L'inizio dell'anno di PlayStation 4 è senza dubbio nel segno di inFAMOUS: Second Son, attesissimo terzo capitolo della saga creata da Sucker Punch in esclusiva per Sony che mescola le meccaniche tipiche del free roaming con la voglia dei giocatori di vestire i panni di personaggi incredibilmente potenti, in grado di muoversi in ambienti liberi come semi divinità. Nella passata generazione è stato un filone molto fortunato e popolato da titoli come Crackdown per Xbox o Prototype di Activision per tutte le piattaforme.
Ad essere sopravvissuto al passaggio generazionale è, almeno per ora, solo inFAMOUS, forte dell'affetto di milioni di giocatori e di un'ambientazione in grado di porlo al di sopra della media di questo genere di titoli. A decretarne il successo e a far salire l'hype alle stelle, oltre all'impostazione e allo stile, in questo caso si aggiungono almeno un paio di fattori: da una parte la possibilità per i giocatori di affrontare la storia scegliendo un profilo da buoni piuttosto che da cattivi, con finali diversi e diverse conseguenze sul mondo; dall'altra la gran voglia di next gen di tutti quelli che hanno appena speso i soldi per comprarsi una fiammante PlayStation 4 e che non vedono l'ora d'essere stupiti. Carichi di tutte queste aspettative siamo andati a giocare per un'oretta a un codice avanzato del gioco per vedere a che punto siamo...
Seattle
Second Son punta in alto e per la prima volta non è ambientato in una città inventata di sana pianta, prendendo spunto da una serie di metropoli americane. Questa volta lo scenario è Seattle, ricostruita in tutti i suoi dettagli più importanti, compresa la Space Needle - una torre alta 184 metri, vero e proprio simbolo della città - che già in questa demo era "arrampicabile" fino alla punta o quasi (ci si riusciva incuneandosi tra i poligoni, visto che il vero piacere della visita sarà riservato alla versione finale del gioco). Da lì uno spettacolo mozzafiato che si affacciava sui vicoli, sulle strade e sulla parte portuale. La demo, purtroppo, era un po' limitata, visto che le aree esplorabili erano solo quelle di volta in volta suggerite dalle quest principali, due per l'esattezza e su cui torneremo tra qualche istante, e visto che dei poteri che si avranno a disposizione nel gioco finale se ne potevano usare soltanto due, appunto (il numero deve piacere agli sviluppatori, non fosse che per il Second Son del titolo). Ambientato sette anni dopo il finale "buono" del secondo capitolo, Second Son vede come protagonista Delsin, giovane artista di strada, che scopre di avere i poteri dei Conduit quando incontra "Fletch", una giovane e avvenente ribelle che lotta contro l'autorità che cerca di debellare i "superdotati" (concedeteci il termine) o di contenerne il potere. In tutto questo si inserisce anche il fratello maggiore di Delsin, un poliziotto, che lo appoggia ma che sembra avere metodi molto più ortodossi e idee anche in conflitto.
La demo sembrava iniziare proprio dall'incontro tra i tre e si apriva da subito con una scelta, affidata alla pressione prolungata di uno dei due grilletti analogici: col sinistro si aiutava Fletch a capire che c'era la possibilità di seguire una strada più positiva e in linea con le forze dell'ordine; con il destro, invece, si poteva optare per l'orientamento caotico, mandando a quel paese il fratello poliziotto. Con la seconda scelta, la missione consisteva nell'uccidere brutalmente tutti gli attivisti di un movimento d'opinione che lottava per la cacciata dei Conduit, cosa che consisteva nel procedere da una zona all'altra - indicate su una mappa sempre presente con delle stelle bianche - e far fuori tutti i presenti e i militari arrivati in soccorso. Nel caso della prima scelta, la missione successiva vedeva i nostri due Conduit intenti a ripulire una serie di moli da un gruppo di spacciatori, rinvenendo delle casse di droga e liberando delle prostitute tenute prigioniere nelle baracche sul porto. Qui entrava anche in gioco il touch pad del Dualshock 4, che recepiva semplici movimenti per aprire le casse di droga, le porte delle baracche (con brevi movimenti orizzontali o verticali) o per "taggare" con lo spray i moli che Fletch avrebbe poi dovuto distruggere (in questo caso premendo il touch pad). Liberata l'area, bisognava seguire un furgone carico di droga, senza allontanarsi troppo e passando da un grattacielo all'altro, per poi liberare una super mossa che si attivava in automatico giunti alla zona della fine della demo ma che, probabilmente, nella versione finale sarà utilizzabile accumulando l'energia necessaria.
inFAMOUS: Second Son ci ha fatto devastare Seattle per un'ora di gioco in tutta tranquillità
I poteri di un Conduit
Nella demo, i poteri con cui potersi divertire erano soltanto due: quello legato all'energia dei neon e quello legato al fuoco. Delsin poteva caricarsi liberamente con l'uno o l'altro semplicemente schiacciando il touch pad in prossimità di una fonte di luce o raccogliendo il fumo in uscita dai camini disseminati sui tetti della città. Avvolto da una miriade di particelle luminose in entrambi i casi con un effetto davvero spettacolare, il nostro aveva accesso così a due stili di gioco fondamentalmente diversi. Con il potere del Neon la catena che avvolgeva il braccio destro diventava una potente lama energetica e, soprattutto, gli era possibile, quasi, volare da un palazzo all'altro lasciando scie luminose che non si interrompevano neanche nell'arrampicarsi su qualsiasi parete continua sotto di lui. Un gameplay più veloce, ma molto meno potente, rispetto a quello del fuoco che sostituiva la corsa/volo con uno scatto più breve grazie al quale, però, passare attraverso reti e recinti e, soprattutto, attraverso i nemici, stordendoli. Una volta fatto, si riproponeva la scelta etica sul salvare/curare o sottometterli per assorbirne l'energia, andando ad alterare l'orientamento morale di Delsin. Col potere del fuoco, quindi, per arrampicarsi sui palazzi era necessario aggrapparsi a finestre e balconi, ma anche utilizzare condotti d'aria nei quali infiltrarsi assumendo la forma fumosa della scivolata. I colpi, però, tra quelli in mischia e quelli a distanza con delle sfere esplosive, erano molto più potenti di quelli al neon. La demo, comunque, concedeva energia infinita per entrambi e non è dato quindi sapere ogni quanto bisogna preoccuparsi di ricaricarsi e ogni quanto sia necessario correre ai ripari per gli assalti dei soldati che qui erano presenti solo in un paio di varianti, di cui una capace di circondarsi di una nuvola di rocce poligonali che li proteggeva e che poteva scagliare addosso all'eroe per avvolgerne le gambe, bloccandolo al suolo. Come detto, per ognuno dei poteri c'era una mossa speciale, tipo smart bomb, da attivare premendo sulla croce digitale del pad in basso: quella del fuoco è la stessa, spettacolare, vista nei trailer che vede Delsin volare in cielo per poi precipitare al suolo distruggendo tutti i dintorni, mentre quella del potere del neon, per un bug dovuto alla beta, non era visualizzabile. In giro c'è una gran voglia di questo inFAMOUS, così come c'è voglia di provare l'ebbrezza dei 1080p e dei 30 fotogrammi al secondo costanti che conferiscono grande pulizia alle immagini, oltre che una grande spettacolarità, soprattutto per le particelle, le ombre e gli effetti di luce di cui brilla ogni angolo di Seattle. La demo ci ha lasciato con tanta attesa da soddisfare, da tanto era circoscritta, ma già dalle texture sui modelli, molto definite e non solo nelle scene d'intermezzo, e dai tanti piccoli dettagli dell'ambiente, si nota quello stacco che conforta nel passaggio alla next gen. Lo spettacolo di uno scontro di fine missione o di ambientazioni "eccezionali" è rimandato al gioco definitivo, così ben poco possiamo dirvi ancora come dell'intelligenza artificiale, della varietà delle missioni, dei boss e del bilanciamento della difficoltà, ma ci sarà tempo. Titoli come questo son belli perché in grado di offrire tante ore di gioco, potente e profondo a seconda di quanto si vogliano approfondire i segreti del sandbox in cui si viene calati. Dopo questo piccolo assaggio non resta che avere un po' di pazienza...
CERTEZZE
- Il fascino dei super poteri e del free roaming
- Una saga dal carattere unico
- Una nuova prova di forza per PlayStation 4
DUBBI
- La demo era troppo breve per saggiare davvero il gioco
- Boss fight, varietà missioni e profondità da provare sul serio