I punti di forza del primo Men of War: Assault Squad consistono in un sistema di coperture snello, buon bilanciamento tra le varie unità, single player non banale, possibilità di prendere il controllo dei soldati singolarmente e un multiplayer decisamente vivace, funzionale e divertente anche con diversi giocatori in ballo. Men of War: Assault Squad 2 parte da questa base e cerca di potenziare e migliorare ulteriormente una formula intrigante che mescola azione e strategia in modo piuttosto efficace ma che, nonostante le innumerevoli espansioni, mostra ancora il fianco a qualche critica. A questo proposito non possiamo non menzionare il controllo diretto di un soldato, peculiare della serie. Ebbene, in questo seguito, purtroppo, il movimento del soldato controllato risulta ancora troppo rigido e, inoltre, non è sempre utile anche a causa dello scarso controllo che si ha sulla squadra quando si attiva questa modalità.
Ma ci sono comunque situazioni, soprattutto nella campagna, in cui questa opzione ha una sua utilità. Gli avversari, per esempio, possono bersagliare i nostri soldati dalle finestre e potrebbe rivelarsi utile tentare di eliminare i cecchini prima di lanciare all'assalto il nostro contingente, rischiando la pelle di un solo soldato. Nel caso delle infiltrazioni, invece, il controllo del singolo soldato può consentire di esplorare in sicurezza la zona senza il pericolo che un click sbagliato in relazione al movimento dell'intera squadra ponga uno degli uomini automaticamente in posizione scoperta, cosa non rara, facendoci scoprire. Il controllo diretto, in sostanza, resta una risorsa utile e al contempo imperfetta che speriamo di vedere migliorata nella versione finale del titolo. Ma anche se questo non dovesse accadere il single player, lo diciamo subito anche se ci torneremo approfonditamente in fase di recensione, si conferma come una parte importante dell'esperienza con mappe sempre più ampie e nemici più intelligenti. Questi, ora, sono decisamente più efficaci in fase difensiva e le fasi di avanzamento, che generalmente hanno per scopo la conquista di un avamposto nemico, risultano più interessanti anche grazie alle numerosissime strutture che ci consentono di imbastire strategie più complesse. Inoltre, anche quando le coperture mancano è possibile crearle sfruttando i nostri veicoli o disattivando quelli nemici in posizioni particolarmente vantaggiose. Il tutto è poi condito da alcune chicche proprie della serie che includono anche la possibilità di depredare i corpi dei caduti per rifornire i nostri soldati e un restyling dell'interfaccia che ora risulta più discreta e intuitiva ed è arricchita da un'opzione che illumina i corpi dei caduti indicandoci, anche nelle situazioni più concitate, quale fazione sta subendo il maggior numero di perdite.
Men of War: Assault Squad 2 punta a migliorare una formula collaudata e ricca di potenziale
Una formula collaudata
Il comparto multigiocatore resta, questo è ovvio, una componente vitale dell'esperienza anche grazie al modding che torna con un editor estremamente ricco di opzioni e pienamente supportato da Steam Workshop. Il matchmaking, tra l'altro, è gestito dai server Steam e, assieme a tutti i servizi legati alla piattaforma Valve, dovrebbe rendere il comparto multigiocatore più accessibile e vivo. Per il resto il multiplayer di Men of War: Assault Squad 2 è fedele a quanto visto nel primo capitolo con un pool di punti che possono essere spesi a piacimento per imbastire la forza di attacco iniziale. E la modalità principale resta la conquista delle posizioni, in stile Company of Heroes, che esalta il sistema di coperture e permette di ottenere rinforzi conquistando più nodi. Ma Men of War: Assault Squad 2, come il primo capitolo, non si accontenta e include anche il classico cattura la bandiera con due sole basi oltre a due modalità dedicate allo scontro diretto tra cui spicca la spettacolare Fronte di Battaglia.
Niente di nuovo, lo ribadiamo, ma il piatto è indubbiamente ricco per un titolo che punta a potenziare quanto già visto in un primo capitolo modesto dal punto di vista tecnico ma ricco da quello del gameplay. E i miglioramenti, è subito evidente, includono un tenore tecnologico decisamente superiore. Sia chiaro, non ci troviamo ancora di fronte a una produzione a cinque stelle e i modelli dei soldati, così come diverse texture, sono lontani anni luce da quelli di Company of Heroes. Ma l'aumento del dettaglio, i veicoli che si distruggono in modo convincente, le decine di coperture e la fisica potenziata regalano una marcia in più a questo sequel e influenzano marcatamente il gameplay. D'altronde quest'ultimo beneficia direttamente del maggior numero di strutture, in gran parte distruttibili, e il titolo ci pone di fronte a orde di nemici decisi a fermarci o a conquistare la nostra posizione. Purtroppo, abbassando la visuale ecco palesarsi un denso muro di nebbia e quando ruotiamo la telecamera il gioco è soggetto a continui rallentamenti che speriamo vengano ridotti o eliminati con l'avvicinarsi della relesae finale. Ma il colpo d'occhio, con la visuale dall'alto, è buono grazie all'enorme varietà di asset e grazie agli effetti grafici che includono esplosioni convincenti e riflessi in tempo reale sulle superfici liquide. Il quadro, in sostanza, è positivo e possiamo dirci fiduciosi nei confronti del risultato finale tanto più che una patch da 1.42GB è appena andata a migliorare ulteriormente l'esperienza. Men of War: Assault Squad 2 non è una rivoluzione, lo ribadiamo ancora una volta, ma la formula della serie è abbastanza fresca da poter sostenere un sequel sviluppato con il preciso intento di migliorare e rifinire un'esperienza decisamente interessante.
Conclusioni
PRO
- Un deciso passo in avanti dal punto di vista estetico
- L'intelligenza artificiale è più convincente
- Tornano alcuni piacevoli elementi peculiari...
CONTRO
- ...ma tornano anche alcuni difetti spiacevoli
- Il motore grafico singhiozza e inciampa
- Il controllo diretto dei soldati non convince ancora pienamente