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L'ultima battaglia del Cavaliere Oscuro

A una settimana dall'uscita e dopo la rimozione dagli store, facciamo il punto sulla versione PC di Batman: Arkham Knight

SPECIALE di Tommaso Pugliese   —   29/06/2015
Batman: Arkham Knight
Batman: Arkham Knight
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Che qualcosa fosse andato storto era chiaro fin dall'inizio. Il videogiocatore PC ha infatti una peculiarità, una sorta di rito imprescindibile: una volta installato il gioco, prima di avviarlo, entra nella schermata delle impostazioni per regolare i vari parametri al massimo (se può permetterselo, chiaramente) e godere fin da subito della miglior esperienza visiva possibile.

L'ultima battaglia del Cavaliere Oscuro

Ora, nel caso dei Batman: Arkham di Rocksteady tale pratica aveva assunto il ruolo di ordinaria amministrazione: tutti gli episodi della serie, dal primo al prequel, che pure non era stato sviluppato direttamente dal team inglese, si ponevano come un vero e proprio palcoscenico per le feature esclusive delle schede video NVIDIA, in particolare l'uso della tecnologia PhysX per la gestione di detriti svolazzanti, fumo interattivo e particellari. Eravamo dunque abituati a giochi che sulla piattaforma Windows davano il meglio di sé, nell'ottica di un supporto che col passare degli anni è diventato sempre più specifico, sempre più completo e sempre più affidabile. Un motore potente e perfettamente oliato, in grado di dare la paga sempre e comunque alle console, che fossero di vecchia o di nuova generazione; un motore che però, con Batman: Arkham Knight, è incorso in un inaspettato quanto miserevole grippaggio.

La nostra esperienza con la versione PC di Batman: Arkham Knight, a una settimana dal lancio

L'antefatto

C'è una cosa del gaming su PC che nessuno può negare, ovverosia che ogni computer fa storia a sé quando si tratta di far girare un gioco. Due configurazioni perfettamente identiche possono produrre performance anche sostanzialmente diverse in base a svariati fattori, che spesso e volentieri hanno a che fare con il lato software: programmi particolarmente invasivi che accedono al disco nei momenti meno opportuni, aggiornamenti in background, framework e driver obsoleti, vecchi conflitti mai risolti, un registro di sistema incasinato dalle tante installazioni e disinstallazioni, oppure anche questioni pratiche come l'erogazione energetica dell'alimentatore o lo stato generale della dissipazione del calore.

L'ultima battaglia del Cavaliere Oscuro
L'ultima battaglia del Cavaliere Oscuro

Figuriamoci quando le configurazioni sono invece molto distanti, visto lo sterminato catalogo di CPU, GPU, memorie e dischi rigidi attualmente disponibili sul mercato. Una giungla in cui è difficile muoversi, e che solo negli ultimi anni ha imboccato un percorso di razionalizzazione che, si spera, sfocerà con Windows 10 e le DirectX 12 nel fornire finalmente una piattaforma coerente e facile da gestire, in grado di separare le funzioni gaming da quelle, pur imprescindibili, del lato desktop; e che, soprattutto, consenta agli sviluppatori di sfruttare i mostri di potenza che hanno a disposizione, sulla carta capaci di prestazioni ben superiori a quelle a cui siamo abituati. Il debutto di PlayStation 4 e Xbox One, con le loro architetture x86, ha senz'altro reso più semplice effettuare porting da e verso il PC, ma prove alla mano è chiaro come in questo caso specifico il publisher abbia sottovalutato l'entità dell'operazione. Che la versione Windows di Batman: Arkham Knight fosse stata curata da Iron Galaxy Studios, un team certamente non alla prima esperienza (avevano già lavorato a Batman: Arkham Origins, e con ottimi risultati), era ormai ben chiaro; ma, secondo alcune voci, lo studio ha avuto a disposizione solo poche settimane per portare a casa il risultato, e la volontà di non spostare la release del gioco su PC (correndo ai ripari solo all'ultimo momento, vedi la tardiva modifica dei requisiti minimi) ha prodotto letteralmente un aborto tecnico, un lavoro incompiuto che in breve tempo ha dato vita a un vero e proprio caso mediatico. Il sistema dei rimborsi inaugurato da poche settimane su Steam ha quindi fatto il resto, portando tantissimi utenti (spinti anche dal clamore e da toni sensazionalistici a cui cerchiamo sempre di non dare troppo spazio, in quanto spesso strumentali) a "restituire" il gioco, e costringendo Warner Bros. Interactive Entertainment a ritirarlo momentaneamente dal mercato, un po' come si fa in borsa con le azioni quando si verifica un eccessivo ribasso. Cerchiamo dunque di capire cos'è successo e di fare il punto sulla situazione, a una settimana dall'uscita su Steam e dopo il rilascio di una prima, piccola patch, a cui però faranno seguito gli aggiornamenti realizzati direttamente da Rocksteady.

Il fatto

Le impostazioni video di Batman: Arkham Origins.
Le impostazioni video di Batman: Arkham Origins.
Le impostazioni video di Batman: Arkham Knight.
Le impostazioni video di Batman: Arkham Knight.

Dopo aver visto questo video, le nostre aspettative rispetto alla versione PC di Batman: Arkham Knight sono calate vertiginosamente. La descrizione era chiara: impostazioni al minimo, eppure il filmato evidenziava sostanziali cali nel frame rate in qualsiasi situazione, rendendo di fatto impossibile fruire dell'esperienza in una situazione normale, figuriamoci salendo a bordo della Batmobile. Facciamo dunque un passo indietro e torniamo all'apertura dell'articolo, con il sacro rito della regolazione delle impostazioni prima dell'avvio. Ebbene, già nella schermata delle opzioni le differenze fra questo nuovo episodio e il precedente Arkham Origins appaiono evidenti, con tantissimi settaggi non pervenuti: nessuna selezione del tipo di antialiasing, qualità delle texture impostabile solo fino a "normale", nessuna occlusione ambientale, nessun regolatore della distanza visiva, niente riguardo il motion blur né altri effetti avanzati DirectX 11. Ciò che sorprende di più, però, è "sotto la scocca", nel file di inizializzazione, vale a dire il blocco del frame rate a 30 fotogrammi al secondo. Se volessimo essere maliziosi, potremmo pensare che chi ha realizzato il porting, in un estremo tentativo di salvare la faccia, abbia volutamente eliminato determinate opzioni e impostato il lock per evitare eccessivi svarioni nelle performance, svarioni che però su determinate configurazioni si sono verificati ugualmente, rendendo vano anche questo escamotage. Dopo una prima prova con i valori di fabbrica, abbiamo voluto modificare il già citato file di inizializzazione per sbloccare quantomeno i frame al secondo, senza toccare altro, e ci siamo effettivamente trovati di fronte a risultati molto migliori del video pubblicato da Rock, Paper, Shotgun, pur disponendo di un PC con processore AMD, dunque non il massimo in ambito gaming. Abbiamo caricato due brevi gameplay a testimonianza delle prestazioni rilevate (li trovate qui sotto), prestazioni che la prima patch sembra non aver toccato (sebbene alcuni utenti, invece, segnalino pur timidi miglioramenti), limitandosi a risolvere qualche crash specifico.

Analisi tecnica

Vediamo dunque come si comporta la versione PC di Batman: Arkham Knight su un sistema dotato di processore AMD FX 8320, scheda video NVIDIA GeForce GTX 970 Jetstream, 8 GB di RAM e SSD Samsung EVO 840.

L'ultima battaglia del Cavaliere Oscuro
L'ultima battaglia del Cavaliere Oscuro

Con tutte le impostazioni al massimo, risoluzione a 1080p e ombre su "basso", il gioco alterna performance di tutto rispetto a cali piuttosto vistosi, ma ben distanti dai 5-10 fps di cui parlava qualcuno. Quando il personaggio cammina per strada e combatte, dunque in contesti "ridotti", si viaggia a 60-90 frame al secondo, perfettamente in linea con i precedenti episodi della serie. La fluidità cala, pur rimanendo a livelli più che accettabili, quando invece si sale sui tetti e si plana, visualizzando dunque lo splendido panorama di Gotham e apprezzando gli effetti della pioggia. Queste sezioni girano generalmente a 40 frame al secondo, con pochi problemi. Veniamo quindi alla Batmobile, croce e delizia del gioco, quantomeno dal punto di vista tecnico. Su console Rocksteady Studios ha fatto un piccolo miracolo, riuscendo a garantire un frame rate granitico in qualsiasi situazione, anche la più rocambolesca, ma su PC un insieme di fattori ha probabilmente contribuito a rendere più complessa la gestione delle sezioni in auto. Quando la Batmobile è in assetto da battaglia e combatte contro i blindati del Cavaliere di Arkham le cose vanno per il meglio, talvolta si raggiungono i 60 fotogrammi e la spettacolarità degli scontri è garantita anche dall'effettistica a supporto. I problemi si verificano quando invece si usa la Batmobile in assetto standard, magari durante le fasi di inseguimento dei blindati o di Firefly, sfondando mura e portandosi dietro mezza città. Ebbene, in tale frangente il frame rate scende a circa 30 frame al secondo, mostrando però il fianco a cali consistenti durante le curve, quando cioè il paesaggio viene ricalcolato, scendendo a 23-24 frame al secondo. Come detto, nulla di insostenibile, a maggior ragione se si possiede una configurazione di fascia medio-alta con CPU Intel i5 o superiore e scheda video NVIDIA anch'essa di fascia medio/alta, vale a dire l'hardware che qualsiasi videogiocatore PC deve necessariamente possedere per ottenere performance in linea con le proprie aspettative. Rimangono però i problemi relativi a determinati effetti, su tutti l'occlusione ambientale, e le texture, che in alcuni frangenti spaventano tanto sono grossolane (provate a guardare la porta dell'orfanotrofio, mentre la aprite...). Il punto è capire in che modo i ragazzi di Rocksteady riusciranno a risolvere questi problemi, attivando le impostazioni che mancano nella schermata delle opzioni (e quindi abilitando texture di alta qualità) senza però incidere sulla fluidità, anzi andando a migliorarla in modo sostanziale durante le sezioni a bordo della Batmobile.

II gaming PC a un bivio?

Quella che doveva essere una normale recensione di Batman: Arkham Knight su PC si è trasformata, quantomeno per il momento, in un discorso ben diverso, che parte dalla preponderante questione tecnica per fare il punto della situazione su una questione più grande.

L'ultima battaglia del Cavaliere Oscuro
L'ultima battaglia del Cavaliere Oscuro

Il porting realizzato da Iron Galaxy Studios scoperchia infatti un vero e proprio vaso di Pandora, apre un caso che probabilmente non si era mai verificato prima per un prodotto tripla A e deve fare i conti con le recenti imposizioni di Steam nell'ambito dei rimborsi. Tutti i produttori di videogame, d'ora in avanti, dovranno fare i conti con questo nuovo stato delle cose, temere di uscire sul mercato con un titolo poco ottimizzato e di finire vittime anche di strumentalizzazioni mediatiche in grado di alzare facilmente il tasso di indignazione dell'utenza rispetto a operazioni poco riuscite e/o poco chiare. Che la versione PC di Arkham Knight abbia degli evidenti problemi e sia stata rilasciata in uno stato di incompiutezza è palese, e nessuno può negarlo: lo provano le impostazioni castrate ancor più delle performance incostanti. È altrettanto evidente che il gioco ha bisogno urgente di patch che sistemino tali problemi, perché il confronto diretto con l'hardware pur inferiore delle console next-gen è impietoso e intollerabile. Non vorremmo, però, che quanto accaduto si trasformi d'ora in avanti in una scusa per continuare a lavorare in questo modo mettendo però le mani avanti, aumentando ulteriormente il divario temporale nelle uscite multipiattaforma su console e PC, o magari aprendo a espedienti come beta o Accesso Anticipato per poter poter fruire di un testing più ampio e approfondito di quello che, evidentemente, i publisher possono al momento permettersi di fare. Per quanto riguarda noi e la nostra esperienza con il gioco, ciò che possiamo dire è che le mancanze tecniche non sono tali da rendere il prodotto ingiocabile, quantomeno sulla configurazione di prova; e infatti lo stiamo portando avanti, godendoci l'eccellente storytelling di un team di sviluppo ormai maturo, le tante idee di pregio messe in campo, la libertà d'azione e movimento ulteriormente arricchita grazie all'introduzione della Batmobile, l'interessante concetto dei combattimenti di gruppo e il solito, enorme numero di missioni secondarie che il Cavaliere Oscuro può decidere di affrontare nel corso di questa sua ultima, grande battaglia.