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Io zombo, tu zombi, egli zomba

Dead Island mette da parte l'azione in prima persona, per diventare un MOBA: abbiamo provato la beta di Dead Island: Epidemic

PROVATO di Rosario Salatiello   —   28/03/2014
Dead Island: Epidemic
Dead Island: Epidemic
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Se il titolo che vedete qui sopra vi sembra un riciclo, non vi preoccupate: lo è. Ma prima di accusare questo povero redattore di poca originalità dopo averglielo visto usare con State of Decay, condividerete di sicuro che l'uso della terza persona del verbo "zombare" è decisamente appropriato per Dead Island: Epidemic.

Io zombo, tu zombi, egli zomba

La serie d'azione in prima persona, sviluppata da Techland, incontra infatti con questo titolo le dinamiche dei cosiddetti MOBA alla League of Legends e compagnia, per dare vita appunto a uno ZOMBA, termine coniato direttamente dal team di sviluppo, Stunlock Studios. Per l'occasione, il solito publisher Deep Silver ha infatti deciso di passare il testimone dalla Polonia alla Svezia, per un titolo che conserva qualche elemento del Dead Island che conosciamo, rivoluzionandone però completamente le meccaniche di gioco: un avvicendamento non casuale per gli addetti ai lavori, visto che proprio Stunlock è il team che ha lavorato con successo a Bloodline Champions, altro action brawler free to play piuttosto apprezzato dalla comunità online. Lo stesso modello di business sarà applicato anche a Dead Island: Epidemic, da poco entrato nella fase di beta chiusa in cui noi ci siamo intrufolati, per provare lo stato attuale dell'esperienza di gioco dopo aver avuto modo di avere un primo assaggio ad agosto scorso, in quel di Colonia, in occasione della Gamescom.

Abbiamo provato per voi Dead Island: Epidemic, il primo ZOMBA della storia!

Fifa e arena

L'idea principale dietro a Dead Island: Epidemic si basa su squadre composte da 4 giocatori, disposte su di un campo costituito da una mappa fortemente ispirata alle ambientazioni conosciute negli altri episodi della serie. Dagli altri Dead Island, questo ZOMBA attinge anche per giustificare gli eventi che vediamo al suo interno: l'infezione che ha generato gli zombie è ormai largamente diffusa in tutti i territori, e i sopravvissuti devono fare il possibile per accaparrarsi i pochi rifornimenti disponibili, entrando naturalmente in contatto tra loro, per intrattenere rapporti molto poco amichevoli. Completato il breve prologo che fa da tutorial alla semplice interfaccia di gioco di Dead Island: Epidemic, il giocatore si ritrova così a scegliere il personaggio con cui scendere in campo, selezionando successivamente a quale delle due modalità presenti nel gioco (PvE e PvP) dedicarsi. La prima non è altro che una modalità Orda, all'interno della quale il team di umani deve raggiungere determinati obiettivi, vedendosela contro gruppi di zombie affamati, mentre la seconda vede 3 team contrapposti sulla stessa mappa ed è ovviamente la più gettonata anche in questa fase di beta chiusa.

Io zombo, tu zombi, egli zomba

Non è casuale la definizione di PvPvPvE, usata da Stunlock, visto che oltre che coi nemici controllati da altri esseri umani, all'interno degli stessi round le squadre devono vedersela anche con gli stessi zombie conosciuti nella modalità PvE. Il risultato finale esce un po' dai soliti canoni del genere MOBA, riservando un occhio di riguardo all'azione e al suo ritmo senza, almeno da questa prima prova che abbiamo effettuato, sacrificare troppo in termini di strategia. Le dimensioni delle mappe fanno sì che gli umani finiscano bene o male per incontrarsi, in primo luogo per catturare i punti di rifornimento delle risorse, da raccogliere e condurre alla base per decretare il punteggio che porterà alla vittoria la propria squadra. Gli sviluppatori hanno però pensato anche d'introdurre una serie di eventi speciali, legati a veri e propri boss-zombie che, una volta sconfitti, offrono drop particolarmente generosi, sempre in termini di risorse da raccogliere. Tali creature appaiono in modo casuale sulla mappa, e possono essere rincorse e affrontate da tutti i team coinvolti, aprendo la strada a diversi scenari: può infatti capitare che ci si metta d'accordo per sconfiggere il mostro e dividere il raccolto, oppure lanciarsi in lotte all'ultimo sangue per accaparrarsi tutto quanto. Similmente, un discorso analogo è applicabile anche alla scelta d'inserire 3 squadre nella lotta, soprattutto nel caso in cui una di esse si stia involando verso una vittoria certa: le altre due possono infatti firmare una piccola tregua per tentare di rallentare l'avversario comune, prima di tornare a darsele di santa ragione dopo aver recuperato terreno.

Io zombo, tu zombi, egli zomba

Forgia la tua arma

L'elemento di gioco che i fan di Dead Island riconosceranno sicuramente è quello legato alla possibilità di costruire e modificare le proprie armi, ricorrendo a particolari "ricette" da usare tra un round e l'altro. Per farlo, è possibile usare gli oggetti raccolti completando i match online, vincendo i quali la ricompensa sarà più generosa anche in questi termini.

Io zombo, tu zombi, egli zomba

Le armi sembrano già abbastanza varie e variopinte e sono disponibili sia in versione da attacco ravvicinato, sia per colpire i propri avversari da una certa distanza. La scelta del proprio armamento non sarà affatto casuale, visto che ogni oggetto porta con sé una serie di bonus che possono aiutare un determinato tipo di personaggio piuttosto che un altro: a questo proposito, abbiamo avuto modo di apprezzare la varietà delle classi proposte da Stunlock, divise sostanzialmente in 3 diversi tipi. Ogni personaggio ha infatti una sua normale veste da sopravvissuto, che viene però affiancata anche da una doppia versione dotata di poteri completamente diversi gli uni dagli altri: si tratta dell'edizione Armored, arricchita con particolari armature, sia con quella Mutated, esposta alle mutazioni inflitte dall'infezione. Proprio da poco è stata introdotta anche un'ulteriore classe denominata The Fuse, una specie di bombarolo-piromane che ci ha divertito particolarmente. Nonostante la situazione sia ancora in chiaro divenire, l'evoluzione dei personaggi durante i round offre anch'essa interessanti possibilità strategiche, portando i giocatori a differenziarsi nell'uso di uno stesso personaggio, attraverso un avanzamento più rapido in una delle sue 4 abilità, piuttosto che in un'altra. Appare allo stesso modo valido anche il lavoro svolto sulle varie tipologie di zombie, che vanno ad affiancare quelli "normali" che infestano tutta la mappa: si va dal "lingualunga" che attira a sé gli umani, a una specie di Boomer di Left 4 Dead che sputa veleno, passando anche per una specie di armadio che carica qualsiasi cosa gli si trovi davanti.

Zombie animati

Come già accennato, le ambientazioni delle mappe di Dead Island: Epidemic riprendono in modo piuttosto fedele quelle delle isole già viste nei capitoli sviluppati in precedenza da Techland, con uno stile che strizza decisamente l'occhio a quello dei cartoni animati.

Io zombo, tu zombi, egli zomba

Oltre che nel tipo di videogioco, è dunque chiara l'intenzione di Stunlock di divergere dai Dead Island che abbiamo visto finora anche in termini di serietà, facendo proprio uno stile decisamente più spiritoso e leggero, che riesce, almeno da queste prime battute, nel suo intento. Dal punto di vista estetico, il design di personaggi e nemici non risulta affatto banale, così come girovagando per le varie mappe è possibile imbattersi in elementi a contorno particolarmente spiritosi, come zombie annegati a testa in giù tenuti a galla da un salvagente. Pur essendo ancora un cantiere aperto, Dead Island: Epidemic ci ha in conclusione convinto abbastanza, sicuramente al punto da aspettare con curiosità che il team svedese completi i propri lavori sul progetto, con la speranza di poter tornare sull'argomento prima dell'uscita del gioco magari grazie alla beta pubblica. In tale fase, come in ogni free to play che si appresta ad arrivare sul mercato, sarà da valutare l'influenza del pay to win, sperando naturalmente che esso sia scongiurato: in base a quanto visto per ora, ci sentiamo di sperare bene anche sotto questo punto di vista. Tra l'altro, chi volesse provarlo può tentare la fortuna sulla nostra pagina dedicata: 500 chiavi vi aspettano!

CERTEZZE

  • Varietà di personaggi e nemici PvE
  • MOBA orientato all'azione
  • Frenetico e divertente

DUBBI

  • Qualche problema tecnico da limare
  • Solito punto interrogativo sul pay to win
  • Ai puristi dei MOBA potrebbe non piacere