Dopo aver annunciato e rivelato il nuovo mostro e la seconda versione degli hunter in occasione dell'E3 di Los Angeles, i ragazzi di Turtle Rock Entertainment non potevano ovviamente perdere la possibilità di farci nuovamente giocare con il loro originale shooter in prima persona sfruttando la cornice della GamesCom di Colonia. E infatti immancabilmente, dietro le porte chiuse dello stand business di 2K Games, ma il gioco era presente anche sullo showfloor nell'area consumer, abbiamo passato un'oretta abbondante in compagnia dell'ultima demo disponibile del gioco.
Dimostrativo che, per la prima volta da quando abbiamo scoperto l'esistenza di questo progetto, consentiva di provare tutti i contenuti rilasciati fino ad oggi, quindi una qualsiasi combinazione di mostri e build degli hunter. L'unico obbligo era rappresentato dalla mappa utilizzabile per lo scontro: Distillery. Partiamo proprio da quest'ultima. Con un'ambientazione innevata ma con l'immancabile oscurità ad avvolgere i suoi contorni, il livello offriva il consueto mix di vegetazione incolta, alture e dirupi da poter sfruttare per controllare il terreno di caccia o, al contrario, nascondersi e fuggire il più velocemente possibile, e alcune strutture abbandonate al centro dell'area. Queste ultime erano il punto nevralgico delle fasi avanzate di gioco visto che dopo alcuni minuti di match, il generatore di energia utilizzato per potenziare la fabbrica che dà il nome alla mappa, diventava vulnerabile agli attacchi del mostro. In termini grafici e artistici, Distillery offriva un terreno di gioco innevato e persino un abbozzo di condizioni meteorologiche variabili con alcune tempeste di neve che periodicamente colpivano la zona e portavano ad una diminuzione della visibilità generale. Quello che però ci ha maggiormente colpito è stato il menu iniziale pre-match che finalmente presentava un aspetto più definitivo con un HUD molto più chiaro e ricco di indicazioni e una diversa gestione delle abilità (nel caso del mostro) e dei perk. Nella nostra prova abbiamo potuto giocare con entrambi i mostri, il Kraken e il Goliath, Lazarus, il medico annunciato più di recente ed Hank, l'hunter support rivelato al momento dell'annuncio del gioco. In fase di selezione del mostro è immediatamente possibile spendere tre punti tra le quattro abilità disponibili e peculiari del gigante malvagio, ognuno potenziabile per tre livelli. Successivamente, ad ogni fase evolutiva, lo stesso menu permette di spendere ulteriori tre punti sempre in totale libertà. Ad unire invece il "cattivo" di Evolve ai suoi cacciatori è il sistema di perk che permette, sempre durante la fase iniziale, di selezionare un singolo bonus passivo che ci accompagnerà per l'intero match. Nel caso del mostro abbiamo potuto notare un potenziamento in grado di ridurre i danni subiti ed uno in grado di aumentare quelli effettuati, così come un buff capace di rendere più rapido il cibarsi della fauna uccisa. Piuttosto simili i perk disponibili per gli umani, con in più un bonus per aumentare la velocità di ricarica delle armi. Nella demo la selezione era estremamente limitata ma nella versione finale del gioco ci saranno decine di perk diversi che si sbloccheranno con il salire di livello del profilo del giocatore, l'unico elemento persistente di Evolve, alla base anche di un sistema di matchmaking che avrà il difficilissimo compito di creare squadre il più possibile bilanciate e di abbinarle con un giocatore/mostro di bravura simile.
Evolve si conferma ancora una volta un titolo ricco di potenziale e dal gameplay molto originale
Un errore e si perde
Quello che infatti è emerso dalla nostra prova estensiva è che Evolve sembra essere estremamente dipendente dal bilanciamento della squadra di hunter.
Se quest'ultimo è perfettamente rodato ed organizzato, è quasi impossibile riuscire a tenerci testa anche quando si è convinti di sapere utilizzare il mostro nel migliore dei modi e si conosce perfettamente la mappa. Al contrario quando il team è poco organizzato o assemblato "a caso" dal sistema, anche il più scarso tra i giocatori ai comandi dell'avversario gigante, può avere la meglio una volta compreso il concetto basilare di priorità dei bersagli: medic e support sono quelli da tenere costantemente sotto attacco e, in un attimo, la battaglia è vinta. Questo però, non significa assolutamente che Evolve non sia un gioco promettente, anzi questa nuova prova ci ha convinto ulteriormente del potenziale di questo progetto e della sua capacità di coinvolgere e intrattenere con uno stile di gioco assolutamente peculiare, ma semplicemente che tutte le combinazioni possibili di hunter e mostri dovranno essere tenute adeguatamente d'occhio da Turtle Rock, pena il rischio di ritrovarsi davanti a build inarrestabili. Tecnicamente il titolo si è presentato ancora una volta molto bene. Complice la piattaforma provata, il PC, Evolve risultava essere estremamente stabile nel frame rate e con il consueto colpo d'occhio molto piacevole ma non stratosferico, perfettamente giocabile con il pad così come con l'accoppiata mouse e tastiera. In termini di effetti e di qualità di texture e modelli, il gioco sembra infatti poter dire la sua ma il risultato generale si presenta sempre un poco sporco e poco rifinito. Elementi che, siamo sicuri, verranno adeguatamente limati da qui alla nuova data di uscita. Proprio di recente infatti, il gioco ha subito un importante slittamento da questo ottobre al 10 febbraio del prossimo anno. Ovviamente, accanto al computer, lo vedremo anche su PlayStation 4 e Xbox One.
CERTEZZE
- Il gameplay è ancora originale e fresco
- Sembra finalmente che il gioco cominci a mostrare dell'interessante varietà
- Il frame rate è granitico
DUBBI
- Il bilanciamento tra le varie build di hunter dovrà essere perfetto
- Rimaniamo convinti che il mostro sarà sempre svantaggiato di fronte ad un team di hunter ben organizzato