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Il ritorno di Lo Wang

Primo contatto con Shadow Warrior 2!

ANTEPRIMA di Fabio Palmisano   —   19/06/2015
Shadow Warrior 2
Shadow Warrior 2
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Uscito nel 2013 su PC e successivamente portato su console, Shadow Warrior si è dimostrato un competente remake, capace di riportare in vita lo spirito dell'originale titolo 3D Realms adattandolo ovviamente agli standard dei moderni sparatutto in prima persona. Evidentemente convinti da un buon successo di pubblico e critica, gli sviluppatori di Flying Wild Hog hanno deciso di mettersi subito al lavoro su un sequel, annunciato qualche giorno fa con un trailer e che per la prima volta abbiamo avuto occasione di vedere in movimento qui all'E3 2015. Ecco cosa abbiamo potuto carpire da una presentazione hands-off in compagnia di due membri del team di sviluppo.

Shadow Warrior 2 si mostra per la prima volta e sembra già in ottima forma

In quattro per il due

Previsto per una generica uscita nel 2016, Shadow Warrior 2 è ancora piuttosto indietro nello sviluppo, tant'è che la demo che abbiamo visto era basata su una versione pre-alpha e girava su PC, mentre i lavori sulle versioni console non sono nemmeno ancora iniziati. Il gioco gira comunque su una versione migliorata del motore del prequel, e per ora l'impatto visivo appare più che buono, con un frame rate stabilissimo a 60 frame al secondo che non ha prestato il fianco ad alcun cedimento, nemmeno nelle situazioni più concitate.

Il ritorno di Lo Wang

Lo scenario che ci è stato mostrato (un villaggio in stile orientale) ha messo poi subito in evidenza un netto upgrade rispetto a quanto visto nel primo episodio: l'ambientazione era molto più estesa e aperta, offrendo all'utente la possibilità di andare dove voleva in pieno spirito free roaming. Non solo, ma sono anche state potenziate le abilità da arrampicatore di Lo Wang, che ora può velocemente saltare su tetti e sporgenze e risalire pareti verticali, a tutto vantaggio di un'estensione della mappa che si sviluppa in altezza oltre che in profondità. Trattandosi di uno sparatutto smaccatamente votato all'azione, non ci è voluto molto prima di incontrare dei nemici - nella fattispecie dei demoni di varie dimensioni e pattern di attacco - e ci è voluto ancora meno per vederli ridotti a una poltiglia sanguinolenta: gli sviluppatori ci hanno detto che nel prodotto finale saranno comprese ben 17 strumenti offensivi tra armi da fuoco e corpo a corpo, anche se la parte del leone sarà ovviamente ricoperta dall'immancabile katana, che stavolta sarà capace di fare scempio dei corpi nemici in maniera ancora più convincente grazie a dei nuovi pattern procedurali che regolano gli smembramenti.

Il ritorno di Lo Wang

La definizione "more of the same" non fa evidentemente parte del vocabolario di Flying Wild Hog, dato che gli sviluppatori si stanno impegnando per arricchire questo sequel di nuovi aspetti di gameplay: oltre ad esserci nuovi poteri a disposizione di Lo Wang (ce ne è stato mostrato uno che gli consentiva di entrare in una modalità stealth che lo rendeva invisibile agli occhi dei nemici per un breve periodo), abbiamo notato che sconfiggere alcuni mostri consentiva di raccogliere delle pietre utili a potenziare l'arma impugnata in quel momento con diverse abilità speciali. Un altra freccia all'arco di Shadow Warrior 2 sarà la modalità co-op online per un massimo di quattro giocatori, della quale abbiamo potuto apprezzare un piccolo assaggio nel momento in cui un secondo sviluppatore si è unito alla sessione alla quale stavamo assistendo: l'intenzione di Flying Wild Hog in tal senso è comunque quella di non intaccare la libertà di esplorazione del singolo giocatore, e ognuno dei partecipanti alla partita potrà girare a piacimento per lo scenario. Tornando su questo tema, la presentazione si è conclusa con un breve filmato che mostrava un'altra feature decisamente interessante di Shadow Warrior 2: in buona sostanza, le diverse aree di gioco saranno dotate di tutta una serie di varianti pre-disegnate (non parliamo dunque di generazioni procedurali casuali) che cambieranno ogni qual volta il giocatore tornerà in un'area che ha già visitato. Un'idea sulla carta decisamente valida, che unita alle missioni primarie e secondarie relative ad ogni zona e alla già citata propensione al free roaming potrebbe rendere Shadow Warrior 2 un titolo decisamente più profondo e longevo del suo predecessore.

CERTEZZE

  • Diverse novità di gameplay
  • Ambientazioni aperte ed estese
  • Azione sempre frenetica

DUBBI

  • Tecnicamente bello ma non esaltante
  • La resa delle versioni console è un mistero