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Le mani sull'Ordine

La nostra prima prova in assoluto di The Order: 1886!

PROVATO di Antonio Fucito   —   13/06/2014
The Order: 1886
The Order: 1886
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Dopo l'annuncio della data d'uscita ufficiale, il prossimo 20 febbraio in esclusiva per PlayStation 4, abbiamo finalmente messo le nostre avide mani su The Order: 1886, la scommessa di Ready at Dawn che dopo essersi fatti le ossa su PSP, vuole inaugurare un nuovo brand destinato a diventare importante per tutti i possessori di console PlayStation, sia per valore produttivo che per capacità maturate nel corso degli anni. La demo che abbiamo provato è la stessa mostrata qualche settimana fa sul canale Twitch di PlayStation, invero piuttosto breve ma che ci ha permesso di analizzare il gioco pixel per pixel e perlomeno farci un'idea di come potrebbe essere.

Le mani sull'Ordine

Al comando di Galahad, uno dei Cavalieri dell'Ordine, abbiamo familiarizzato con il sistema di controllo, non tanto dissimile da altri shooter in terza persona: con gli analogici si muove il personaggio e si controlla la visuale, con il cerchio si attivano le coperture, i dorsali sono utilizzati per sparare. Le armi a disposizione erano due, da usare in congiunzione: con R2 infatti abbiamo lanciato la termite verso gli avversari, una sorta di polvere che li accecava, con R1 invece era possibile fare fuoco per incendiare la Temrite stessa, e quindi mandare gli avversari a miglior vita. La demo è proseguita con il recupero di un compagno ferito al centro della strada, un altro scontro a fuoco con la pistola, un paio di dialoghi all'interno di un edificio e poi un altro paio di combattimenti, fino al termine della demo, purtroppo. Davvero un piccolo antipasto di quello che sarà, grazie al quale abbiamo apprezzato la transizione impercettibile tra azione e sequenze di intermezzo, e l'estrema caratterizzazione dei personaggi. Le armi sembrano avere caratteristiche peculiari, sia per il dettaglio che le caratterizzano che per le loro funzionalità, come quelle già citate di Galahad ma anche degli altri compagni, tra armi elettriche, a scoppio ed altro. Il rinculo è tendente al realistico, ci vuole infatti una discreta mira e ad ogni colpo bisogna riaggiustare il tiro, staremo poi a vedere se nella versione finale ci saranno opzioni per facilitare i meno avvezzi al genere.

Le mani sull'Ordine

Dal punto di vista tecnico possiamo sbilanciarci maggiormente. The Order: 1886 si colloca di diritto nei titoli più impressionanti visivamente che usciranno il prossimo anno: la commistione tra dettaglio, lato artistico ed impostazione cinematografica regalano un impatto importante alla produzione di Ready at Dawn, la telecamera è sempre posizionata per regalare lo scorcio più interessante di cosa sta accadendo su schermo. Abbiamo apprezzato inoltre la cura riposta nella realizzazione dei personaggi e perfino dei loro vestiti, si vede che il gioco ha carisma da vendere e non a caso è subito entrato nell'interesse di gran parte dei possessori di PlayStation 4. In definitiva, la demo è durata davvero troppo poco per permetterci di maturare un giudizio più approfondito sul gameplay; in nostro aiuto però è giunta l'intervista con Andrea Pessino, fondatore di Ready at Dawn, che ci ha confermato che il bilanciamento tra la componente cinematografica non interattiva e le sezioni di gioco saranno chiaramente a favore di queste ultime. The Order: 1886 sarà innanzitutto uno shooter in terza persona dove il giocatore potrà divertirsi pad alla mano, e poi, come Uncharted ha tracciato la strada, potrà godere di una storia interessante, un'ambientazione affascinante e sequenze di intermezzo che si innestano in maniera fluida nel gameplay, proprio come se fossero una sua parte. Non solo, fino ad oggi tutto quanto pubblicato sul titolo è stato mirato a far vedere i "muscoli" in termini grafici di questa produzione, d'ora in avanti si vedranno molte più sezioni di gameplay, e noi non possiamo fare altro che rallegrarci.

La nostra prima prova in assoluto di The Order: 1886, vediamo com'è andata!

CERTEZZE

  • Graficamente sontuoso
  • Ambientazioni e lato artistico affascinanti

DUBBI

  • Si è visto ancora troppo poco del gameplay