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Uno Street Fighter Ultra ventenne

Si avvicina la nuovissima versione ultra-perfezionata del quarto capitolo di Street Fighter: revisione, evoluzione o stravolgimento?

PROVATO di Giorgio Melani   —   09/05/2014
Ultra Street Fighter IV
Ultra Street Fighter IV
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Pochi giochi arcade possono vantare un gameplay stratificato come Street Fighter, paradigma del videogioco facile da amare ma difficile da padroneggiare. Questo ha generato un seguito enorme per la serie, che comprende un pubblico variegato tra coloro che hanno un approccio più rilassato al gioco e si fermano ad una sua interpretazione più basilare e i veri appassionati, professionisti che hanno studiato ogni segreto del gioco e riescono a leggerlo in profondità, tra i frame d'animazione, i tempi di esecuzione delle mosse e l'analisi degli hitbox.

Uno Street Fighter Ultra ventenne

Soprattutto a questi fan sono dedicate le numerose revisioni che abitualmente Capcom propone per il suo picchiaduro, in un lavoro di costante limatura ed evoluzione che, pur nel rischio di sconfinare a volte nella mera operazione commerciale, rappresenta per gli utenti esperti un metodo consueto per aggiornare e ravvivare l'esperienza di gioco. Dopo Super e Arcade Edition, Street Fighter IV raggiunge dunque il livello "Ultra", con un'evoluzione che si presenta sostanziosa, sebbene non ancora abbastanza da giustificare un vero e proprio passo in avanti verso un nuovo capitolo. Il gioco verrà distribuito a giugno come aggiornamento a pagamento per i possessori di Super Street Fighter IV oppure come gioco stand alone e dovrebbe rappresentare la versione definitiva del quarto capitolo. A meno che ovviamente non ci sia in agguato una nuova "Hyper", "Turbo" o qualcosadelgenere-Edition, cosa non certo da escludere. L'aggiunta più evidente effettuata con Ultra è indubbiamente la presenza di cinque nuovi personaggi all'interno del roster, ma l'anima dell'aggiornamento risiede in una serie piuttosto abbondante di modifiche effettuate apparentemente "sotto il cofano" ma in verità piuttosto influenti nel gameplay, che rendono questa nuova versione particolarmente indicata ai fan più esperti. Ci si muove su un terreno accidentato, perché ogni minima variazione al ritmo di gioco può essere un'evoluzione ma anche una possibile variazione distruttiva per il delicato equilibrio raggiunto con le versioni precedenti.

Evoluzione o rivoluzione? Ultra Street Fighter IV punta soprattutto ad arricchire la formula

La novellina

Partiamo dunque dalla novità più evidente di questo Ultra Street Fighter IV, ovvero l'introduzione dei cinque personaggi che vanno ad aggiungersi ad un roster a dire il vero già piuttosto vasto. La novità assoluta è rappresentata da Decapre, giocabile per la prima volta in questo titolo, derivata da una fugace apparizione in Alpha 3 ma sostanzialmente sconosciuta finora.

Uno Street Fighter Ultra ventenne

Sebbene la somiglianza con Cammy sia evidente, Decapre rappresenta la novità di maggiore spicco nel gioco, essendo d'altra parte la vera e propria new entry in termini assoluti, cosa che all'interno di un titolo come questo comporta due conseguenze opposte: da una parte le novità risultano linfa vitale per una serie che si porta avanti da più di vent'anni, dall'altra le aggiunte devono integrarsi alla perfezione e in ogni caso hanno lo svantaggio di non rientrare in una mitologia ormai consolidata per la folta schiera di fan. Insomma, Decapre avrà da lavorare per entrare nel pantheon di Street Fighter, e non è detto che ce la faccia, anche se la sua introduzione va comunque valutata come una genuina volontà di inserire qualcosa di nuovo in una struttura che rischia sempre di essere stantia. Nonostante anche in questo caso gli sviluppatori non siano evidentemente partiti da zero con la caratterizzazione, si può dire che la somiglianza con Cammy si fermi all'estetica, perché la nuova combattente si caratterizza per uno stile piuttosto particolare, fatto di mosse speciali caricate e attacchi fulminei, grazie anche alla possibilità di teletrasportarsi e rendere dunque imprevedibili gli spostamenti. Seguendo il canone del picchiaduro, un personaggio dotato di una velocità talmente elevata non può contare su una grande potenza per i suoi attacchi, e Decapre non fa eccezione, specializzandosi dunque più in colpi veloci frequenti con possibilità di attaccare a distanza grazie anche alla sua particolare fireball che non combo devastanti e risolutive.

Here comes some more challengers

Gli altri quattro combattenti presenti, ovvero Rolento, Poison, Elena e Hugo, sono per lo più derivati da Street Fighter X Tekken, opportunamente rielaborati per calzare al meglio all'interno del gameplay di Street Fighter IV. Nonostante il parziale e tradizionale riciclaggio di modelli e animazioni, tutti i nuovi personaggi appaiono ben caratterizzati e bilanciati al punto giusto per inserirsi nel cast del gioco senza comportare stravolgimenti negli equilibri consolidati. Diametralmente opposte a quelle di Decapre sono le caratteristiche di Hugo, un gigantesco omone che punta tutto sulla sua mole inedita e sulla forza bruta, compensata però da una grande lentezza. La sua specialità sono le prese e gli attacchi ravvicinati, per cui la situazione ideale è il combattimento a corto raggio, chiudendo l'avversario all'angolo, ma mancare un attacco può facilmente sfociare in tragedia, vista la difficoltà a muoversi velocemente e la grande mole che lo rende facile bersaglio di contrattacchi. Rolento ha subito un notevole riallineamento generale dai tempi di Street Fighter X Tekken, mantenendo la grande mobilità ma in maniera più bilanciata, incastrandosi meglio nel complesso mosaico dei combattenti di Ultra Street Fighter IV. Anche Poison ha subito una notevole rielaborazione delle meccaniche di combattimento, allineandosi sostanzialmente allo stile shoto pur con una caratterizzazione che si mantiene particolare, derivata in parte dalla sua precedente presenza in Street Fighter X Tekken. Elena infine, rappresenta un'altra introduzione particolarmente gradita ai fan, vista anche la sua derivazione dal celebre Third Strike, sebbene anche in questo caso il lavoro di ricostruzione dello stile di combattimento per integrarla nelle meccaniche di Street Fighter IV sia molto marcato. Rimane la sua caratterizzante lotta in stile capoeira, interamente basata sulle gambe, che la rende particolarmente esotica e imprevedibile nei movimenti, con l'altro elemento peculiare dato dalla possibilità di rigenerare la propria energia grazie alla sua specifica Ultra.

Fine Tuning

Al di là dell'introduzione dei cinque personaggi, le variazioni apportate da Ultra Street Fighter IV rappresentano sintonizzazioni più o meno sottili di una meccanica di gioco ormai consolidata, che non si discosta dal percorso intrapreso con la prima versione del quarto capitolo. Non ci sono dunque rivoluzioni ma soprattutto evoluzioni, anche se il valore di queste è ancora tutto da stabilire e verrà decifrato solo col tempo. Si parte dalla possibilità di utilizzare due mosse Ultra per il personaggio, opzione selezionabile all'inizio dell'incontro e che consente dunque una maggiore quantità di possibili soluzioni di attacco e difesa, a discapito della potenza dei colpi. Per bilanciare la presenza di entrambe le Ultra, Capcom ha deciso di ridurre leggermente l'efficacia degli attacchi, con una mossa rischiosa ma apparentemente equilibrata.

Uno Street Fighter Ultra ventenne

Le due novità che sembrano modificare maggiormente la dinamica degli scontri sono tuttavia il Red Focus e il Delayed Standing, decisamente più pesanti per i giocatori più tecnici rispetto agli utenti meno inseriti nelle meccaniche profonde del gioco. La prima è una manovra difensiva che consente di assorbire un numero maggiore di colpi rispetto al Focus normale, portandosi dietro però, nella sua efficacia, alcune considerazioni strategiche: per utilizzarla è infatti necessario spendere buona parte della barra Super, dunque non è applicabile in ogni momento e risulta piuttosto dispendiosa, anche se l'assorbimento dei colpi incrementa più velocemente la barra dell'Ultra, innescando così una possibile concatenazione di contrattacchi incentrati sulle nuove mosse. Il Delayed Standing è una curiosa opzione che consente di ritardare il rialzarsi del combattente caduto a terra per qualche secondo. Sebbene possa sembrare un'inezia poco comprensibile, si tratta di un'opzione dal potenziale devastante per coloro che hanno metabolizzato negli anni i tempi di azione e reazione con precisione al frame, e che sono in grado di sfruttare i pochi secondi dell'atterramento standard per preparare le mosse successive. Si tratta insomma di variazioni chiaramente dedicate ai giocatori "pro", per i quali Capcom ha cercato di cambiare un po' le carte in tavola e introdurre variazioni per rinnovare l'interesse nel gioco e costringere gli sfidanti ad adattarsi alle nuove condizioni. Resta ovviamente da valutare l'impatto a lungo termine di queste nuove meccaniche, mentre per il momento possiamo sicuramente apprezzare l'assortimento e la caratterizzazione dei cinque nuovi personaggi, che da soli rappresentano già un ottimo pretesto per prendere in considerazione l'aggiornamento.

CERTEZZE

  • Nuovi personaggi convincenti
  • Evoluzioni calibrate e integrate nel sistema
  • Base di partenza già ottima

DUBBI

  • Da valutare le conseguenze delle variazioni sul gameplay
  • Le novità potrebbero non essere abbastanza per i meno appassionati