Il mondo dei manageriali calcistici ha ormai da tempo immemore un unico dominatore: Football Manager.
Se questa è una verità scolpita nella pietra per quanto riguarda i giochi tradizionali per PC, un discorso a parte lo meritano i browser game, avanzati nel corso del tempo a grandissimi passi fino a darci la possibilità di vedere alcuni esemplari paragonabili a giochi in versione desktop. Grazie a questi progressi, garantiti dalle nuove tecnologie, anche il calcio virtuale ha potuto vedere nuovi esperimenti da parte di sviluppatori più o meno famosi, che hanno provato a dare ai giocatori varianti diverse da quella del titolo targato Sports Interactive: spesso meno profonde, ma più adatte alla fruibilità sia da casa che fuori, grazie a interfacce e meccaniche immediate. Dopo aver collezionato importanti collaborazioni come quella con EA Sports per FIFA Online 3, la coreana Nexon ha deciso che è finalmente arrivato il momento di mettersi "in proprio", per provare a fare le cose in grande anche grazie alla vastissima esperienza accumulata nel campo dei giochi online, genere in cui da quelle parti hanno poco da imparare dagli altri. Da qualche giorno, sfruttando l'attenzione per il calcio moltiplicata all'ennesima potenza dai Mondiali 2014, è stata pubblicata la versione finale di United Eleven, manageriale calcistico free-to-play: senza vie di mezzo, il progetto affidato a NHN BlackPick ha puntato subito in alto, contando anche sul risalto offerto anche dalla presenza di Carlo Ancelotti, allenatore del Real Madrid neo-campione d'Europa, scelto come testimonial di United Eleven.
Se cercate un browser game calcistico, da giocare a casa come fuori, United Eleven è ciò che fa per voi.
Facce note
La presenza del Carletto nazionale come uomo immagine e tutore del nostro allenatore virtuale in United Eleven non è il solo modo che abbiamo per avere a che fare col calcio del mondo reale: per la gioia dei fan di Messi, Ronaldo e colleghi vari, il gioco offre infatti la possibilità di contare sulla licenza FIFPro, grazie alla quale chi gioca a United Eleven può godere di un database composto da oltre 50.000 calciatori. Tutti quanti i personaggi riprodotti corrispondono naturalmente alla loro controparte in carne e ossa, per comporre un database dinamico, aggiornato dagli sviluppatori con cadenza regolare attraverso parametri legati allo stato di forma e alle prestazioni dei singoli, nelle partite giocate nei campionati veri.
Dare il via alla propria esperienza in United Eleven è piuttosto semplice: basta infatti scegliere una delle squadre presenti, ispirate coi loro nomi a quelle reali, per ricevere in dotazione i primi tre giocatori "simbolo" del team selezionato. Scegliendo il Napoli, per esempio, ci è stato concesso di tenere Higuain, Insigne e Hamsik, insieme al resto della rosa proposto dall'intelligenza artificiale del gioco. Nel caso in cui i nomi estratti non dovessero essere di nostro gradimento, si può liberamente fare clic per rimescolare le carte per ottenere giocatori diversi a comporre la squadra. Da questo momento in poi, l'aspetto manageriale di United Eleven diventa simile a quello di Ultimate Team, la modalità di FIFA che permette di collezionare e mettere in campo le "carte" dei propri giocatori: anche in questo caso, infatti, si possono vendere o scambiare elementi che non rientrano più nei nostri piani, comprandone di aggiuntivi spendendo la moneta virtuale del gioco, guadagnata giocando partite e raggiungendo particolari obiettivi dettagliati da un'apposita sezione. Trattandosi di un free-to-play, esiste naturalmente anche una componente a pagamento, legata alla sezione dello shop interno al gioco, dove acquistare elementi bonus che permettono, per esempio, di recuperare la forma ottimale in tempi più brevi ai nostri giocatori. Una politica che, almeno nel breve periodo, non sembra in grado d'influenzare negativamente il gioco per chi decide di non pagare un centesimo. Resta però da verificare il tutto più sul lungo termine, soprattutto ai livelli più alti in cui ci si ritrova a confrontarsi con squadre di un certo talento.
Tutti in campo
Nello scegliere la formazione da schierare sul rettangolo di gioco, occorre tenere presente quelli che sono i parametri fondamentali di United Eleven, accompagnati da altri aspetti secondari. Se ruoli e attributi dei singoli giocatori sono infatti degli aspetti primari da tenere in considerazione, occorre anche non sottovalutare il livello d'affiatamento interno a chi compone la rosa; altrettanto importante è anche il già citato stato di forma, recuperabile col riposo o con un allenamento grazie ai programmi specifici ottenuti in precedenza.
Tornando al momento di scendere in campo, le partite di United Eleven si svolgono ogni ora, dando al giocatore la possibilità di verificare il risultato a fine match, oppure seguirlo in tempo reale, in un modo che sembrerà piuttosto familiare a chi ama Football Manager. L'interfaccia della partita mostra infatti le due formazioni, con relativi voti e condizione fisica, in mezzo alle quali troviamo una rappresentazione dall'alto del campo di calcio, che si trasforma in telecronaca a due dimensioni quando viene visualizzata una delle azioni chiave generate dal motore del gioco. Sempre in modo simile a Football Manager, è possibile comunicare da bordocampo coi propri giocatori, invitandoli per esempio a fare meno tiri, ma con più precisione, a perdere tempo o a mantenere il possesso della palla. Nel complesso, l'esperienza diretta col match di United Eleven è piuttosto piacevole, anche se le direttive date dalla panchina non sempre sembrano avere l'effetto sperato. Ma questo, si sa, succede anche nel calcio reale. Per quanto riguarda il colpo d'occhio, United Eleven è piuttosto piacevole, ma va ovviamente tenuto presente che stiamo parlando pur sempre di un browser game, oltre che di un genere che già normalmente non brilla per il suo comparto grafico.
Conclusioni
United Eleven attinge da vari ambiti, per risultare interessante soprattutto a chi non è interessato a dedicarsi anima e corpo a Football Manager. Da questo punto di vista, la facoltà di giocare a United Eleven via browser, con l'aggiunta della compatibilità perfetta con i dispositivi mobili, è sicuramente un incentivo a seguire le gesta della propria squadra quando si è in giro, anche grazie a un'esperienza di gioco che si appoggia su equilibrati compromessi tra semplicità e profondità. Viene così accontentato anche chi vuole dedicare più attenzione ai dettagli della propria squadra, da seguire (come da tradizione dei browser game) con regolarità per assicurarsi delle buone prestazioni.
PRO
- Sembra già abbastanza solido
- Tanti giocatori veri da ingaggiare
- Equilibrato in ogni ambito
CONTRO
- Non brilla per originalità
- Alternative più specifiche offrono di meglio
- Perplessità sul lungo periodo