Benvenuti al terzo appuntamento con Auto in gioco, la rubrica dedicata alle migliori vetture presenti nei principali racing game di stampo simulativo disponibili sul mercato. Come sempre ricordiamo che i nostri prodotti di riferimento, attualmente, sono Gran Turismo 6, Forza Motorsport 5 ed Assetto Corsa, rispettivamente per PlayStation 3, Xbox One e PC. In questo numero l'auto per ogni giorno prescelta è la potente BMW M3 E92; per la categoria esotica abbiamo puntato sulla stupenda Lamborghini Aventador; l'iconica è rappresentata dalla Lotus Elise ed infine l'esclusiva, per l'occasione dedicata al "Real Driving Simulator" di Kazunori Yamahuchi, è l'elegante ed ecologica Fisker Karma Ecosport.
Il nuovo Auto in Gioco vede protagoniste BMW M3, Lamborghini Aventador, Lotus Elise e Fisker Karma
Prima che i puristi della Bayerische Motoren Werke si lancino in una generale levata di scudi, desideriamo sottolineare che la categoria "Auto per ogni giorno", del tutto empirica, è stata adottata per abbracciare non solo vetture d'uso comune, ma anche sportive che non abbiano una linea e un pedigree particolarmente esotici. Per quanto potentissima, tecnicamente avanzata e ben superiore sotto qualsivoglia aspetto rispetto ad una Punto o ad una 500 Abarth, le due vetture che l'hanno preceduta in questa sede, l'M3 è comunque derivata da mezzi per l'uso quotidiano, e facendo attenzione al pedale dell'acceleratore è tranquillamente utilizzabile anche nel traffico cittadino, come una normalissima Serie 3. Del resto al giorno d'oggi anche diverse fuoriserie del Cavallino sono adatte allo scopo, svestendo l'abito da sera non appena si pigia sul pedale. Tornando alla sportiva bavarese, ricordiamo che l'ultima M3 E92 è stata realizzata la scorsa estate, dopo ben 40 mila esemplari prodotti (tra tutte le varie versioni, speciali e non), circa 7 anni di onoratissima carriera e prima del debutto della sostituta, ovvero l'M4.
L'addio alla catena di montaggio l'ha dato anche l'iconico motore montato sotto al cofano, il potentissimo 4.0 Litri V8 aspirato da ben 420 cavalli, andato in pensione per un più moderno V6 sovralimentato con turbocompressore, alloggiato nella cattivissima erede. L'M3, serie prodotta sin dal 1986 dal reparto elaborazioni della casa tedesca, è da sempre considerata una delle migliori vetture al mondo, e non è un caso che venga costantemente omaggiata ed esaltata dal trio di Top Gear assieme alla "sorellona" M5. Nelle varie versioni ha fatto capolino in numerosi videogiochi, ed il taluni casi è assurta a vera e propria protagonista indiscussa: chi ricorda la BMW M3 GTR grigia ed azzurra di Need For Speed: Most Wanted (2005)? La ritroviamo inoltre sotto mentite spoglie in Burnout (col nome di Assassin Coupé e Tuned Compact) e perfino in Micro Machine V4 nella versione cabrio (Leviathan), ma è in veste ufficiale e declinata in numerosissime varianti che è possibile guidarla nei principali driving game sulla piazza. La E92 di Gran Turismo 6, dotata di 488 Punti Prestazione ed acquistabile per 92.400 crediti, è una vettura praticamente perfetta sotto ogni punto di vista. Il modello poligonale premium è pregevole sia all'interno che all'esterno, macchiato solamente dall'aliasing - sulla calandra - e dalla visuale interna troppo ravvicinata al parabrezza, un difetto di cui purtroppo soffrono numerose vetture presenti nel titolo giapponese. Bilanciata, velocissima e piuttosto facile da recuperare anche senza aiuti elettronici, la quarta generazione della M3 è la regina incontrastata della Lega Schwarzwald (patente A), e risulta particolarmente esaltante lanciarla a tutto gas sul tortuoso Nurburgring Nordschleife. Semplicemente, una delle migliori vetture presenti nel gioco. Su Forza Mortsport 5 la situazione è leggermente diversa, poiché sebbene la vettura offra sempre un feeling di guida preciso, piacevole ed appagante, essa non risulta agilissima, apparendo un poco "impacciata" in determinati circuiti, come ad esempio nel californiano Long Beach aggiunto di recente. I freni, inoltre, tendono a bloccare le ruote troppo repentinamente con le conseguenze che potete immaginare. Nulla da eccepire per quanto concerne il modello poligonale, superbo (soprattutto in blu) e con gli interni curati sin nei minimi dettagli; ma è nel sound del motore che l'M3 E92 realizzata dai Turn 10 vince a mani basse sulla concorrenza, essendo dotato di un timbro profondo e vigoroso campionato alla perfezione. La vettura è acquistabile per 57 mila crediti ed è un classe B521. Su Assetto Corsa gode per ovvie ragioni del miglior modello di guida del lotto, tuttavia, a causa della grandissima potenza e del peso, alle alte velocità e senza aiuti elettronici la coupé bavarese è davvero ardua da mantenere in pista, tenendo anche in considerazione che i freni non paiono così pronti e reattivi quanto dovrebbero. Com'è ampiamente noto nell'opera di Kunos Simulazioni sono necessarie pazienza ed esperienza per padroneggiare al meglio il singolo mezzo, e per uno di questa categoria la curva di apprendimento e le difficoltà sono ancora maggiori. Nulla da eccepire dal punto di vista estetico e sonoro: il modello poligonale è infatti decisamente solido, gli interni sono curati ed il sound del motore ben campionato. Per chi volesse portarsi una M3 E92 nel garage, quello vero, le quotazioni dell'usato partono da circa 30 mila Euro in su.
L'esotica – Lamborghini Aventador
La nascita della Lamborghini Automobili è probabilmente una delle vicende più curiose nella storia dei motori, colma di aneddoti e leggende ma che sicuramente nasconde qualche sfumatura di verità. Come in molti sapranno le radici della Lamborghini affondano nel settore dei mezzi agricoli, e nello specifico in quello dei trattori, prodotti con grande successo sin dal dopoguerra. Ferruccio Lamborghini, il fondatore della casa, grazie alle sue competenze in materia si arricchì velocemente e poté permettersi diverse vetture del Cavallino rampante, tra le quali un paio di Ferrari 250GT che "maltrattava" con la sua guida esuberante. La leggenda narra che Ferruccio fosse particolarmente insoddisfatto per alcuni dettagli delle Ferrari, auto buone, sì, ma rumorose e spartane negli interni. All'ennesima rottura della frizione di una delle 250GT Ferruccio "scoprì" che il pezzo montato era lo stesso dei suoi trattori, ed in seguito ad un litigio con Enzo Ferrari decise di iniziare a costruire le proprie vetture sportive, di cui la Lamborghini 350GT disegnata da Franco Scaglione del 1964 fu la prima di una lunga serie. Generalmente chiamate col nome di tori famosi, le vetture della casa di Sant'Agata Bolognese - dal 1998 in mano al gruppo Volkswagen - sono da sempre caratterizzate da una linea particolarmente sportiva ed aggressiva, molto più delle rosse di Maranello, ed è su questo elemento, oltre che sulle prestazioni mozzafiato, che Lamborghini ha costruito negli anni il proprio successo.
La Lamborghini Aventador LP700-4, erede delle splendide Murcielago e Diablo, fu presentata nel marzo del 2011 e colpì immediatamente per la linea avveniristica, oltre che per le doti ingegneristiche esuberanti. La vettura, presente sia in Gran Turismo 6 che Forza Motorsport 5, monta infatti un poderoso V12 da 700 cavalli a 8.250 giri al minuto con una coppia massima di 690 Nm, caratteristiche che associate alla trazione integrale e al cambio robotizzato spingono la fuoriserie a 350 km/h di velocità massima e consentono lo 0 - 100 km/h in appena 2,9 secondi. Un vero e proprio mostro di potenza che ha sedotto anche il Cavaliere Oscuro. Se volete portarvi nel garage questo gioiello in versione coupé avete bisogno di 330 mila Euro per il nuovo, mentre per l'usato si possono risparmiare circa 30/40 mila Euro sul prezzo di listino. La vettura è comparsa in diversi giochi, compreso l'ultimo Need For Speed: Rivals, e rappresenta una delle scelte più fascinose ed aggressive nelle classi superiori (stradali) dei nostri simulatori di riferimento. Su Gran Turismo 6 è acquistabile per 400 mila crediti ed è caratterizzata da 583 Punti Prestazione, tuttavia, nonostante l'esuberanza, il comportamento in pista è minato da un'incomprensibile tendenza a "disarcionare" il pilota all'uscita delle curve; un'anomalia considerando che parliamo di una trazione integrale incollata all'asfalto. Il problema si pone sia con gli aiuti elettronici attivati che senza, costringendo il pilota ad affrontare le curve con una guida meno aggressiva di quella che una vettura del genere dovrebbe permettere. Un vero peccato perché il modello premium è magnifico sia all'esterno (consigliamo il colore Arancio Argos) che all'interno, dove la distanza visuale dal parabrezza è fortunatamente tarata a dovere. Il sound del motore sembra invece modulato troppo sugli alti, quando invece il rombo della vettura è un profondo ed avvolgente ruggito. In Forza Motorsport 5 la fuoriserie italiana è acquistabile per 520 mila crediti e di base è una classe A perfetta, ovvero una A700, tuttavia, curiosamente, il campionato ove può gareggiare è dedicato alle classi S (Gran Turismo Suprema in categoria Esotica), dunque va necessariamente portata in officina per essere potenziata a dovere. La vettura è caratterizzata da un'accelerazione pazzesca, è velocissima, si guida con piacere e fa un suono meraviglioso, soprattutto in scalata, inoltre non soffre delle problematiche evidenziate nel titolo dei Polyphony Digital: per queste valide ragioni la Aventador è giustamente tra le più apprezzate dai giocatori. Da godere a tutto volume e rigorosamente a radio spenta. Attualmente non vi sono Lamborghini su Assetto Corsa, ma i modders sono già a lavoro su alcuni modelli e non è da escludere che Kunos Simulazioni possa acquisire la licenza, come ha fatto di recente con Ruf e Corvette.
L'iconica – Lotus Elise
Un celebre adagio di Top Gear dice che gli appassionati di auto sportive devono possedere almeno una volta nella vita una Alfa Romeo, tuttavia il piacere di guida che sa offrire una Lotus "meno massa più prestazioni" è semplicemente ineguagliabile, ed è esattamente per questa ragione che la casa fondata dal britannico Colin Chapman nel lontano 1952 continua ad avere un posto speciale nel cuore dei puristi. L'Elise è senza dubbio la vettura che incarna meglio la filosofia Lotus e, da quando è stata presentata la prima serie, nel 1996, è cambiata relativamente poco sia dal punto di vista estetico che da quello tecnico, al di là degli aggiornamenti necessari, ad esempio, per stare al passo con le normative europee sulle emissioni e simili. Piccola e leggerissima, la vettura così chiamata in onore della nascita di Elisa, nipote dell'ex proprietario di Lotus e Bugatti Romano Artioli, è caratterizzata da una linea inconfondibile ed è stata declinata in varie edizioni speciali (S, R, SC, 111R, 135 etc etc), oltre che trasformata in versione più estrema (Lotus Exige) e concept senza compromessi, come la 340R. La serie più recente, denominata Series 3 o 2a serie Toyota, della quale equipaggia i propulsori, ha subito un restyling nel frontale - dopo ben 11 anni - adottando una linea più moderna, inoltre la versione entry level è stata equipaggiata con un parco 1.6 Litri da appena 136 cavalli che, pur essendo "piccolo", esalta comunque il piacere di guida grazie all'iconico telaio in allumino ed al peso di soli 875 kg.
L'ultimo modello è acquistabile a partire da circa 38 mila Euro per il nuovo e 30 mila per l'usato, mentre per le primissime Elise, cui bisogna fare attenzione poiché spesso i proprietari tendono a "fustigarle" in pista, ce la si può cavare sui 12 mila Euro. La vettura è comparsa in numerosi videogiochi ed in diverse varianti, sia senza licenza, come la "Alarde" di Midnight club 2, che in veste ufficiale; la ritroviamo, naturalmente, anche nei nostri tre simulatori di riferimento. In Gran Turismo 6 vi è un'infinità di versioni e modelli - sia da corsa che stradali - a partire da quello del 1996, inoltre è l'unico gioco in cui è possibile guidare la "Series 3" di cui abbiamo parlato poc'anzi. Acquistabile per 51 mila crediti, la piccola britannica nata per il track day è piacevole da guidare soprattutto sul misto, ove offre il meglio di sé esattamente come nella realtà, tuttavia in versione base (con 388 Punti Prestazione) arranca inesorabilmente nei circuiti veloci: nell'ultima parte di Spa Francorchamps, ad esempio, non si hanno praticamente speranze senza affidarsi al tuning. Il modello poligonale premium è ottimo così come la resa del sound del motore, mentre la visuale interna soffre del problema di cui abbiamo già parlato altre volte. Su Forza Motorsport 5 l'Elise in termini di scelta non ha avuto purtroppo il trattamento che meritava: c'è infatti la sola Elise Series 1 Sport 190 basata sul modello del 1996, acquistabile fra l'altro solamente come DLC all'interno del pacchetto "Top Gear Car Pack". Dal costo di 37 mila crediti, la spyder è una classe B516 e soffre del medesimo gap prestazionale visto in Gran Turismo 6: nella classe d'appartenenza, infatti, vi sono vetture incredibilmente più veloci che non le lasciano scampo sui tracciati veloci, inoltre va necessariamente portata in classe A per gareggiare nel campionato "Giocattoli da Gara", ove il divario con le altre è ancor più marcato. Il rombo del motore è ben campionato ed ottima, come sempre, è la resa del modello poligonale, caratterizzato da un volante in pelle rossa molto bello da vedere. Su Assetto Corsa la piccola vettura britannica, disponibile nella variante SC del 2008, ha sin da subito ricoperto un ruolo speciale, trattandosi dell'auto disponibile nella "Technology preview" che ha mostrato al mondo per la prima volta le potenzialità del simulatore di guida italiano. Pesante 929 kg e dotata di circa 220 cavalli, la Elise SC raggiunge i 235 km/h di velocità massima ed effettua lo 0 - 100 km/h in 4,65 secondi; dati non "spaventosi" se paragonati con quelli di altre vetture ma più che sufficienti per godersi appieno il modello di guida di Assetto Corsa, essendo di fatto una delle vetture più divertenti del roster disponibile. Attenzione però all'esuberanza, senza aiuti elettronici va guidata con rispetto vista la naturale predisposizione alla perdita di aderenza ed il comportamento sui cordoli. Con la visuale interna è possibile ascoltare diversi cigolii meccanici (un tocco di classe) ed il sound del motore è buono, mentre il modello poligonale, seppur ottimo, soffre di qualche sfarfallio di troppo nelle ombre delle maniglie, degli specchietti e del piccolo spoiler posteriore, una caratteristica di questa versione SC.
Fisker Karma Ecosport
Ai più probabilmente il nome Fisker Automotive Inc. dirà poco o nulla, e le recenti vicende legate al fallimento dell'azienda per bancarotta, con la successiva acquisizione da parte di un gruppo cinese avvenuta a febbraio, potrebbe ulteriormente proiettare il marchio verso l'oblio, eppure dietro alla società fondata Henrik Fisker si nasconde il progetto di una delle vetture sportive ed ecologiche più interessanti degli ultimi anni.
La Karma, che potrebbe uscire definitivamente di produzione alla fine di quest'anno, è infatti una "berlinona" di 5 metri dalla linea estremamente aggressiva, alta appena 133 centimetri (uno in meno rispetto alla Ferrari 599), larga quasi due metri e con impressionanti cerchi da 22 pollici. Schiacciata a terra come una vera supercar, la vettura americana dispone di ben 400 cavalli con un'impressionante coppia massima di 1.330 Nm, erogata dal suo peculiare cuore trivalente: a muoverla infatti vi sono due motori elettrici legati a batterie agli ioni di litio ed un 2.0 Turbo da 260 cavalli che può essere escluso (80 km di autonomia) o di supporto agli altri propulsori, fungendo da generatore. La vettura, in condizioni miste, ha un consumo eccezionale di ben 41,7 km/L (secondo i dati forniti dalla casa), ma sono necessarie 12 o più ore per ricaricare completamente le batterie, con circa 3 o 4 Euro di spesa di corrente. Agile e con una tenuta di strada eccezionale, la Karma stupisce anche per alcuni curiosi dettagli, come l'enorme pannello solare montato sul tetto, la foglia fossile inclusa dietro le maniglie delle portiere ed il rumore che fa al di sotto dei 50 km/h, simile alla spada laser di Star Wars, necessario per avvisare i pedoni del mezzo in avvicinamento (altrimenti silenziosissimo nella cosiddetta modalità Stealth). Insomma, siamo innanzi ad una "elettrica ad autonomia estesa" coi fiocchi dal costo di oltre 110 mila Euro, criticata solo per la spaziosità interna, il bagagliaio minuto e le rifiniture esterne un poco trascurate; poteva una vettura del genere non stuzzicare le fantasie del padre di Gran Turismo? Acquistabile dal concessionario virtuale di GT6 per 138 mila crediti, la berlina è caratterizzata da 483 Punti Prestazione ed è disponibile nel solo colore Silver Wind, quello con cui è stata più spesso pubblicizzata. Nonostante la stazza di ben 2.404 chilogrammi la vettura è agile ed ha una ripresa eccezionale, naturalmente grazie al cambio automatico ed alla spinta dei propulsori elettrici, tuttavia è sin troppo nervosa e senza aiuti elettronici tenerla in pista e spingerla al massimo non è affatto semplice. La si sceglie più per la linea affascinante e la peculiarità che per le reali specifiche da corsa, nonostante si faccia rispettare - con la giusta pratica - in qualsivoglia competizione, in particolare nel Campionato Nazionale GT incluso nelle prove della Patente A. Il modello poligonale è stupendo così come lo sono gli interni, davvero curati per qualità nella resa di materiali e tessuti, tra i migliori in assoluto in Gran Turismo 6. Il rombo del motore praticamente non esiste, ciò significa che dovrete sopportare lo straziante e vetusto "lamento" dello stridio delle gomme, soprattutto durante i replay.