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Una galassia magicka

A un anno dalla prima prova, abbiamo giocato di nuovo lo sparatutto cooperativo di Arrowhead Game

PROVATO di Vincenzo Lettera   —   14/06/2014
Helldivers
Helldivers
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Quando lo scorso anno provammo per la prima volta Helldivers alla Gamescom di Colonia, la nostra primissima impressione non fu esattamente delle migliori.

Una galassia magicka

Vuoi per la build ancora acerba su PlayStation 3, vuoi per un gameplay che ha sicuramente bisogno di un po' di tempo per essere metabolizzato appieno, avevamo solo potuto intuire le potenzialità del nuovo gioco di Arrowhead Game Studios. All'ultimo E3 di Los Angeles le cose sono andate decisamente meglio, avendo potuto provare una nuova versione di Helldivers su PlayStation 4 e in compagnia di altre persone nello stand Sony. Ora che la serie Magicka viene portata avanti da Paradox in maniera assolutamente autonoma (Magicka 2 è attualmente in cantiere presso Pieces Interactive), il team svedese può dedicarsi appieno al suo nuovo action cooperativo. E, non a caso, i progressi fatti nell'ultimo anno sono parecchio evidenti.

Tra uccisioni involontarie e situazioni deliranti, abbiamo giocato una nuova demo di Helldivers

Te lo dico da fuoco amico

Per chi si fosse perso la nostra vecchia anteprima e non conoscesse il gioco, Helldivers è un mix di strategia e top-down shooter che, sulla falsariga di Magicka, vede quattro giocatori collaborare (o sarebbe meglio dire "fare casino") in una mappa piena di nemici. Frenetico e imprevedibile, il gioco chiede di portare a termine una serie di missioni all'interno dello scenario, cercando di resistere a orde di alieni, robot e alieni-robot senza essere massacrati nel frattempo.

Una galassia magicka

L'unico problema è il fuoco amico perennemente attivo, e a quanto pare le persone che giocavano con noi allo stand Sony non ne erano a conoscenza. "Non è che potresti riportarmi in vita?" chiediamo a un ragazzo americano che ci aveva messo K.O. e si stava allontanando come niente fosse. Tra un tizio equipaggiato di lanciafiamme e l'entrata in gioco di un mech, le morti accidentali si susseguono. Senza parlare poi del momento in cui un nemico è apparso esattamente nel mezzo del gruppo creando il panico più assoluto. Bisogna quindi fare attenzione in ogni momento, guardando dove si spara e dove sparano gli altri giocatori; si è spinti a muoversi in continuazione, sia per evitare il fuoco amico, sia per non essere schiacciati dai perk che, una volta richiamati, impattano sul suolo sottoforma di torrette, lanciarazzi, supporto aereo o nexus che potenziano la forza di fuoco dei soldati vicini. Questi perk vanno attivati tuttavia in maniera piuttosto legnosa: bisogna tenere premuto un tasto per aprire il menù strategico e inserire, utilizzando il d-pad, la combinazione di tasti corrispondente.

Una galassia magicka

Nei momenti più calmi è un gioco da ragazzi, ma quando lo schermo si riempie di nemici è fondamentale coordinarsi. Il giocatore che vuole attivare una torretta o richiamare un potenziamento deve infatti essere protetto dai suoi compagni, e se non si sbriga a inserire la combinazione giusta le cose possono mettersi davvero molto male. Si è continuamente sotto pressione, e il tutto mentre si cerca di assassinare un nemico speciale, eliminare un boss, recuperare un oggetto nel livello o attivare dispositivi in diversi punti della mappa. In Helldivers il gioco di squadra diventa così l'elemento chiave, mostrando uno strato fortemente strategico che non avevamo colto appieno al nostro primo incontro con il gioco. Sarà interessante poter provare in maniera più approfondita il sistema di crescita e accesso alle diverse abilità ed equipaggiamenti, ai match crossplatform tra le tre console Sony e, soprattutto, alla campagna Globale, un'opzione che, completando missioni sui vari pianeti, permettono di contribuire a una sorta di guerra galattica tra tutti i giocatori del mondo.

CERTEZZE

  • Divertente, frenetico ma anche profondo
  • Numerosi equipaggiamenti e perk
  • Cross-play tra PS4, PS3 e Vita

DUBBI

  • Da valutare la varietà delle missioni
  • Sullo schermo di Vita potrebbe essere troppo confusionario