Quanto fate attenzione alle recensioni degli utenti su Steam? Da una parte sono utili e meglio integrate rispetto ad altri sistemi più aleatori, dall'altra di tanto in tanto sono lo sfogo per commenti al limite del possibile. PC Gamer ne ha raccolte alcune delle più assurde, dategli un occhio se volete farvi qualche risata. Molto più serio il lavoro a video in più puntate che Red Bull ha finanziato per raccontare al mondo le imprese dei migliori compositori giapponesi di musiche utilizzate all'interno dei videogame. È ancora in corso di pubblicazione, però vale la pena iniziare a seguire questa ottima serie. Se infine siete incuriositi dal fenomeno Twitch e volete indagare le possibili ragioni dell'acquisizione da parte di Amazon per un miliardo di dollari, questo racconto della prima esperienza con la piattaforma da parte dell'autore ben riesce a inquadrare le ragioni del successo e le bizzarrie che lo contraddistinguono.
Tutto il mondo del gioco su PC nella rubrica settimanale di Multiplayer.it!
COMPONENTE | CARATTERISTICHE | PREZZO |
Processore | Intel Core i5-4430 | € 160.00 |
Scheda Madre | ASRock Z97 Pro4 | € 90.00 |
Scheda Video | Radeon R9 280x | € 190.00 |
RAM | Corsair XMS3 8gb (2x4gb) ddr3 1600 MHz | € 80.00 |
Alimentatore | SeaSonic S12II 520 Bronze 520W | € 60.00 |
Hard Disk | Hard Disk Seagate - Barracuda 500 GB + Samsung 830 128GB | € 140.00 |
Lettore-Masterizzatore Ottico | Samsung SH-S223Q SATA | € 25.00 |
Case | Cooler Master 690 II Advanced | € 85.00 |
CONFIGURAZIONE COMPUTER DA GIOCO | € 830.00 |
Tutta una questione d'immagine
Contrariamente a quanto speravamo, le novità dell'IFA di Berlino si sono fermate, o quasi, a quello di cui abbiamo parlato la settimana scorsa con l'unica eccezione dei pannelli basati sulla tecnologia ULED. Il nome richiama la tecnologa OLED ma nel caso di questi nuovi pannelli, il primo dei quali è stato presentato da Hisense proprio sullo showfloor dell'IFA, i Led organici non centrano nulla. Ad essere equiparabile dovrebbe invece essere la qualità dell'immagine con LED di altà qualità combinati con una retroilluminazione avveniristica. Il tutto, ed è questo l'elemento interessante, a un prezzo inferiore di quello degli schermi OLED anche se senza la possibilità di realizzare pannelli ricurvi che non sono comunque mancati anche in occasione della fiera berlinese.
LG ha tirato fuori dalla manica un pannello da 55 pollici Full HD dello spessore di soli quattro millimetri che promette una fedeltà dei colori mai vista prima grazie all'introduzione del bianco al classico schema RGB (rosso, verde, blu). Ed è proprio la qualità d'immagine l'elemento che più ci interessa dei nuovi pannelli visto che tecnologie di questo tipo possono estendersi anche all'ambito videoludico attraverso monitor e visori tridimensionali. Tra l'altro è probabile che molti possano già verificare la bontà delle affermazioni di LG semplicemente recandosi in un centro commerciale visto che il televisore 55EC930V è già disponibile con il prezzo di 2.999 euro. Una cifra decisamente elevata anche se diventa improvvisamente insignificante se paragonata ai 40 mila dollari necessari per portarsi a casa il Samsung UN85S9 4K. Stiamo parlando di un cinema da salotto da 85 pollici che ci interessa non tanto per la qualità d'immagine, non eccezionale anche adottando il 4K viste le dimensioni a dir poco generose del pannello, quanto per i commenti suscitati dal prezzo mostruoso. La pagina di Amazon relativa al televisore Samsung ospita quasi duemila recensioni (le trovate scorrendo fino a fondo pagina) e sono quasi tutte battute per una lettura di fine estate da veri geek.
Trapianto 3D
Come al solito ci concediamo un'escursione al di fuori della mera sfera tecnologica prendendo in considerazione il suo inevitabile estendersi alla realtà biologia umana. In quest'ambito la notizia del momento riguarda indubbiamente un particolare trapianto che è stato effettuato utilizzando una vertebra realizzata con una stampante 3D.
A riceverla è stato Qin, un giovane cinese che dopo un'operazione della durata di cinque ore si è potuto finalmente dire libero del tumore alle ossa che lo affliggeva. L'operazione ha dimostrato che le stampanti 3D permettono di realizzare repliche pressoché perfette delle ossa da sostituire con tanto di porosità funzionali all'integrazione dell'oggetto con i tessuti viventi ed evitando l'utilizzo supporti in titanio o protesi imperfette e capaci di produrre, nel tempo, problemi inizialmente non rilevabili. Non è detto che in questo caso, dov'è coinvolto l'ancora insostituibile e delicatissimo midollo, le cose vadano lisce anche se ci auguriamo che sia così ma ci troviamo comunque di fronte a un traguardo importante. Una minuzia di questo genere, dobbiamo dirlo, è da tempo al centro del lavoro delle cliniche, degli ospedali e delle università più all'avanguardia ma l'uso della stampante 3D riduce notevolmente i costi e rappresenta un grosso passo in avanti.
Nvidia GTX 980 - Spuntano i presunti benchmark
La presentazione delle nuove GeForce è ormai imminente ma questo non ha diminuito il flusso di opinioni, rumor e presunti leak. L'idea di molti è che la GTX 980, a quanto pare ancora legata al processo produttivo a 28 nanometri, non si dimostrerà capace di superare le prestazioni della GTX 780 Ti, attuale scheda di punta della scuderia Nvidia. Ma i benchmark pubblicati da Videocardz.com ci raccontano una realtà lievemente differente. Stiamo chiaramente parlando di dati presunti, quindi niente di confermato, ma se i numeri pubblicati dovessero risultare veritieri, la GTX 980 liscia sembrerebbe superare (grazie alla disparità di clock) la GTX 780 Ti liscia (core a 928Mhz) di un pieno dieci percento. Non un margine scarso considerando che la nuova scheda dovrebbe arrivare con un prezzo contenuto e consumi da record in ambito 28 nanometri. Unico dubbio le performance SLI che, secondo i presunti benchmark, non sono eccezionali.
Ma stiamo parlando di una scheda che deve ancora arrivare sul mercato e questo significa che probabilmente non gode di software ottimizzato per lo sfruttamento delle configurazioni dual GPU. Il problema, però, non sembra toccare l'edizione mobile della 980, anche questa presumibilmente basata sulla tecnologia Maxwell, che scala perfettamente, in termini di potenza, passando dalla singola GPU alla configurazione SLI. In questo caso, tra l'altro, c'è un balzo enorme rispetto alle altre schede video mobile mentre in ambito desktop per vedere incrementi di questo tipo sarà probabilmente necessario aspettare le prossime serie a 20 o 16 nanometri con la tecnologia Maxwell di Nvidia finalmente capace di esprimersi al massimo e le GPU Faraway Islands di AMD che dovrebbero garantire un netto salto in avanti nel rapporto tra potenza e consumi anche nel caso delle nuove Radeon.
di Mattia Armani
Benvenuti in Underground, l'unica rubrica del web che può permettersi di ignorare l'uscita di Destiny e l'annuncio di iPhone 6. Underground, una rubrica così utile che viene usata per curare le emorroidi dei novantenni. Questa settimana la scena indipendente è stata così noiosa, ma così noiosa, che per trovare qualcosa di originale di cui parlare il Rubbini è stato costretto a sviluppare una versione punta e clicca di Titanfall (Usa Pollo di Gomma con Carrucola su Titan). Underground, la rubrica cui hanno violato l'account iCloud trovandoci delle foto porno di Spelunky. Ma bando alle ciance, alle mance e alle danze e veniamo a noi iniziando a parlare di videogiochi indipendenti come si deve.
Partiamo da una promettente avventura 3D sviluppata dagli italiani Wisefool Studio. Si chiama Waking the Glares e racconta la storia di Dawnfall, viaggiatore disperso nel vasto universo che visiterà luoghi meravigliosi e fantastici guidato soltanto da una voce misteriosa. Il gioco sarà composto da sette capitoli, tutti inclusi nel gioco finale, ognuno con le sue particolarità e la sua atmosfera. Il gameplay sarà basato sull'esplorazione e la ricerca, e richiederà al giocatore di fare attenzione ai dettagli grafici e sonori dello scenario, per prendere infine delle decisioni determinanti per il proseguo della trama. L'obiettivo del team è di immergere gli utenti in una storia appassionante e varia, in cui ogni capitolo richieda di fare valutazioni differenti per andare avanti. Salvatore Davì, il producer di Wisefool Studio, ci ha comunicato che Waking the Glares sarà compatibile con Oculus Rift e che per fine settembre o inizio ottobre sarà lanciata una demo che farà da preludio alla successiva campagna Kickstarter. Di nostro non vediamo l'ora di poterci giocare e seguiremo sicuramente le diverse fasi dello sviluppo. Intanto che aspettiamo tutti insieme, guardiamo il primo teaser trailer del gioco appollaiato da qualche parte tra queste righe.
Saltiamo da un'altra parte del pianeta videoludico e torniamo a occuparci di Spiderweb Software, piccolo e storico studio specializzato in giochi di ruolo classici con visuale isometrica, che abbiamo incontrato più volte in questa rubrica, ormai operante da molti anni sulla scena indipendente (addirittura quando ancora non esisteva distinzione con quella tripla A). I fan della loro ricca produzione saranno felici di sapere che è stato appena annunciato Avernum 2: Crystal Souls https://www.avernum.com/avernum2/index.html, seguito dell'acclamato Avernum: Escape from the Pit. In uscita a fine 2014 per PC e Mac (più avanti sarà disponibile anche per iPad), sarà il solito mastodontico prodotto dedicato agli ultra appassionati del genere, con caratteristiche di tutto rispetto. Si parla di una durata di più di quaranta ore, di un mondo sotterraneo immenso diviso in nazioni e culture, di più di cento tra città e dungeon, di tre quest-line separate per arrivare alla conclusione che garantiranno la rigiocabilità, di decine di quest secondarie e manufatti magici da trovare e di un sistema magico con più di sessanta incantesimi. Pare inoltre che non ci sarà bisogno di aver giocato il primo episodio per apprezzare il secondo. Manca solo un pezzo caldo di pizza bianca farcito di mortadella fresca e possiamo urlare al capolavoro. (stai scrivendo prima di pranzo? ndUmbeltodalGiappone)
Cambiamo completamente genere e parliamo di un piccolo titolo freeware che merita una partita e anche più. Si chiama TetrisPong, https://agameaweek.com/2014/09/to-tetris-or-not-to-tetris/ è stato sviluppato da un certo Jayenkai e fa esattamente ciò che promette nel titolo, ossia unisce le meccaniche di Tetris a quelle di Pong. Il giocatore controlla i tetramini in modo standard, ruotandoli con due tasti e facendoli cadere nel pozzo cercando di creare le solite linee. A disturbare l'azione ci pensa una pallina che rimbalza sui pezzi distruggendoli, compresi quelli che compongono i bordi del pozzo. Ne risulta un gameplay più frenetico del Tetris originale, anche se a tratti più confuso. La difficoltà ovviamente è maggiore, visto che la maledetta sfera finisce spesso per distruggere parti di tetramini che rendono estremamente difficile comporre le linee e che obbligano a impervie manovre di recupero. Per questo bisogna essere rapidi nelle scelte, anche quando l'azione sembra avere ritmi più blandi. Da notare che con il crescere della difficoltà cambia anche lo stile grafico, che prende l'aspetto di alcune delle più celebri versioni di Tetris e di Pong. Se vi intriga, dedicategli qualche minuto.
di Simone Tagliaferri
Un po' a fatica, Phoenix Dawn cerca di farsi notare per portare sui nostri telefoni cellulari, e in seguito sui nostri monitor, la storia di Phoenix, un'entità magica alle prese con un percorso di crescita che dipende molto dalle scelte del giocatore. L'elemento interessante è la possibilità di spendere punti esperienza per combinare incantesimi, creandone così dei nuovi. E questo ci porta a uno dei giochi principali della settimana, nel quale la creazione di incantesimi rappresenta tutta l'esperienza di gioco. Continuate a leggere per sapere di cosa stiamo parlando, ma non dimenticate Phoenix Dawn. Anche se la campagna dovesse fallire, abbiamo l'impressione che la determinazione del suo creatore, Eric Trowbridge, potrebbe fare risorgere il progetto come la fenice da cui prende in prestito il nome.
Codespells sta sbancando, e non potrebbe essere diversamente. Si tratta di un progetto di grande portata, che va oltre il semplice piacere del videogioco. In Codespells infatti possiamo creare infiniti tipi di incantesimo a partire dal codice di programmazione, presentato con un'interfaccia tale che anche chi non ha nessuna conoscenza di programmazione è in grado di ottenere risultati stupefacenti. Basti dire che il sistema che sta dietro a Codespells è alla portata perfino di un bambino.
Maneggiando i quattro elementi base in un mondo aperto tridimensionale, possiamo, tramite la staffa del nostro mago, creare incantesimi pazzeschi capaci di sollevare montagne, aprire le acque di un mare, scatenare tornado, costruire edifici e ogni altra azione che la nostra fantasia sia in grado di concepire, perfino combinando più effetti fra loro. Potremo condividere gli incantesimi che abbiamo creato con gli altri giocatori e partecipare a partite multigiocatore nelle quali saremo noi a creare gli obiettivi, per esempio sopravvivere, bilanciare un ecosistema o vincere in un gioco fra maghi. L'aspetto più interessante riguarda il fatto che, una volta divenuti bravi abbastanza con l'interfaccia di programmazione, saremo in grado di scrivere il codice direttamente in Javascript. Immaginate quanto possa essere utile per chi non ha mai toccato questo aspetto misterioso dei computer con i quali gioca o lavora da una vita. Ma quello che più ci ha colpiti è il quinto elemento che ogni mago può dominare, la vita. Ci saranno infatti creature fantastiche sparse nel mondo di gioco. Grazie a una speciale sfera potremo accedere al nucleo della loro programmazione e modificarlo, per esempio cambiando l'obiettivo "difendi il branco" di una creatura con quello "difendi me", così da trovarci al nostro fianco un alleato anziché un nemico. Ovviamente, l'elemento vita sarà accessibile solo ai maghi più bravi, ossia a quelli che avranno accumulato maggiore esperienza di programmazione nel mondo di Codespells.
Si sa che quando una razza aliena arriva sulla Terra, sono cavoli amari. In Noct seguiamo infatti l'epica battaglia per la sopravvivenza di un essere umano ripreso dalla telecamera di un satellite con visione termica.
L'insolito aspetto visivo del gioco contribuisce notevolmente a creare un'atmosfera straniante carica di tensione. Inoltre, siccome la Terra è precipitata in una eterna oscurità, possiamo vedere solo la porzione di mappa poco distante dal nostro eroe, così che basta poco per farci saltare dalla sedia. Sebbene Noct sia soprattutto un gioco di azione senza tregua, l'esplorazione della rovine lasciate dall'umanità gioca un ruolo cruciale. Solo così infatti si possono scoprire aree segrete con oggetti e armi che possono fare la differenza fra la vita e la morte. Non è cosa da poco se considerate che abbiamo una sola vita a disposizione. E non pensiate neppure di imparare la strada a memoria, perché ogni partita genera un mondo diverso da quello affrontato in precedenza. Fra i nemici, di stampo lovecraftiano ma con in più qualche sinistro elemento meccanico, spiccano i boss epici, rari mostri che si possono sconfiggere solo insieme ad altri giocatori o disponendo di un particolare oggetto da scoprire nel corso del gioco. Ma l'equipaggiamento non è tutto. Conta molto anche la strategia scelta in base al proprio avversario e la capacità di valutare se rimanere a combattere o darsela a gambe gridando fino a farsi bruciare l'ugola. Andare avanti alla cieca significa infatti incontrare presto una morte orribile. Grazie al sostegno della comunità che segue il gioco fin da quando era solo un prototipo, Noct parte già con molte caratteristiche rodate, ma il traguardo non è ancora stato raggiunto. Perciò, se l'idea vi stimola, questo è il vostro momento. Potreste essere l'ultima speranza per l'umanità.
Benvenuti nel mondo di Pathologic, dove un morbo che distrugge il corpo e la mente miete vittime fra le strade di una remota cittadina. Non esiste nessuna cura, perciò le autorità hanno deciso di inviare un dottore per tentare di capire come funziona questo terribile morbo. Dopo di lui arriverà un inquisitore, e infine un commando con il compito di uccidere tutti. Insieme al dottore si infiltrano anche due giovani con abilità fuori dal comune. Una volta scelto di impersonare uno di questi tre guaritori, abbiamo dodici giorni per salvare la città. Ci sono però diversi problemi. Non potremo infatti risparmiare tutti gli abitanti e la nostra stessa vita sarà in pericolo. Inoltre, questa cittadina, ricreata nei minimi dettagli affinché ogni elemento sia coerente e portatore di un frammento di storia locale, è un luogo fuori dal mondo. Sorge intorno a un mattatoio, ma i tori sono sacri e solo gli iniziati possono ucciderli. L'azienda principale è gestita da una bambina e c'è un edificio che rimane sollevato da terra senza ragione apparente. E poi perché è vietato scavare pozzi? Tante stranezze con le quali confrontarsi, decisioni complesse e un'atroce flagello all'opera rendono il nostro compito molto arduo. Dovremo compiere operazioni cruente e confrontarci con il dramma di diventare presto o tardi noi stessi portatori del virus. Il gioco è scandito dal progredire dei giorni, perciò se non riusciremo a concludere un compito per tempo dovremo affrontare le conseguenze. Le persone muoiono, i quartieri cadono in mano ai saccheggiatori e siamo costantemente in cerca di risorse per curare gli altri e noi stessi. Fame, sete, intrighi locali, motivi passionali, tutto si interseca nella nostra missione, mentre cerchiamo di lenire il dolore ma anche di scoprire una cura per la malattia. Sapendo che, in certe situazioni, uccidere è l'unica strada per rimanere vivi. Ci sarebbe ancora tanto da dire, considerando che il gioco richiederà circa settanta ore per essere completato con tutti e tre i personaggi. Senza esagerare, ci sentiamo di dire che, almeno sulla carta, Pathologic potrebbe essere uno dei giochi più interessanti in assoluto degli ultimi anni. Molto ambizioso, ma anche fattibile, se riuscirà ad accumulare i 250.000 dollari richiesti. Circa 180.000 sono stati già versati ma restano ancora 24 giorni allo scadere del bando. Come i dottori della sua storia, anche Pathologic lotta contro il tempo.
di Andrea Rubbini
WildStar
Pronti per una rara infornata di notizie flash provenienti dal magico mondo dei MMORPG? Se non siete pronti, pazienza. Se lo siete tanto meglio.
Lo stesso concetto si potrebbe applicare ai raid di WildStar: magari siete pronti per affrontarli, ma proprio non riuscite a finire il lunghissimo attunement. Ehi, noi ve l'avevamo detto che Carbine Studios aveva esagerato. A quanto pare se ne sono resi conto pure loro, perché l'ultima patch - passata un po' in sordina - ha semplificato il processo di unlock dei raid: ora serve soltanto la medaglia di bronzo nei dungeon di difficoltà veteran, la quale si ottiene semplicemente completandoli. Non solo. Il numero di boss da sconfiggere è passato da diciotto a dodici e questo progresso sarà calcolato retroattivamente tramite achievement nel caso si siano già sconfitti in passato. L'attunement rimane comunque un affare lungo e complesso, ma ora un po' meno: vi ricordiamo che, in buona sostanza, si tratta di una serie di requisiti da soddisfare per entrare nel raid dungeon endgame. La patch, comunque, ha migliorato anche lo sblocco degli AMP, più facili da trovare e ora disponibili anche tramite venditori PvP e ricompense Path.
Guild Wars 2
A proposito di patch, l'ultimo aggiornamento del MMORPG firmato ArenaNet ha scatenato un vero e proprio vespaio sui forum ufficiali e non. A quanto pare, è stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso di una community che comincia a stancarsi dei nuovi contenuti rilasciati col contagocce degli ultimi mesi.
Questa volta, gli sviluppatori sono andati a ritoccare il sistema di leveling e di acquisizione delle abilità, cosa che ha particolarmente infastidito i veterani del gioco che stavano crescendo dei personaggi secondari: in sostanza molte abilità sono ora bloccate fino a un certo livello, una dinamica completamente diversa da quella che ha caratterizzato il leveling fin dal lancio. Il direttore del progetto, Colin Johanson, ha cercato di sedare le polemiche parlando di bug e disinformazione, nonché spiegando che questi cambiamenti sono stati implementati per migliorare l'esperienza di leveling di tutti i giocatori, specialmente quelli nuovi. Nonostante ciò, Johanson ha assicurato che il team sta seguendo l'evoluzione della vicenda ed è disposto a fare dietrofront nel caso si riveli controproducente. Per quanto riguarda la living story e i nuovi contenuti, invece, non ci sono molte novità: sappiamo solo che il prossimo aggiornamento che proseguirà la storia di Tyria è ora datato 4 novembre e potrebbe contenere una zona inedita.
ArcheAge
Mancano pochissimi giorni al lancio europeo di ArcheAge (sì, tranquilli, lo giocheremo per voi!) e Trion Worlds ne ha approfittato per fare il punto della situazione durante un lungo livestream in cui si è parlato di alcune questioni che interesseranno i nuovi giocatori.
L'housing, tanto per cominciare. Sarà possibile sfruttare questa funzione del sandbox coreano già in headstart, e questo significa che i giocatori che cominceranno per primi si potranno accaparrare anche i terreni e le abitazioni migliori. Per ogni account si potranno comprare tutte le case che si vogliono, ma ci sarà una tassa che incrementerà esponenzialmente dal terzo immobile in poi. A parte questo, i ragazzi di Trion Worlds hanno sfiorato altri dettagli interessanti, come i costi del gioco: ArcheAge è un titolo free to play, ma si parla di una sottoscrizione "patron" da circa 15$ per avere vari vantaggi in gioco. Sarà possibile anche acquistare denaro virtuale dallo shop ufficiale di Trion Worlds, la quale intende continuare la sua spietata crociata contro bot e venditori illegali già cominciata con Rift. Bisogna ancora capire quanto e come inciderà la compravendita di denaro sul gameplay e sull'economia del gioco, ma per esempio sappiamo già che la casa d'aste sarà aperta a tutti, anche ai giocatori free to play. Se avete bisogno di qualche altro chiarimento, non possiamo che invitarvi a leggere la FAQ sul sito ufficiale.
World of Warcraft
Torniamo a parlare dei grandi preparativi per il decimo anniversario del kolossal Blizzard che coinciderà più o meno con il lancio della sua quinta espansione, Warlords of Draenor.
La società di Irvine ha pubblicato una comoda roadmap che descrive tutti gli eventi previsti dal 21 novembre al 6 gennaio. Ricordiamo, tanto per cominciare, che chi si collegherà al gioco in quel lasso di tempo riceverà in regalo una mascotte, Corgi il cane infuocato (che nonostante il nome è tenerissimo). Chi avrà raggiunto il livello massimo in tempo (100 con l'uscita dell'espansione) potrà anche partecipare a un revival di Molten Core, il primissimo raid concepito per il gioco tanti anni fa. In alternativa, ce n'è anche per gli amanti del PvP, con il battleground temporaneo Soutshore Vs. Tarren Mill, diviso nelle fasce di livello 90-99 e 100. Blizzard ne ha approfittato per sottolineare anche che la nuova stagione PvP e il primo, nuovo raid dell'espansione (Highmaul) saranno aperti il 2 dicembre, con le modalità Ricerca e Mitica disponibili dalla settimana successiva.
Star Wars: The Old Republic
Chiudiamo con la galassia lontana lontana e free to play, perché BioWare ha appena implementato un nuovo flashpoint intitolato Legacy of the Rakata.
Il dungeon esplora le motivazioni e i misteri di questa specie aliena che ha fatto più volte capolino nella storia di The Old Republic e chiude l'arco narrativo intitolato Forged Alliances. I giocatori dovranno esplorare le rovine di Rakata Prime e scoprire i segreti della Star Forge insieme all'agente Theron Shan, a Lana Beniko e al contrabbandiere Jakarro. I ragazzi di BioWare hanno sottolineato l'importanza che la strategia ricopre all'interno di questo flashpoint, in cui ci sarà meno da combattere per la gioia dei giocatori meno navigati che vogliono soltanto scoprire come la trama si collegherà alla prossima espansione di The Old Republic.
di Christian La Via Colli