Project Spark è solo in minima parte un videogioco. Il cuore pulsante dell'esperienza free-to-play firmata dal Team Dakota, da poco emersa dalla fase beta, è la dimensione creativa che permette di realizzare esperienze complesse e di interagire con le creazioni degli altri utenti. Per questo abbiamo deciso di evitare una recensione preferendo realizzare uno speciale che arriva accompagnato da una sala giochi ad ampio respiro. L'intento è quello di evidenziare le possibilità creative concesse a chi deciderà di scaricare un titolo decisamente particolare. L'esperienza base è infatti gratuita e contiene già tutto quello che serve per scoprire, con un impegno minimo, se abbiamo o no la stoffa dello sviluppatore. Sono ormai lontani i tempi in cui era necessario avere competenze informatiche anche solo per cimentarsi con il modding. Gli editor si sono evoluti costantemente arrivando a consentire a chiunque la realizzazione di esperienze complesse. In molti casi quelli che ci troviamo di fronte sono veri e propri tool di sviluppo che pur limitati trasformano l'utente in uno sviluppatore svelando alcuni dei meccanismi che fanno parte della genesi di un videogioco. Project Spark fa di questa filosofia la propria anima avvicinando creazione e gioco senza rinunciare a una buona dose di complessità.
Come in LittleBigPlanet c'è una componente single player ma anche nel caso del primo capitolo della campagna si tratta più di un grosso tutorial che ci presenta i personaggi attualmente disponibili e introduce Spark, la scintilla dotata del potere di creare a cui dobbiamo il titolo del gioco. La piccola campagna, giocabile in cooperativa a due locale, non offre nulla di trascendentale ma diversi passaggi, che includono minacce ambientali e la possibilità di plasmare il mondo circostante, rappresentano ottimi spunti per poter creare qualcosa di sfizioso nella modalità di creazione. Merita inoltre una menzione la modalità Crossroads che è rappresenta un vero e proprio tutorial alla creazione di livelli action adventure. Il giocatore può scegliere tra quattro eroi, due dei quali da sbloccare, creando e vivendo in parallelo un'avventura fatta di missioni, sottomissioni e dialoghi personalizzati. Il concept in questo caso è più intrigante e la natura di tutorial più evidente. Ma anche in questo caso quello che ci troviamo per le mani non è che un punto di partenza per quanto l'action adventure di stampo fantasy si adatti perfettamente a uno stile che ricorda innegabilmente quello di Fable. Ma con Project Spark è possibile creare avventure grafiche, puzzle game complessi, racing, shoot'em up, sportivi, giochi di ruolo o sparatutto in prima persona e con il lancio del pacchetto Galaxies: First Contact, sbloccabile istantaneamente con lo Starter Pack da 39,99 euro assieme ad altri bonus come il moltiplicatore di punti esperienza e crediti, si sono aperte anche le porte della fantascienza.
Project Spark ha l'aspetto di un videogioco ma l'anima di un complesso tool di sviluppo
Soli o ben accompagnati
L'editor permette di creare script articolati, include il salvataggio delle categorie, variabili numeriche e tutta una serie di strumenti piuttosto avanzati. Ma tutto passa da icone ben riconoscibili e questo significa che possiamo creare il nostro codice navigando con il pad tra varie opzioni messe a disposizione dagli sviluppatori. La logica di sviluppo è basata sul classico sistema "if - then", in questo caso "when - do", ma ognuna delle due funzioni può essere associata rapidamente a diverse variabili che vanno dalla modalità di pressione di un tasto fino alla creazione di concatenazioni complesse, variabili speciali, calcoli e persino dialoghi a bivio. Le opzioni non sono illimitate ma sono comunque molto numerose e sono implementate in modo piuttosto intuitivo. Per interagire con un oggetto basta selezionarlo con il puntatore per poter accedere al suo cervello che permette di stabilire interazioni, comportamenti, parentele con altri oggetti o possibilità di controllo diretto da parte del giocatore. Ed è qui che troviamo gli elementi complessi come variabili numeriche e funzioni avanzati la cui comprensione può essere più ostica. Ma non è necessario farsi spaventare dai numeri, per creare qualcosa che valga la pena di essere giocato quello che serve è un po' di logica combinata con una buona dose di pratica e le tempistiche di apprendimento possono essere ridotte, proprio come nel campo della programmazione vera e propria, ricorrendo all'esperienza e alle creazioni degli altri giocatori.
Ecco che, senza strafare, si arriva rapidamente a generare interazioni complesse, velivoli dal comportamento credibile e puzzle puri alla tetris con tanto di sistema di punteggio progressivo. Alla base di tutto, comunque, c'è la customizzazione dei controlli seguita a ruota dalla creazione della mappa di gioco. A questo punto creare una sezione platform, sostenuta dalla presenza del salto multiplo, è questione di un attimo, ma dopo qualche ora si avverte l'esigenza di comprendere lo scripting che permette persino di creare dinamiche complesse come la cattura di creature in stile Pokémon. Ed è proprio questa una delle demo più celebri di un hub intuitivo e già ricco di numerosi spunti. C'è anche chi ha creato con una discreta cura la torre di Mordor con tanto di schiere di nemici a difesa del grande occhio di fuoco e per questo si è giustamente guadagnato ottime valutazioni da parte degli utenti che hanno provato l'esperienza sebbene questa non sia ancora completa. Ma possono essere gli altri utenti a completare la creazione rifinendola o reinterpretandola. L'opzione remix consente infatti di scaricare e ritoccare un progetto altrui, a patto di avere sbloccato gli stessi elementi utilizzati per svilupparlo, cambiando anche solo le texture o la luminosità, entrambi fattori che possono essere modificati attraverso comodi menù. Quello delle proprietà del mondo, per esempio, permette di ritoccare rapidamente gravità, posizione del sole, condizioni atmosferiche, orizzonte visivo, musica di sottofondo, tipo di acqua e svariati altri elementi, tutto in tempo reale. Ed è possibile modificare attraverso dei selettori anche la velocità del personaggio e il numero di salti effettuabili in aria. Tutto è rapido e indolore proprio come la transizione dalla fase di modifica a quella di test che è molto rapida e consente di lavorare a ritmi serrati. Ma in tutto questo l'elemento che sorprende di più è la possibilità di giocare e di creare in cooperativa a quattro, che non solo si concretizza in una funzione che amplifica il divertimento, ma che dà spazio agli ospiti che decidano di devastare il mondo che abbiamo creato con tanta pazienza. Come nel caso di Minecraft la cooperazione permette di dar vita a un piccolo team di sviluppo online che può lavorare con tempistiche più rapide senza rinunciare alla cura per il dettaglio.
Obiettivi Xbox One
Con il lancio della versione definitiva e l'arrivo di nuovi contenuti il totale dei punti ottenibili con Project Spark è salito a millecinquecento. Alcuni di questi sono legati alle modalità narrative e, come quelli legati all'evoluzione del livello dell'account, sono quasi tutti cumulativi o progressivi e quindi piuttosto semplici da ottenere. Ma la maggior parte dipende dalle attività di esplorazione o sviluppo e per sbloccarli tutti è necessario anche incontrare il favore della community raggiungendo un totale di cinquantamila download delle nostre creazioni.
Fiat lux
La creazione del mondo avviene attraverso un cursore che può avere la forma di una sfera, di un quadrato o un cilindro e può essere ridimensionato, fino a raggiungere dimensioni decisamente generose, in modo rapido e intuitivo. Non mancano inoltre tool piuttosto potenti che generano automaticamente la mappa, producono vegetazione credibile al passaggio del cursore o danno un look alla Minecraft alla nostra creazione. La soddisfazione maggiore, comunque, la si ottiene lavorando personalmente su ogni dettaglio. Il grilletto destro ci consente di generare materia o texture mentre quello destro ci permette di scavare, eliminare o ritoccare la massa grezza per scolpire il mondo come più ci piace. Una volta creato l'ambiente, cosa da fare tenendo conto dell'impostazione scelta per il gameplay, non resta che passare agli elementi dello scenario per introdurre tutte quelle rifiniture necessarie per rendere uniche caverne di ghiaccio, castelli, villaggi e via dicendo. Purtroppo inizialmente la scelta è limitata ed è qui che il modello economico della produzione, che pur essendo free-to-play deve dare un senso all'eventuale acquisto con valuta reale, si scontra con il potenziale, davvero elevato, dell'esperienza. Inizialmente molti oggetti, qualche eroe e diversi scenari devono essere sbloccati e per farlo rapidamente è possibile mettere mano al portafogli. Non è un passo obbligatorio, sia chiaro. Giocando si ottengono sia punti esperienza, necessari per salire di livello e accedere a nuovi elementi, sia crediti di gioco che possono essere usati per sbloccare tutto, episodi della campagna inclusi. Il problema è che per gli oggetti più costosi è necessaria una buona dose di pazienza e tra questi oggetti ci sono elementi importanti per ampliare le possibilità creative. Per fortuna. il gran numero di esperienze messo a disposizione dalla community rende il grind sopportabile ed essere costretti a lavorare al proprio progetto progressivamente ci lascia tutto il tempo per prendere confidenza con gli strumenti di creazione.
In sostanza l'unico limite invalicabile è rappresentato dallo stile degli asset che può essere aggirato solo in situazioni estreme come nel caso della riproposizione di Geometry Wars. Ma Project Spark non è una suite per professionisti e il Team Dakota ha tutto il diritto di imporre la propria visione al proprio progetto. Tanto più che pur trovandoci vincolati allo stile estetico scelto dagli sviluppatori possiamo ricorrere al Kinect non solo per giocare ma anche per introdurre nuovi elementi. In questo contesto, il potente sensore di Xbox One si trova perfettamente a suo agio, sfruttato non solo come sistema di controllo ma come strumento per generare espressioni, dialoghi e animazioni, anche complesse, capaci di dare una marcia in più ai personaggi. Il motion capture in versione casalinga, perché di questo stiamo parlando, rappresenta un deciso passo in avanti per questo tipo di esperienza e per quanto le possibilità siano decisamente inferiori a quelle possibili con un equipaggiamento professionale, con un po' di pazienza è già possibile aggiungere animazioni, emoticon e dialoghi personalizzati dando un tocco personale al proprio progetto. Le possibilità, in sostanza, sono parecchie e sono destinate ad ampliarsi con nuovi strumenti e nuovi asset. Il primo pacchetto tematico ci porta nello spazio consentendoci di creare sparatutto in prima persona futuristici e shoot'em up fantascientifici. Nel prossimo futuro arriveranno classifiche, nuovi pacchetti e nuovi tool di sviluppo alcuni dei quali già inseriti nell'interfaccia anche se non ancora accessibili.
L'evoluzione del creazionismo
I controlli via pad sono decisamente intuitivi e ci permettono di dare sfogo al nostro lato creativo comodamente spaparanzati sul divano ma la versione PC rende il lavoro leggermente più rapido e preciso grazie all'insostituibile mouse. Il bello è che nessuno ci costringe a scegliere. Tutti i contenuti, creazioni incluse, sono accessibili da entrambe le piattaforme attraverso un unico account ed è supportato il cross-play che permette agli utenti Xbox One e PC di partecipare alle stesse sessioni. L'unico problema è che Project Spark è compatibile unicamente con Windows 8.1 e questa forzatura ha già scatenato qualche discussione vista la scarsa diffusione dell'ultimo sistema operativo Microsoft. Inoltre manca ancora all'appello la versione per Xbox 360 che si presume sia in ritardo sulle altre per questioni di ottimizzazione visto che anche questa dovrebbe essere pienamente compatibile pur dovendosi accontentare di una veste grafica più modesta. La conta dei poligoni, in ogni caso, non è particolarmente elevata e si notano qua e la evidenti scorciatoie come l'erba che inquadrata dall'alto mostra la sua bidimensionalità.
Ma la potente scintilla Spark ci permette di creare forme morbide e ricche di dettagli, gli oggetti sono molti, i modelli non sono niente male e le texture hanno una qualità decisamente elevata. Nel complesso, in sostanza, ci troviamo di fronte a un motore potente e curato, uno strumento che, forte di numerosi campionamenti audio e della possibilità di introdurne di nuovi, permette di creare livelli suggestivi e ricchi di dettagli senza mettere in crisi la nostra Xbox One o il nostro PC di fascia media. Questo sempre che non ci si faccia prendere la mano. Project Spark, a differenza di molti altri editor, non pone limiti eccessivi alla creatività, almeno una volta sbloccato il Massive World Builder Pack, e il numero di oggetti utilizzabili per arredare un livello è decisamente elevato anche nella versione base del titolo. Ma combinando centinaia di alberi, effetti in quantità, edifici colossali e orde di mostri è possibile mettere sotto torchio qualsiasi hardware e quello di Xbox One non fa eccezione. Proprio per questo gli sviluppatori hanno inserito un grafico a barre che segnala il superamento dei limiti ottimali valutando tutti gli elementi che compongono un livello. Ma eventuali eccessi non devono essere per forza eliminati brutalmente. Ci sono fattori, come l'orizzonte visivo, che permettono di bilanciare il consumo di risorse hardware evidenziando, tra l'altro, come funziona la parte più esplicita dell'ottimizzazione di un videogioco. Questa è la cosa più affascinante di Project Spark. Nonostante l'apparente semplicità, qualche inevitabile limite e il grind necessario per sbloccare gli oggetti e dare un senso all'eventuale spesa di denaro reale, ci troviamo di fronte a un prodotto complesso e ben realizzato, uno strumento potente che, cavalcando quella che è una tradizione moderna, punta al successo cercando di trasformarci tutti in aspiranti sviluppatori.
CERTEZZE
- Intuitivo e al contempo decisamente complesso
- Engine potente e piacevole da guardare
- Community molto attiva
- Le possibilità creative sono praticamente illimitate...
DUBBI
- ...ma gli asset rimandano tutti a uno stile unico
- Mancano ancora diversi tool e alcune funzioni
- La necessità di sbloccare nuovi elementi potrebbe stare stretta a chi ha fretta di mettersi a creare