Inutile negarlo, quello dei giochi free to play online non è più solo un mondo sul quale puntano realtà emergenti nella speranza di affermarsi con progetti che, almeno all'apparenza, non obbligano i giocatori a sborsare un soldo, ma un vero e proprio fenomeno che ha dimostrato come titoli che funzionano possono far guadagnare milioni di dollari e di utenti anche a chi non bazzica nei piani alti del settore.
Società come Riot o Wargaming hanno dimostrato che se si imbocca la strada giusta è possibile fare successo anche partendo dal basso, accendendo inevitabilmente l'interesse delle grandi software house che godono di mezzi economici e tecnici enormemente maggiori. Tra i progetti che hanno alle spalle una realtà consolidata, ma che si sono affermati quasi di soppiatto, senza campagne marketing sensazionali o annunci roboanti troviamo Warface, sparatutto free to play sviluppato da Crytek che ad aprile ha raggiunto il ragguardevole traguardo dei 25 milioni di giocatori registrati. Ora la software house teutonica ha deciso di ripercorre la stessa via buttandosi nell'iper inflazionato mondo dei MOBA, saldamente dominato da due realtà importantissime (League of Legends e DoTA 2), con una terza che si avvicina prepotente (Heroes of The Storm) e con tanti piccoli progetti, anche originali, che stentano a decollare. Con Arena of Fate, però, Crytek farà un passo piuttosto ambizioso, rivoluzionando alcune meccaniche alla base del genere per offrire un'esperienza più accessibile e facilmente fruibile anche dai neofiti, nella speranza di offrire un titolo appetibile ma comunque sufficientemente complesso e appagante da stimolare l'interesse della community in ambito eSport.
All'E3 ha avuto spazio anche Arena of Fate, l'esordio di Crytek nel mondo dei MOBA free to play
Tanta azione, meno regole
Da quanto abbiamo potuto vedere all'E3, la peculiarità di Arena of Fate è di essere un arena game 5 contro 5 la cui partite durano al massimo 20 minuti. Una volta effettuata la scelta dell'eroe e scesi sul campo di battaglia, da quando verranno generati i minion partirà il conto alla rovescia, che può essere interrotto solamente se una delle due squadre arriva a totalizzare dieci punti; in caso contrario, vince chi alla fine del match ha il punteggio più alto.
L'idea è quella di dare al titolo un set di regole assimilabili a quello di uno sport reale: due squadre, un campo da gioco, la possibilità di segnare dei punti e un tempo limite alla durata della partita. Questo fa del titolo Crytek il MOBA perfetto per coloro che sanno di non aver tanto tempo a disposizione per giocare, limitandosi a una partita mordi e fuggi che sicuramente non durerà più di venti minuti, per un'esperienza di gioco il più possibile immediata, veloce e divertente. Non c'è tempo per inutili orpelli anche sul fronte del gameplay: Arena of Fate si spoglia di tutta una serie di meccaniche che nonostante abbiano fatto il successo di altri titoli, non si sposano con la durata limitata delle partita e con l'idea di maggiore immediatezza voluta dal team di sviluppo. È quindi bandito il farming selvaggio, con punti esperienza che vengono condivisi con i compagni di squadra che si trovano in una certa area vicino a chi ha compiuto l'uccisione, senza preoccuparsi del "last hit" o di rubare le uccisioni agli altri giocatori per avanzare di livello più velocemente. L'arena è piuttosto piccola, favorendo gli scontri per mantenere sempre alto il ritmo dell'azione all'interno della partita e incoraggiare il movimento dei giocatori tra le linee, smussando il metagioco senza dare agli eroi dei ruoli troppo marcati. Interessante anche l'idea di permettere al giocatore di acquistare qualsiasi oggetto direttamente dall'inventario senza dover necessariamente ritornare al negozio, rendendolo disponibile all'uso in un paio di secondi.
Eroi da ogni dove
Come detto, vi è la possibilità di finire la partita prima del tempo limite mettendo a referto dieci punti, da conquistare uno alla volta compiendo specifiche azioni durante il match come abbattere una torre, uccidere il possente titano presente al centro della mappa, oppure eliminando sette eroi avversari. Questi sono attinti da universi letterari e folkloristici provenienti da tutto il mondo, con abilità e comportamenti legati alla storia di ogni singolo personaggio.
All'apertura della beta ce ne saranno trenta, ma il numero è destinato a salire comprensibilmente in base al successo che avrà il titolo. Tra quelli presenti fin da subito ci sarà ad esempio Alice, tratta dalla fiaba "Alice nel Paese delle Meraviglie", che parla in rima e attacca lanciando cappelli, utilizzando coniglietti bianchi esplosivi oppure soldatini di carta per bloccare le linee. Oltre a lei ci saranno Sherlock Holmes, Robin Hood, Van Helsing, Nikola Tesla, Giovanna D'Arco e tanti altri eroi dal carisma assicurato, ma il bilanciamento tra le abilità e le varie classi, così come l'effettiva efficacia di una formula sulla carta molto valida, rimane ancora tutta da verificare. A livello tecnico, nonostante le richieste siano molto modeste, l'utilizzo del CryEngine è di per sé una garanzia. Visivamente Arena of Fate richiama produzioni più blasonate come League of Legends e DoTA 2 con modelli poligonali caratterizzati da linee morbide e colori accesi, ma per sapere se riuscirà veramente a rivaleggiare ad armi pari coi due giganti, dovremmo aspettare l'inizio della beta e testarne il gameplay in maniera approfondita.
CERTEZZE
- Stravolge il genere con nuove interessanti meccaniche
- Eroi di spessore e dall'innegabile carisma
- Indirizzato ai neofiti dei MOBA
DUBBI
- I giocatori hardcore potrebbero evitarlo per le meccaniche troppo semplicistiche
- Matagame tutto da verificare