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Facciamoci del male

Abbiamo giocato per la prima volta il nuovo capitolo della serie

PROVATO di Fabio Palmisano   —   16/08/2014
Mortal Kombat X
Mortal Kombat X
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Subendo la stessa sorte di un altro titolo della scuderia Warner Bros. (ovvero Batman: Arkham Knight), Mortal Kombat X è apparso qui alla GamesCom in forma giocabile, laddove all'E3 di Los Angeles era stato mostrato solamente con un filmato di gameplay. Non ci siamo ovviamente lasciati sfuggire l'occasione di farci un paio di partite, dopo aver assistito ad una breve presentazione, del tutto simile a quella dello scorso giugno ma con qualche aggiunta di particolare rilievo. Eccovi il resoconto di quello che abbiamo visto e provato.

Bentornati Raiden e Kano

Il filmato si apriva con la stessa identica sequenza di lotta tra Scorpion e Sub-Zero, terminata la quale si è passati ad uno scontro tra due lottatori annunciati ufficialmente solo qualche giorno fa: parliamo di Raiden e Kano, che nel video dimostrativo si affrontavano in una nuova ambientazione, una giungla con tanto di rovine sullo sfondo. Come per il precedente combattimento, l'occasione è stata utile per illustrare i tre stili tra cui è possibile scegliere per i due personaggi, ognuno portatore di modifiche al comportamento ed alla lista di mosse.

Facciamoci del male

Ecco dunque che adottando l'impostazione chiamata Thunder God, Raiden può prolungare le sue combo tenendo premuto il tasto dell'ultimo colpo, mentre lo stile Displacer potenzia le sue abilità di teletrasporto ed infine Master of Storms gli consente di disseminare il campo di battaglia di trappole elettriche. Kano, da parte sua, può spaziare dalla modalità Cutthroath che amplia la sua lista di mosse basate sulle lame a quella Cybernetic che si concentra sugli attacchi con granate ed il suo particolare occhio laser, per concludere con la cosiddetta Commando dedicata agli specialisti delle counter. Come avevamo già potuto apprezzare a Los Angeles, la presenza degli stili può cambiare radicalmente le performance di un combattente, aumentando in maniera davvero sensibile la varietà dell'offerta di Mortal Kombat X, già notevole grazie ad un parco di lottatori che si prospetta molto ricco. Per concludere in bellezza la presentazione, ci è stata mostrata una delle Fatality di Kano, che dapprima ha squarciato l'addome di Raiden facendone uscire le interiora e poi ha completato il lavoro facendogli esplodere la testa con il suo raggio laser.

Tante conferme e solo qualche piccola incertezza nella nostra prima prova di Mortal Kombat X

Ammazzami di botte

A causa dei tempi ristretti tipici di un evento come la Camescom, la nostra sessione di gameplay si è potuta limitare soltanto a tre combattimenti contro un altro giocatore, che abbiamo sfruttato per metterci ai comandi di Raiden, Sub-Zero e Cassie Cage. Non avendo tempo per studiare in maniera approfondita la lista mosse non ci siamo potuti produrre in uno scontro particolarmente tecnico, ma comunque abbiamo messo alla prova alcune caratteristiche del gioco. Come è noto, Mortal Kombat X segna il ritorno delle mosse a raggi X, attivabili premendo entrambi i tasti dorsali previo riempimento di un apposito indicatore: efficaci e spettacolari, tali colpi speciali vanno però lanciati con debita attenzione dato che c'è comunque la possibilità di mancare il bersaglio e vedere così azzerata la barra.

Facciamoci del male

Molto interessante anche la disponibilità di elementi interattivi dello scenario che possono essere utilizzati a proprio vantaggio premendo R1 quando si illuminano: nella nostra esperienza, abbiamo usato sia degli appigli per fuggire quando venivamo messi all'angolo, sia oggetti di vario tipo (persino un cadavere) da lanciare all'indirizzo dell'avversario. Solo un aspetto della nostra sessione di gioco con Mortal Kombat X non ci ha pienamente convinto, ovvero una sensazione abbastanza consistente di ritardo tra l'esecuzione dell'input sul controller e la corrispondente azione del personaggio su schermo: è lecito pensare si tratti di una conseguenza del fatto che il gioco è ancora in piena lavorazione e che verrà corretta in corso d'opera, ma ci sembra comunque giusto tenere d'occhio questo elemento. Nulla da dire invece per quanto concerne il fronte tecnico, dove Mortal Kombat X conferma le ottime impressioni che ci aveva lasciato a Los Angeles: i nuovi personaggi che abbiamo visto contribuiscono nel mantenere alto il livello qualitativo dei modelli poligonali, con la ciliegina sulla torta delle differenze visibili a seconda dello stile adottato. Molto buone anche le animazioni e davvero convincente il design dell'interfaccia e dei menu, mentre abbiamo ravvisato qualche lieve variazione qualitativa tra un'ambientazione e l'altra, con alcuni fondali ricchi e definiti ed altri leggermente meno evocativi e spettacolari.

CERTEZZE

  • Tecnicamente molto valido
  • Tante mosse per ogni personaggio
  • Fatality e mosse speciali da urlo

DUBBI

  • I comandi mancano un po' di reattività
  • Alcune ambientazioni meno riuscite di altre
  • Story mode ancora tutto da scoprire