Traguardo in vista per l'opera prima di Tangrin Entertainment, minuscola software house olandese che si era già messa in mostra per il grazioso Nom Nom, piccolo esercizio ludico realizzato in Flash. Kyn, presentato al GamesCom dello scorso anno e già oggetto di una prima analisi da parte del nostro Matteo, si profila come un mix tra Baldur's Gate e Diablo: del primo e immortale RPG targato BioWare viene ripresa la possibilità di guidare un party che, nella versione definitiva, arriverà alle sei unità, allargando il ventaglio di soluzioni strategiche impossibili da ottenere con l'utilizzo di un unico eroe; dall'hack & slash per antonomasia invece è mutuato il ritmo frenetico ed una struttura di gioco dichiaratamente votata all'azione. La versione dimostrativa che il dinamico duo ci ha permesso di provare presenta tre fasi del gioco, che contemplano diversi momenti della campagna per il single player (non è previsto l'online). In quello che dovrebbe essere l'inizio della storia facciamo la conoscenza di Alrik e Bram, due eroi fuggiti da una grotta, impegnati nel ritorno al proprio accampamento. Il primo assalto è coordinato da un branco di lupi affamati e fornisce subito un'idea della velocità e dell'immediatezza degli scontri: senza troppa difficoltà, con pochi fendenti, è possibile liberare la strada dalle fameliche fiere. Poco più avanti un mercante disperato richiede di portare in vita la figlia vittima di un assalto di mostri: è una buona occasione per fare conoscenza con il sistema di magie che si sviluppa in una maniera classica. Sembrerebbe dunque che le meccaniche di Kyn siano tutto sommato sempliciotte e senza grosse pretese.
Nonostante i problemi tecnici le prime impressioni ricavate da Kyn fanno ben sperare
Sistema di magie
In realtà queste primissime impressioni non sono del tutto corrette perché il primo vero assalto alle tende degli orchi può nascondere una cocente sconfitta se si adotta una tattica eccessivamente spavalda: bisogna studiare infatti le abilità dei due protagonisti ed essere in grado di utilizzarle al momento giusto per avere ragione di avversari molto più numerosi del party del giocatore. Dalla schermata dell'inventario si può accedere anche a quella delle abilità magiche, suddivise in tre macrocategorie: corpo, mente e spirito.
C'è poi un secondo livello di ramificazione in cui vengono divise le evocazioni "attive" (tra quelle mentali c'è l'indispensabile magia curativa), offensive (proseguendo nel precedente esempio si trova quella che incute terrore negli avversari) e difensive (la sopraccitata possibilità di resuscitare dei compagni caduti in battaglia). C'è poi una quarto filone di abilità denominata "feedskill"; si tratta di particolari magie che si possono attivare una volta accumulate una serie di uccisioni che riempiono la carica di una pietra incantata. Di queste gemme ne esistono numerose specie che, abbinate alla corrispettiva "feedskill" danno vita a delle combinazioni diverse. Si tratta di concetti probabilmente più difficili da spiegare che da utilizzare, anche se comunque i suggerimenti a video non sono molto esaustivi e al giocatore è lasciato l'onere di testare con l'esperienza le varie combinazioni. La magia, pur rivestendo un ruolo primario, non fa passare in secondo piano l'importanza di buon equipaggiamento. L'abilità dei programmatori ha fatto in modo che anche armi ed armature possano spostare l'ago della bilancia in modo significativo quando equipaggiati a dovere. Non manca poi la sezione crafting che non abbiamo avuto modo di testare (ne spiegheremo più avanti il motivo), ma che sembrerebbe essere decisamente importante considerando la percentuale di materie prime che i nemici lasciano cadere a terra.
Kyn Payne
Una delle maggiori difficoltà nelle battaglie proposte da Kyn è quella di trovare una buona amalgama tra i membri del party, sicché ciascuno possa essere di supporto all'altro. Tuttavia spesso la concitazione delle battaglie impedisce di impartire gli ordini con la necessaria lucidità: in perfetto stile Infinity Engine entra allora in scena la barra spaziatrice che però non congela l'azione, bensì attiva una sorta di bullet time da utilizzare per calibrare con più raziocino gli attacchi degli eroi.
Questa funzione non si può utilizzare ad libitum; bisogna infatti considerare che richiede un certo tempo per potersi ricaricare e tornare disponibile. La soluzione ideata da Tangrin è sicuramente molto interessante ed agisce proprio nella direzione prefissasi da Kyn, ossia quella di non rinunciare all'azione (grazie anche ad una notevole quantità di carne da macello contro cui non è necessario spremere troppo le meningi) mantenendo comunque elevato il tasso strategico degli scontri, alcuni dei quali, intelligentemente posizionati in punti critici della mappe, si rivelano impegnativi. In Kyn tutto quasi tutto viene gestito dal mouse, a parte qualche scorciatoia che permette di selezionare con più velocità le azioni. La visuale è isometrica e non si può ruotare, ma in compenso è possibile agire sullo zoom che si rivela utile specialmente nelle battaglie più affollate dove può essere difficile selezionare il bersaglio giusto. Da quanto abbiamo potuto constatare i livelli sono abbastanza variegati anche se non esageratamente interattivi: nel primo, come detto, ci troviamo nella classica campagna di stampo fantasy con i due protagonisti di cui sopra; nel secondo c'è da esplorare un dungeon in stile vagamente egizio alla guida di un party raddoppiato ed infine nel terzo ci troviamo all'interno di un tempio montano con tutti e sei gli elementi del gruppo. Le mappe presentano delle ramificazioni dove di tanto in tanto compare qualche personaggio non giocante che fornisce delle missioni secondarie, oppure qualche puzzle la cui risoluzione porta a dei tesori inaccessibili. Sembra quindi che alla Tangrin non si siano fatti mancare niente, riuscendo ad arricchire l'offerta e andando oltre alle meccaniche core che ne rappresentano la colonna portante.
Ancora tanti errori da correggere
Dal punto di vista stilistico non si registrano grosse migliorie rispetto al prototipo mostrato a novembre a Colonia, a riprova del fatto che gli sforzi dei programmatori si sono concentrati sull'ampliamento delle zone di gioco e sul bilanciamento delle battaglie. Forse c'è qualche effetto speciale in più che ingentilisce la colorata resa a video, ricordando per certi aspetti il vecchio Drakensang.
Il risultato è certamente encomiabile considerando che si tratta del lavoro di due sole persone, ma non si può dimenticare l'offerta di titoli simili, anche gratuiti, che possono vantare un comparto tecnico più attraente. Le nostre prove sono state condotte a singhiozzo per l'impossibilità di ricaricare una partita precedentemente salvata: questo ha impedito di poter valutare approfonditamente tutti gli aspetti che poteva offrire la versione dimostrativa. La lista di mancanze è comunque abbastanza lunga: tra le defezioni più importanti sicuramente l'interlocutorio aumento del livello dei protagonisti (non sembra esserci nessun bonus all'aumento d'esperienza) e la difficoltà nel selezionare gli oggetti dell'inventario, oltre ai frequenti scioperi del puntatore del mouse. Difetti sicuramente perdonabili considerando lo stato embrionale del prodotto, ma che hanno reso frustrante l'esperienza di gioco. Ciononostante le impressioni ricavate sono state incoraggianti: sembra che la software house olandese abbia imboccato la strada giusta grazie ad un miscela indovinato di elementi strategici e action. Non si possono chiedere i salti mortali ai bravi Victor Legerstee e Cavit Ozturk, le due menti che hanno fondato Tangrin, ma sarebbe davvero bello se riuscissero a condire il tutto con una buon canovaccio narrativo, di cui non abbiamo che pochi e al momento non incoraggianti indizi. Per poter mettere le mani sulla versione commerciale di Kyn sarà necessario attendere ancora qualche settimana; il titolo è previsto, oltre che per le piattaforme PC/MAC anche per PlayStation 4.
CERTEZZE
- Sitema di combattimento ben bilanciato
- Buona varietà di situazioni di gioco
- Alcuni spunti strategici interessanti
DUBBI
- Numerosi bug
- Da valutare la complessità delle mappe e della storia
- Sistema di crescita rivedibile