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L'attesa è quasi finita

Il jRPG più atteso dall'utenza Wii U è ormai in dirittura d'arrivo anche in Europa

PROVATO di Andrea Palmisano   —   06/08/2015
Xenoblade Chronicles X
Xenoblade Chronicles X
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Nintendo ha scelto, come da tradizione oramai, di limitarsi a portare a Colonia le stesse demo presentate a Los Angeles, con la precisa volontà di permettere al pubblico europeo di provare ciò che l'utenza americana ha toccato con mano qualche settimana prima. L'unica reale differenza, che però è davvero importante, sta nella presenza per la prima volta di Xenoblade Chronicles X giocabile in versione occidentale con la traduzione inglese. Un'occasione ghiotta che non ci siamo lasciati sfuggire, impiegando quasi un'ora per calcare quanto più possibile del terreno del pianeta Mira su cui è ambientata l'intera avventura.

Finalmente abbiamo potuto toccare con mano la versione europea di Xenoblade Chronicles X

Lo spazio è più vicino

Se volete avere una descrizione dettagliata del gioco, non possiamo che rimandarvi alla nostra precedente anteprima in cui abbiamo fatto il punto della situazione dopo l'uscita giapponese. Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, basti sapere che si tratta di uno dei jRPG più attesi in assoluto dai fan del genere, successore di quello Xenoblade Chronicles che ha lasciato un segno indelebile su Wii e più recentemente su New Nintendo 3DS. Una sorta di capolavoro annunciato per Monolith Soft, destinato a raggiungere finalmente il mercato europeo a dicembre. La demo presente sullo showfloor ci ha catapultato nel pieno dell'inizialmente straniante location aliena, ai comandi di un party composto da tre personaggi. La filosofia open world del prodotto appare evidente fin da subito, con la possibilità di raggiungere con lunghe passeggiate praticamente tutte le zone di un'area vastissima senza soluzione di continuità. Uno dei risultati tecnici più interessanti di Xenoblade Chronicles X, e che pone un evidente e notevole stacco coi predecessori, sta infatti nella mancanza assoluta di caricamenti durante la progressione: un elemento che aumenta il fattore coinvolgimento e che permette di apprezzare appieno lo straordinario lavoro dei designer nipponici.

L'attesa è quasi finita
L'attesa è quasi finita
L'attesa è quasi finita

Le uniche zone "inaccessibili" che abbiamo incontrato erano tali per la presenza di nemici troppo forti per essere affrontati all'attuale livello dei personaggi. La fase esplorativa consente principalmente di raccogliere oggetti e materiali sparsi un po' ovunque, anche se il processo è ostacolato dai frequenti incontri con le creature ostili che popolano Mira. Sotto questo punto di vista, siamo rimasti particolarmente impressionati dalla varietà del bestiario creato da Monolith Soft, davvero ampio tanto da averci obbligato davvero raramente a combattere contro due nemici uguali. Rimanendo sul sistema di combattimento, come già noto questo è in buona parte invariato rispetto a Xenoblade Chronicles: si tratta quindi di un ibrido tra turni e real time, dove gli attacchi e le magie vengono eseguite in maniera automatica con frequenza predefinita mentre il giocatore può controllare attivamente il protagonista per muoversi attorno all'avversario e schivare i suoi attacchi. Ovviamente il passaggio da fase esplorativa a quella di combattimento avviene senza stacchi di alcun tipo. Quando poi invece si sceglie di seguire una missione e il suo obiettivo, questo viene ovviamente sia visualizzato sulla mappa: dal momento che la tridimensionalità degli ambienti può rendere comunque complessa la ricerca della strada corretta, è possibile richiamare tramite la pressione di R + X un tracciante luminoso da seguire per agevolare il compito. Lo schermo del GamePad viene usato invece per visualizzare una mappa o per offrire la funzione off screen, che però appare poco sensata vista la ricchezza estetica del gioco e soprattutto la grande mole di informazioni che vengono proposte dall'interfaccia, forse addirittura un po' caotica. Pur a fronte di una sessione di gioco estesa come la nostra, è evidente come non siamo stati in grado nemmeno di scalfire la scorza di un prodotto enorme come Xenoblade Chronicles X, in cui ovviamente la trama rivestirà un aspetto fondamentale del prodotto finito. L'elemento su cui possiamo discutere più ampiamente è invece quello tecnico, che offre a dire il vero tante luci ma anche diverse ombre. Nella prima categoria possiamo senza alcun dubbio includere la direzione artistica e l'atmosfera creata dai designer nipponici, che offre una ambientazione capace di offrire scorci semplicemente mozzafiato. Per esempio vedere un enorme dinosauro muoversi placidamente di fronte a un tramonto è quasi commuovente, così come lo sono molti dei paesaggi che Mira ha da offrire. Xenoblade Chronicles X è un gioco bello nel senso più stretto del termine, diverso da quasi tutto il resto che il mercato ha da offrire in questo momento. L'unica critica che possiamo muovere sotto questo punto di vista è per il character design dei protagonisti, davvero anonimo e poco incisivo a nostro giudizio. Dove nascono invece le problematiche maggiori del titolo Monolith Soft è nella componente tecnica, ovvero più strettamente nel motore grafica utilizzato. L'elenco dei difetti è infatti piuttosto corposo, e parte da un aliasing molto pronunciato passando poi per gravi compenetrazioni tra i modelli poligonali, un frame rate non perfettamente stabile (pur senza mai raggiungere livelli drammatici), animazioni altalenanti (terribile quella del salto) e effetti di ombra e illuminazione non particolarmente evoluti. Non mancano anche texture di qualità variabile, con alcune purtroppo davvero pessime. In generale Xenoblade Chronicles X è un titolo che dà l'impressione di essere dovuto scendere a compromessi sotto il punto di vista grafico, a causa dei limiti di un hardware come quello di Wii U non certo particolarmente potente. Imperfezioni che con ogni probabilità non scalfiranno però la qualità complessiva di un titolo destinato a diventare l'ennesima perla esclusiva nel catalogo di una console che ha saputo dare enormi soddisfazioni ai suoi, ahinoi, pochi acquirenti.

CERTEZZE

  • Direzione artistica splendida
  • Quantità di contenuti eccezionale
  • L'eredità di Xenoblade Chronicles

DUBBI

  • Trama tutta da valutare
  • Molti problemi tecnici