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Missioni sulla rete

Con The Phantom Pain ritorna il servizio Metal Gear Online, con delle novità e qualche conferma

ANTEPRIMA di Massimo Reina   —   09/12/2014
Metal Gear Solid V: The Phantom Pain
Metal Gear Solid V: The Phantom Pain
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Del nuovo capitolo di Metal Gear Solid sappiamo ormai praticamente tutto, anche se quel genio di Hideo Kojima non perde occasione per stupire il pubblico con qualche sua trovata.

Missioni sulla rete

Metal Gear Solid V: The Phantom Pain sarà una simulazione stealth che mescolerà realismo, ironia e divertimento; elementi che di primo acchito sembrerebbero stonare con la produzione, ma che invece hanno perfettamente senso se si osserva lo storico di Kojima e si acquisisce la consapevolezza che, per certi versi, è quasi impossibile creare un gioco che sposi allo stesso tempo simulazione completa, divertimento, impianto narrativo di un certo livello e free roaming. In tal senso il titolo non vuole essere un prodotto dall'approccio aperto alla stregua di GTA, ma un prodotto che abbandona alcune delle velleità da gioco stealth ultra realistico, in favore di un free roaming di infiltrazione dove ci saranno diverse concessioni in favore del divertimento. E in quest'ottica va vista la presenza del redivivo servizio di Metal Gear Online, che proprio nelle scorse ore è stato mostrato in occasione dei Video Game Awards. Questi sarà correlato alle modalità del gioco in rete, e sarà introdotto con Metal Gear Solid V: The Phantom Pain. Sarà pertanto disponibile per tutte le versioni del titolo, vale a dire su PC, XBox 360, Xbox One, PlayStation 3 e PlayStation 4. Vediamo di che si tratta.

Con Tactical Gear Operations e The Phantom Pain rinasce Metal Gear Online: cosa dobbiamo aspettarci?

Operazioni tattiche sulla rete

Tactical Team Operations è il suffisso scelto da Kojima Productions per definire la nuova incarnazione di Metal Gear Online all'interno di The Phantom Pain. Sulle ceneri di quella che da molti fan è stata considerata su PlayStation 3 e in Metal Gear Solid 4: Guns of the Patriots, una delle migliori esperienze in rete della scorsa generazione, nonostante qualche piccolo difetto, rinascerà così la "nuova" proposta multiplayer della serie. In realtà, in termini di gameplay, questa sembra di primo acchito un po' diversa da quella vista in passato, pur mantenendo di base uno stile "classico". Appare infatti evidente, e non poteva essere altrimenti, che le nuove meccaniche che verranno introdotte nella campagna in singolo,

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a cominciare dal CQC e dai cambiamenti climatici in tempo reale, andranno a influenzare anche quelle della componente multigiocatore del titolo, cosa che a nostro parere sembra già da adesso renderlo talmente ricco di sfaccettature che al momento, senza cioè una prova diretta, appare difficilmente classificabile. In ogni caso tattica, pianificazione e cooperazione fra compagni di squadra sembrano essere le tre parole chiave attorno al quale Kojima ha pensato di costruire questa costola della sua creatura. Con ogni probabilità verranno offerte varie tipologie di missioni suddivise in operazioni ben definite per contraddistinguere quelle tipicamente stealth dalle altre più d'azione, anche se una contaminazione fra i due stili potrebbe tranquillamente trovare spazio all'interno di una terza schiera di eventi. Come nell'originale Metal Gear Online del 2008 è lecito quindi aspettarsi, tra gli altri, svariati tipi di partite a sfondo sopravvivenza, salvataggio, infiltrazione a squadre, deathmach e così via, con parte delle regole di ingaggio modificabili più o meno a piacimento. Delle vecchie opzioni di gioco è quasi certa la presenza di quella denominata Team Sneaking. Ad ogni modo, come accennato prima, a giudicare dalla base di partenza, dal filmato dei Video Game Awards e dalle informazioni in nostro possesso, l'enfasi sarà posta sul gioco e sulla vittoria di gruppo: la pianificazione di una strategia dapprima di infiltrazione o di pattugliamento, e successivamente di attacco o di difesa a seconda del ruolo interpretato e della modalità, sarà fondamentale, così come la coordinazione con gli altri elementi della squadra.

Missioni sulla rete
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Anche quando si passerà all'azione vera e propria, pur potendo contare sul supporto di gadget altamente tecnologici, robot e tute mimetiche ottiche in grado di rendere invisibili adattandosi alle tipologie di terreno e muri, i giocatori faranno bene a lavorare col resto della squadra per non soccombere. Ovviamente non mancheranno nemmeno concessioni a momenti più leggeri, ma non per questo meno efficaci all'interno dello svolgimento di una missione. Tra le trappole da piazzare nei punti strategici per eliminare i nemici o per distrarli, ce ne saranno infatti anche di fuori di testa, come il tenero pupazzo a forma di cagnolino che abbiamo visto nel trailer d'annuncio, oppure il pallone aerostatico pronto ad agganciare e a sollevare in aria il malcapitato di turno allontanandolo dall'azione di gioco. Senza dimenticare quella che più di ogni altra, al momento, ci ha intrigato, cioè a dire la trappola ispirata al personaggio di Lisa, il fantasma presente nell'anteprima giocabile di Silent Hills. Richiamare l'attenzione degli avversari per attirarli in un'imboscata o per aggirarli evocando questa figura spettrale, conferma ancora una volta, semmai ce ne fosse stato bisogno, tutto il genio e la follia del grande Kojima, che ci ha abituato da sempre a stranezze di ogni tipo. Come dimenticare, giusto per fare un esempio concreto, quanto accadeva in Metal Gear Solid 4: Guns of the Patriots con l'opzione legata all'utilizzo di alcuni dei brani per l'iPod raccolti durante l'azione, che nel corso di una seconda partita permetteva di ottenere gli effetti più disparati sui soldati o sui boss incrociati, i quali cominciavano a ridere, cantare o ballare? In tal senso, tornando a Tactical Gear Operations, siamo curiosi di capire meglio la questione dei selfie, per vedere se si tratterà di una funzione vera e propria e improntata solo su aspetti goliardici, o se consentirà magari di ottenere, una volta scattato in un momento topico dell'operazione, qualche punteggio extra o premi speciali.

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Sotto attacco

E poi la possibilità di sfruttare a seconda del momento riviste e foto di donnine seminude, disegni di militari che sembrano veri in lontananza e le iconiche scatole di cartone, ma in maniera leggermente diversa rispetto a quanto avviene nella campagna in singolo, e che potranno essere "potenziate" grazie al sistema di ricerca e sviluppo collegato alla Mother Base. A proposito di quest'ultima, come ormai risaputo, all'interno dell'avventura principale fungerà da hub per le missioni, e potrà essere personalizzata ed espansa con nuove strutture, personale e sistemi di sorveglianza e di difesa, come per esempio l'artiglieria antiaerea e i droni scout, oltre che con sezioni utili per l'addestramento come il poligono di tiro, o i depositi di mezzi meccanici e non quali elicotteri, auto, barche e perfino cavalli.

Missioni sulla rete
Missioni sulla rete

Una vera e propria componente da gioco di ruolo innestata all'interno dell'esperienza ludica, insomma, con gli utenti che potranno di fatto crearsi la loro base operativa come meglio credono con colori, loghi e conformazione differenti. Ebbene, la scelta di una struttura fisica specifica o le migliorie apportate soprattutto ai sistemi di difesa della base, non avranno una funzione prettamente estetica, ma avranno un ruolo fondamentale pure nell'economia del gioco online. In questa modalità, infatti, sarà possibile infiltrarsi nelle basi di altri videogiocatori per ottenere punti, sottrarre oggetti utili o rari, ma anche per saccheggiarne i magazzini. Ovviamente il rischio di poter subire a propria volta degli attacchi sarà alto, pertanto bisognerà cercare di difendersi scegliendo bene come posizionare telecamere con mitra, rilevatori ad infrarossi e sentinelle di guardia. In una demo preregistrata che ci è stata mostrata qualche mese fa alla GamesCom 2014, per esempio, abbiamo visto il suo funzionamento, con un giocatore "attaccante" che dopo aver evitato tutti i sistemi di sicurezza del "difendente" ha raggiunto alcuni container rubati dalla propria Mother Base, li ha recuperati col sistema Fulton, e ne ha rubato a sua volta di altri. Poi, dopo poco, se l'è dovuta vedere con un altro Snake, presumibilmente controllato dall'utente proprietario della struttura appena violata, con tanto di successivo scontro a fuoco. Da questo punto di vista è però probabile che sarà il proprio soldato, quello cioè creato, addestrato e fatto "evolvere" dal videogiocatore, a compiere queste azioni, e non tanti "semplici" cloni di Big Boss. Insomma, anche questo ci sembra un ulteriore elemento valido che va ad aggiungersi all'interno di una componente online decisamente intrigante, almeno a giudicare dalle premesse, che sembra quasi un gioco a sé. Le nostre sensazioni in questo senso sono molto positive, e in attesa di una prova diretta, siamo certi che Hideo Kojima non lascerà nulla al caso, per offrici ancora una volta un prodotto in grado di stuzzicare a 360 gradi il nostro palato di videogiocatori.

CERTEZZE

  • Le modalità online, i clan e le varie opzioni di gioco, se ben elaborate, potrebbero offrire un divertimento e una longevità pari a quelli della campagna in singolo
  • Le nuove meccaniche legate al combattimento corpo a corpo e ai mutamenti climatici potrebbero aggiungere ulteriore sale alla strategia dei team
  • La difesa e la gestione della propria Mother Base, la possibilità di invadere quella degli altri

DUBBI

  • Quali modalità e tipologie di partite verranno proposte agli utenti?
  • Ottenere nuovi equipaggiamenti e skin sarà complicato come nel primo MGO a causa dell'elevato numero di punti richiesti e della difficoltà nell'ottenerli?
  • Le varie opzioni di gioco andranno testate a fondo