto del mostro e colpirlo con la spada, oppure bloccarne i movimenti mentre i nostri compagni di squadra lo bastonano. Non è ancora chiaro se si possa o meno attaccare il nemico con l'arma da fuoco mentre siamo appesi a un muro, tuttavia già così le novità sul tavolo sono discretamente numerose, aprono a uno sviluppo verticale dell'azione e potrebbero supportare in maniera efficace il gameplay, sia in single player che nelle modalità multiplayer cooperative, con queste ultime che rappresentano senza dubbio uno degli aspetti più interessanti della produzione Sony.

Viva la libertà

Una volta partiti per una missione, bisogna tenere d'occhio il tradizionale radar sullo schermo e la mappa dello scenario, dove viene indicata la presenza dei nemici. Questi ultimi si pongono come una delle cose più belle del gioco dal punto di vista estetico, dato che ricalcano per molti versi lo stile Gainax e dispongono di animazioni convincenti, come quando ad esempio si accasciano in seguito a un colpo potente. A proposito di colpi, l'arsenale degli Accessori non vanta certamente la personalità vista in God Eater, ma crediamo si punterà molto sulla varietà di spade e armi da fuoco disponibili. Nei video di gameplay apparsi finora in rete si sono viste infatti spade di diverse dimensioni, chiaramente dotate di valenze uniche in termini di velocità e potenza, nonché mitragliatrici e fucili in grado di offrire molteplici approcci alla battaglia. Allo stesso modo è presente una componente di "solidarietà" rispetto ai compagni che rimangono a terra e che, utilizzando un apposito indicatore da riempire gradualmente, potremo riportare in vita. Insomma, con una cura per i particolari, un occhio alla fluidità della grafica e numeri sostanziosi siamo abbastanza sicuri che Freedom Wars potrà dire la sua nella ludoteca di PlayStation Vita e influenzare le vendite della console Sony. Che poi si trasformi o meno in un vero e proprio blockbuster, al momento non è possibile dirlo.

CERTEZZE

  • Ambientazione di grande fascino
  • Interessante l'uso del rampino
  • Gli Abducter sono molto belli da vedere...

DUBBI

  • ...ma per il resto l'estetica del gioco è banale
  • Per il momento gli scenari non sembrano molto vari, anzi
  • Gameplay tutto da verificare